PREFAZIONE

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Ed ecco il giocatore che non ti aspetti. Anzi, il campione che non ti aspetti. La Juve, tra le poche società del campionato italiano ad aver il fiuto da talento scout, l'ha scovato. Era lì, a Palermo, è da qualche stagione era diventato una pedina fondamentale per i rosanero, nonostante una sfortunata retrocessione in serie B. La scorsa estate, la società bianconera l'ha acquistato, spendendo circa quaranta milioni di euro e affidandogli un arduo compito: far dimenticare  Carlos Tevez, ritornato in Argentina. A voler essere sinceri, in molti pensavano che dopo le partenze di calciatori del calibro di Tevez, Pirlo e Vidal sarebbe stato difficile trovare i giusti rimpiazzi e ripartire "da Juve". Per fortuna, si trattava di preoccupazioni infondate e la prima prova tangibile arriva l'8 agosto, quando Paulo mette a segno una delle due reti con cui la Juve sconfigge la Lazio in Supercoppa italiana. Già da quella partita e poi dopo il primo gol in campionato contro la Roma -guarda caso un'altra romana-, Paulo è entrato nel cuore dei tifosi juventini e di chi sa apprezzare il buon calcio. Mio figlio Nicolò, cinque anni, ha già scelto la sua prima maglia bianconera da indossare, quella di Paulo. Anche se la scelta tra quella di Paulo e quella di Paul Pogba non è stata per niente semplice. Anni 21 (al suo arrivo in bianconero), maglia numero 21 e un soprannome "la Joya" che quasi riproduce lo stesso suono del nome della sua nuova squadra "la Juve". Alcune coincidenze che lasciano sperare a un lungo sodalizio tra il giovanotto, la squadra e i tifosi. A proposito, c'è chi dice che assomigli a Sivori, a Messi, ad Aguero. Spero che Paulo pensi solo a se stesso e riesca a dribblare confronti e paragoni con la stessa abilità con cui dribbla gli avversari in campo. Lui è Paulo Dybala. Punto.
-Savino Zaba
(Conduttore radiotelevisivo Rai, attore)

DYBALA NEL NOME DEL PADREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora