Capitolo 1

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È sabato mattina e venerdì sera ho litigato con mia madre, che ovviamente mi ha messo in punizione e non posso più uscire fino al giorno della attesa partenza.
Quando mi alzo per prendere il mio amato burro D'arachidi il telefono squilla: È Caterina.
"Emmaaa!!!" Mi ha rotto un timpano...
"Ehi Cate. Come va?"
" Stai scherzando vero? Tu tra cinque giorni parti e stai via tutta l'estate è non mi dici niente!?"
"Caterina io parto tutti gli anni nella stagione estiva, c'è ancora bisogno che te lo dica?"
"Certo!!!" Si interrompe per un momento ma poi riparte "Ora parliamo seriamente, Andrea non lo sa?"
Andrea è il mio ragazzo da più o meno sei mesi e non sa ancora che ogni anno parto per così tanto tempo
"Penso che lo lascerò. Non mi ci trovo più tanto bene" so già come reagirà...
"PERCHÉ? State così bene insieme. Da quanto tempo pensi di lasciarlo? L'hai già detto ha qualcuno prima di dirlo a me? Lui l'ha intuito?"
"Il perché l'ho già detto. Da qualche settimana. Sei la prima persona a cui lo dico e la prossima sarà lui. Non so se l'ha capito." Prendo il respiro perché ho risposto tutto d'un fiato.
"Ho risposto correttamente a tutte le sue domande signorina Visconti?" Le chiedo prendendola in giro.
"Si sei stata brava. Comunque ora devo andare. Ci sentiamo domani per messaggio" dice e poi butta giù.

*cinque giorni dopo*

La sveglia suona ad un orario improponibile, ma devo partire, quindi dopo essermi lamentata 5 minuti rotolandomi nel letto decido di alzarmi.
Fuori è ancora buio e questa cosa di certo non mi motiva a cercare di camminare per casa con gli occhi aperti senza addormentarmi in piedi.
[...]
Alle 6:00 del mattino siamo già all'aeroporto a fare il check-in. Finiti i controlli aspettiamo un' oretta e poi ci fanno salire a bordo dell'aereo che mi porterà ancora una volta a Hollywood, la città in cui sono nata.
Ah giusto, non vi ho detto che io e la mia famiglia siamo di Hollywood ma ci siamo dovuti trasferire in Italia perché c'è stato un problema riguardo il lavoro dei miei genitori.
[...]

Atterrati all'aeroporto siamo andati a prendere le valige per poi raggiungere i miei nonni che ci aspettavano fuori in macchina

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Atterrati all'aeroporto siamo andati a prendere le valige per poi raggiungere i miei nonni che ci aspettavano fuori in macchina.
Arriviamo a casa che sono le 15:00 e io sono stanca morta (anche se ho dormito durante tutto il viaggio ). Vado in camera mia, mi butto nel letto, e cado in un sonno profondo.

Una vita con te || Cameron DallasWhere stories live. Discover now