ZampadiTifone's pov
" Ti prego portami!"
La guardai implorante. La notte della mezza luna era vicina. Volevo andare. Ma la sciamana mi osservava, gli occhi blu oscurati di preoccupazione.
" Sei stata male ZampadiTifone... lo sai. Forse è meglio che ti riposi. "
Ruggii. Avevo vomitato, era vero. Ma erano passati due giorni. E non volevo rimanere al campo. I miei compagni di clan quando mi vedevano si scambiavano commenti. Probabilmente parlavano della mia incapacità. StellaGrigia era l'unico, insieme a MantodiLava, che non mi dava la colpa per quel che era successo ad Oro. Ma la colpa era la mia. Io lo sapevo.
" Ti prego MantodiLava... io voglio andare..." implorai, facendo gli occhi da cucciola. La persuasione. Una delle cose che mi aveva insegnato VolodiCenere era l'arte di parlare. Era davvero utile. Infatti la gatta sospirò, lo sguardo addolcito:" Va bene. Puoi venire."
Sentii fusa salirmi in gola. La gatta diede un colpetto con la coda, giocosamente:" Caspita ZampadiTifone che forza di persuasione. Hai superato la tua mentore."
Sorrisi, ma ero agitata. Il suo sguardo era indagatore, me lo sentivo addosso, mi stava esaminando. Che sapesse qualcosa? Incrociai il suo sguardo. I suoi occhi azzurri erano seri. Quasi spaventati. Deglutii, muovendo la coda. Per fortuna sentii dei passi. Un grosso gatto bianco entrò nella tana, il pelo del petto macchiato di sangue.
" CodadiNuvola, che hai fatto?! ZampadiTifone controlla la ferita, io vado a prendere le erbe."
Con queste parole MantodiLava sparì all'interno della grotta. Io mi avvicinai, inquieta. Aveva un profondo graffio sul petto. Il suo sguardo strafottente però era lo stesso.
" Ma guardati. MantodiLava ancora ti lascia lavorare, dopo che hai lasciato morire un gattino?" chiese ghignando. Sentii la rabbia salirmi in petto. Ma ostentai indifferenza, esaminando la ferita. MantodiLava ancora non tornava. Mi aveva lasciata sola con lui apposta?! Il gatto continuò, con freddo divertimento:" È vero che pure lei è sempre sangue del tuo sangue. È la sorella di tua madre, e questo è tutto dire. La debolezza è ereditaria? Ecco perché i tuoi preziosi fratellini sono morti."
Scattai. Sguainai gli artigli, mentre mi lanciavo su di lui.
" Non. Provare. Mai. Più. Ad. Insultare. La. Mia. Famiglia!" ruggii, gli artigli a un centimetro dalla sua gola. Lui sibilò, lottando per liberarsi. Ma io tenevo gli artigli nella sua profonda ferita, indebolendolo. Gli soffiai sul muso:" Lasciami in pace! Sei solo un mostro.
"Uccidilo. Ti ha fatto solo del male!"
VolodiCenere. Guardai il gatto sotto di me. Alzai gli artigli.
" Non farlo ZampadiTifone..."
Mi guardai intorno. Era tutto buio. Non vedevo neanche più la mia tana, sentivo solo il pelo soffice di CodadiNuvola sotto i miei artigli.
" Uccidilo!"
"No piccola non lo fare..."
Le voci si moltiplicarono. Grida, urla, sussurri. Mi dicevano di ucciderlo, di lasciarlo andare.
"Basta... vi prego... basta..." sussurrai, le lacrime agli occhi per il dolore alla testa. Improvvisamente dei denti affondarono nella mia collottola e tutto si interruppe. CodadiNuvola era sotto di me, illeso, mentre MantodiLava mi teneva per la collottola. Fece cenno a CodadiNuvola di andarsene, poi mi portò dentro la tana. Non mi mossi, lo sguardo basso. Sentivo la sua preoccupazione, ma non volevo parlare con lei. Non volevo sentire altre sciocchezze sul fatto che ero forte. Che non era colpa mia se un cucciolo era morto. La gatta fece per parlare, ma la fermai sul nascere:" Vado a fare un giro. "
Mi alzai, lo sguardo freddo, e uscii.L'odore della notte mi pungeva il naso, mentre camminavo verso Quattralberi. Era il giorno seguente, stavo andando a Pietra di Luna con MantodiLava. Il suo pelo talvolta strusciava contro il mio, rassicurandomi. Eravamo sul pendio che portava a Quattralberi, la conca illuminata dalla mezza luna. Scendemmo, in silenzio. Una gatta dorata era già seduta nella radura, sola.
" Salve AladiFalena, tutto bene nel Clan del Fiume?" chiese MantodiLava, sorridendo.
Lei sorrise, toccandole il naso:" Tutto bene, come sempre MantodiLava. E lei chi è? Hai finalmente trovato un'apprendista?"
Tremai leggermente quando lei puntò gli occhi ambrati su di me. Già odiavo questi incontri.
" Eh già. Lei è ZampadiTifone, AladiFalena." disse la mia mentore, rassicurandomi con un colpetto con la coda.
" Ma guarda! Una nuova compagna di viaggio!"
Mi voltai. Un soriano marrone, molto piccolo, ci aveva raggiunto.
" Ciao Nuvoletta, sempre entusiasta come un cucciolo eh?"
Mi sentivo un'estranea in mezzo a quei gatti che si conoscevano da tutta una vita. Quando poi arrivò lo sciamano del Clan del Vento, che scoprii si chiamava LoScorticato, volevo solo sparire, sentendo anche il suo sguardo addosso. Finalmente ci mettemmo in cammino.Angolo autrice: che ne pensate? Potremmo dire che ZampadiTifone è un'asociale (coff coff come me coff coff). Spero vi sia piaciuto, a presto!
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Warrior Cats super edition: Storie Dimenticate
FanfictionSolo i più forti, i più coraggiosi, hanno posto nelle memorie dei clan. Una di essi è StellaArdente, di cui abbiamo narrato la lunga e terribile storia. Ma una storia, non meno piena di sofferenza, giace nel dimenticatoio, avvolta nei segreti. Il ta...