Il Racconto

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Arrivai in ospedale, salii le scale e percorsi il solito corridoio vedendo i solito volti e qualcuno nuovo. Arrivato nella camera di Adam trovai solo la Signora Brown che cambiava le lenzuola del lettino dove stava il suo povero figlio paralizzato. Non appena mi vide, con faccia sbalordita mi fulminó con gli occhi ed incredula mi fece un forzato sorriso di benvenuto.

<<Cosa ci fa qui, Dottor Kent?>>

<<Speravo potesse terminare il suo racconto, Signora. Peró questa volta si sieda, la prego...>>

<<oh,si certamente....>>

Sedutasi, continuò a raccontare:

<<dove eravamo rimasti... Ah si, durante la notte sentii suonare la porta di casa di mio figlio. Io stavo mettendo un po' in ordine, lo sa come sono disordinati gli uomini immagino...- beh si, ne avevo una vaga idea - al che mi precipitai ad aprire la porta e... >>

<<Signora, é fondamentale che mi...>>

<<Me lo hanno fatto trovare pestato, quasi moribondo davanti alla posta di casa. Pieno di sangue su tutti i vestiti e una striscia sul vialetto. Povero figlio mio, lo hanno trascinato come un animale. Lo hanno trattato come una pezza. Ridotto uno straccio, quasi morto era. Gli hanno rovinato la vita. Povero il mio ragazzo!>>

Povera donna, certamente non potevo minimamente immaginare il suo dolore. Credo che ad una donna possono toccare tutto, ma mai il proprio figlio, la sua stessa carne. Provai molta pena e compassione per questa piccola madre morsa dal dolore per la vita spezzata del proprio "bambino"...

<<Signora,devo dirle la verità. Nella storia che racconta sempre suo figlio c'é qualcosa che non torna. Sono stato al Bar Violet ieri e il proprietario mi ha fermamente detto che da molto prima che tutto questo succedesse ad Adam, il locale é molto frequentato. Purtroppo non ricorda se un gruppo di attori e ballerini andarono a festeggiare li. Io penso che ci sia qualcosa di strano sotto, come se la mente di Adam fosse stata deviata e forzata a ricordare cose che in realtà non sono successe...>>

<<Non mi dice nulla di nuovo dottore. Vedo che certe volte sembra quasi come se si trovi in un mondo tutto suo dove crea storie con la sua fantasia. A volte invece sembra così lucido e razionale che non riesco a capire se é serio o finge di esserlo. Per questo abbiamo chiamato lei, Dottor Kent, per capire e per guarirlo se ci riesce. Lei é la nostra ultima speranza... "

<<Bene, grazie Signora. Mi chiedevo dove fosse Adam. É la prima volta che non lo vedo in questa stanza.>>

<< L'hanno portato su, a fare un esame per vedere se c'é qualche problema a livello celebrale e successivamente a fare un elettrocardiogramma per vedere come sta il cuore>>

<<Capisco... Bene adesso la saluto Signora Brown. La ringrazio per avermi donato il suo tempo, é stato un piacere>> e mi avviai verso la macchina.

C'era qualcosa che mi puzzava tanto di marcio in questa storia. Dovevo venirne a capo. Puó certamente succedere che un trauma storpi la realtà ad un punto tale da renderla surreale. Ma io ero certamente convinto che tra la finzione e la verità ci fosse uno stretto collegamento.

Tornai a casa con mille domande in più e con le stesse prove di prima. In più sapevo solo che lo avevano martoriato e trascinato fino a casa. Ma é come se di quella notte se ne sia persa totalmente traccia. Mentre mi spogliavo per mettere il pigiama, mi accorsi che ero stato troppo stupido. Non avevo fatto una domanda fondamentale alla signora Brown. Non le avevo chiesto di Claire.  L'unica cosa che mi era rimasta era il numero di cellulare delle due Claire trovate sul web. L'indomani avrei chiamato la bruna, dato che ero sicuro della sua esistenza visto ció che era successo il pomeriggio stesso.

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⏰ Last updated: Feb 11, 2017 ⏰

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