Seguendo l'aquilone.🎈☁️ (2ºracconto)

47 6 1
                                    

Era una mattina d'estate come le altre. A causa delle nuvole il cielo, aveva un'immagine invernale, senza considerare l'aria calda su quella spiaggia rocciosa, nella quale mi recavo durante ogni periodo estivo.
Ero stesa sul lettino a prendere il sole, purtroppo invano, così decisi di fare un tuffo in acqua. Mi incamminai verso la riva. Scesa dalla sdraio, i miei piedi toccarono le rocce, e si irrigidirono al contatto. Le onde del mare sembravano dipinte o fotografate, perfette in ogni loro movimento, non c'era alcun dettaglio fuori posto: la spuma marina, gli scogli, che incorniciavano quell'immagine perfetta, in cui le onde si frastagliavano su di essi. Pareva tutto troppo bello per essere reale...
Ritirai i piedi, quasi automaticamente, quando colsi la temperatura gelata dell'acqua, perdendo subito il coraggio, e decisi di optare per una passeggiata.
Mentre camminavo a passo svelto, mi pervase le narici l'odore di ciambelle calde, mi ritornò in mente il ricordo della mia infanzia, in cui pregavo mia madre per comprarne una. Adoravo la cioccolata al centro di esse e, nonostante fosse estate, preferivo una ciambella calda ad un gelato ghiacciato rinfrescante, mi piaceva il modo in cui mi abbracciava quel calore, quando lo zucchero mi sporcava le guance e quando continuavo a leccarmi le dita una volta finita.
Non seppi resistere a quella tentazione e decisi di acquistarne una, e continuare la mia passeggiata.
Osservai il cielo, per verificare se le nuvole oscuravano ancora il sole, e notai, con sorpresa, un aquilone. Non capivo a cosa fosse annodato o chi lo stesse utilizzando e, come le mille avventure di quando ero piccina, esplorando il bosco vicino casa, decisi di seguirlo.
Mi ritrovai a correre poiché l'aquilone volava velocemente con il vento, (ormai ero sola sulla spiaggia, senza accorgermene, tutti avevano abbandonato il bagnasciuga, a causa maltempo, adesso peggiorato) andando a sbattere contro una parete di roccia, che delimitava due lingue di terra sulle quali erano costruiti i lidi.
Per la botta persi i sensi, e mi risvegliai in una radura, era tramontato il sole oramai non sapevo che ore fossero, ma quella vista incantevole mi lasciò senza fiato, e non mi passò neppure per la testa il pensiero dell'orario. Era immersa nel verde con fiori che brillavano nel buio, la cui luce faceva risplendere le gocce di rugiada sulle foglie degli alberi. C'erano farfalle colorate ovunque, anch'esse brillavano di una luce propria misteriosa e bizzarra, improvvisamente gli insetti diventarono sempre più grandi, fino a raggiungere un'altezza umana, per poi superarla. Si trasformarono in belve feroci con denti aguzzi, pronte ad aggredirmi, avanzavano verso di me, con sguardo odioso, quasi disgustato, divorandomi solo con gli occhi...immaginavo questa fosse la mia fine, mentre passo dopo passo ormai quelle bestie mi avevano circondato. Sentii un groppo alla gola, come un nodo che mi toglieva il respiro.
Chiusi gli occhi, quasi impedendomi di guardare la vita abbandonare il mio corpo. Sentivo già il sangue che sgorgava, mentre urlavo e chiamavo aiuto chiassosamente, sperando qualcuno potesse notarmi, prima che fosse troppo tardi...
Ma poi, con un sobbalzo, in preda al panico, mi ritrovai sulla mia sdraio, la pelle rifletteva la luce del sole,era tutto solo un sogno...

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 02, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Racconti di fantasia🌸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora