Ninna nanna di lacrime

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Tifone's pov
Lune passavano. Il mio pelo crebbe e divenne più lucido, le sfumature color cenere che diventavano via via più evidenti. Ero ancora mingherlina, ma rapida, veloce. MantodiLava diceva che ero fatta per correre. Già, MantodiLava. Mi ero affezionata alla gatta color del fumo, nonostante non avessi ancora avuto il coraggio di chiederle cosa le era successo alla zampa. Avevo chiesto ad anziani, a guerrieri, ma nessuno volle dirmi nulla. Non capivo, ma mi arresi. Era un caso senza speranza. Avevo iniziato ad andare giornalmente nella tana della sciamana, a pregarla di insegnarmi qualche cosa.

Una mattina della stagione degli alberi nudi ero seduta di fianco a MantodiLava, che mi stava mostrando alcune erbe:" Vedi Tifone, questo è tagete, va masticato e applicato sulle ferite..."
Annuii, concentrata. Improvvisamente sentii dei gatti ruggire. Riconobbi la voce dei miei genitori. Guardai la gatta grigia e vidi un guizzo strano nei suoi occhi. Sembrava... vergogna? Uscii fuori preoccupata e vidi i miei genitori ruggire al centro della radura. I miei fratelli non c'erano. Mi acquattai, impaurita.
" Credi davvero che mi occuperei di loro? Di lei?" sibilò il gatto bianco e mi fissò. I suoi occhi azzurri erano colmi d'odio. Mia madre rispose, ma ormai non prestavo più attenzione. Quello sguardo di ghiaccio mi aveva gelato sul posto. Mio padre mi odiava... Sentii le lacrime lottare per uscire e serrai gli occhi. Poi sentii una coda avvolgermi e  l'odore di MantodiLava mi avvolse. Sentii la gatta leccarmi dolcemente la testa e scoppiai in singhiozzi.
" Shh... piccola Tifone... non preoccuparti... tua madre e i tuoi fratelli ti amano..."
Quel dolce sussurro mi rassicurò un poco. La guardai, lo sguardo annebbiato dalle lacrime. Lei mi prese e mi portò in un giaciglio, il suo. Mi si sdraiò al fianco, leccandomi dolcemente la testolina grigia:" shh..."
Sentii un'ondata di sonno irresistibile sommergermi e mugolai:" G-Grazie..."
Non la sentii, ma gatta sussurrò:" Oh piccola... scusami..."

Un colpo di tosse.
Due.
Tre.
Aprii gli occhi. Un gattino completamente rosso tranne per qualche macchietta bianca tossiva.
" Ribes? V-Va tutto bene?" sussurrai preoccupata.
Guardai CuordiLuce, che stava dormendo pacificamente. Zaffiro era anche lui addormentato, ma ogni tanto tossiva. Sentii la paura aggredirmi. Uscii dal nido, guardando la luna in cielo. Non potevo certo svegliare la sciamana in piena notte. Mi accucciai a terra, guardando la mezza luna. Mi resi conto che MantodiLava non era al campo. Era a Pietra di Luna. Sospirai, sarebbe andato tutto bene. Probabilmente era solo un po' di tosse. Iniziai a pensare alle erbe che MantodiLava mi aveva insegnato mentre i miei fratelli giocavano alla lotta. Poi scossi la testa. Ero una cucciola. Il Clan del Tuono aveva la sua sciamana. Le zampe mi prudevano di voglia di andare a Pietra di Luna, di vedere il posto che MantodiLava mi aveva descritto. Improvvisamente un nome mi venne in mente.
"Nebbia."
Era da tanto che non ci pensavo. Viveva nel Clan del Tuono fino a quando io avevo tre lune. Ora ne avevo cinque. Un giorno semplicemente sparì, con sua madre e i suoi fratelli. Nel nulla. Era anche lei molto interessata alle spiegazioni di MantodiLava. Sospirai, scacciando i ricordi. Rientrai nella tana, i miei fratelli tossivano ancora, e io sospirai e sussurrai:" Starete bene..."

La mattina dopo un gatto in più tossiva.
Mia madre.

Angolo Autrice: oops... lo sapevate che sarebbe successo. Nebbia è un personaggio di Mezzangelo. Visto che ci siete, andate a leggere la sua storia, merita! A presto!

Warrior Cats super edition: Storie DimenticateWhere stories live. Discover now