CHAPTER FOUR.

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Sheryl's point of view.

Se due settimane fa mi aveste detto che avrei dato una festa di compleanno con trecento invitati vi avrei sicuramente riso in faccia. Che idea ridicola! Ma adesso, chiusa in camera di Tancredi insieme ai miei amici, mi rendo conto dell'emozione che mi sta attraversando. Sono le dieci e inizio a sentire le prime voci provenire dal giardino, nonostante i ragazzi siano ancora pochi, perlopiù nostri cari amici o compagni di classe.

"A che stai?" mi chiede Emily, distraendomi dai miei pensieri.

"Ho quasi fatto, ma non so che scarpe mettere..."

Ho deciso di indossare un vestito nero di velluto a tubino: non è scollato o troppo corto, arriva a metà coscia, ma è molto aderente e mette in risalto quel poco di forme che ho. I capelli li ho lasciati sciolti e ho fatto una veloce passata di piastra, giusto per metterli un po' in ordine. I miei capelli di natura sono abbastanza lisci, l'unico problema è che per tenerli ordinati, se non mi passassi la piastra, dovrei spazzolarmi ogni dieci minuti. Infine ho scelto dei cerchi grandi e sottili come orecchini. Un outfit semplice, ma d'effetto. Adesso il mio problema sostanziale sono le scarpe. Continuo a fissare le converse nere alte che ho portato. Posso mai metterle sotto un vestito così elegante? Prima che possa terminare il pensiero, Emily mi porge un altro paio di scarpe. Sono dei tacchi alti neri, molto semplici, chiusi avanti e con un piccolissimo planteau sotto la suola.

"Buon non-ancora-compleanno Sher!"

Senza dire neanche una parola, l'abbraccio strettissima. Sono mesi che dico di volere dei tacchi, ma non ne trovo mai un paio che mi piaccia, e quando magari ne scelgo uno, non trovo il coraggio di comprarlo. Questi sono perfetti per me: ne sono già sicura ancora prima di provarli, ma una volta messi ne sono assolutamente certa. Il tacco alto mette in risalto le mie gambe lunghe, sfinandole, ma accentua le mie forme.

"Grazie mille Emily, ti adoro!"

Lei mi abbraccia, poi esordisce con un "adesso basta smancerie, andiamo a goderci la tua festa!" e inizia a scendere le scale. Indossa anche lei un vestito corto. Il suo è verde acqua, e ha una profonda scollatura sulla schiena. Nonostante i suoi tacchi siano ancora più alti dei miei, scende agilmente le scale, mentre io ho l'impressione di sembrare un pinguino infreddolito.

Arrivata (finalmente) in giardino mi lancio in mezzo alla pista senza preoccuparmi del fatto che non sta ballando ancora nessuno. Emily mi segue, e diamo così inizio alla mia festa, che sarà senza dubbio memorabile.

Ashley's point of view.

Quando finalmente, dopo essere andata prima a casa mia, poi a casa di Sheryl e infine alla Scala, riesco a tornare alla festa, è ormai quasi mezzanotte. Mentre arranco ricoperta di buste di ogni tipo sento il mio telefono squillare per la ventesima volta, e come ho fatto le altre diciannove, lo lascio suonare a vuoto. Non ho abbastanza mani libere per rispondere. Busso e il cancello viene aperto all'istante. Vedo Tancredi correre verso di me urlando: "Ash! Ti vuoi muovere? Tra dieci minuti è la mezza, e tu sei scesa tre ore fa! Mi spieghi come cazzo è possibile metterci così tanto tempo?"

"La prossima volta allora li vai a prendere tu i regali, okay? Fai salire i ragazzi sopra invece di criticarmi, e vedi di rendere la tua esistenza utile all'umanità"

Lo sento borbottare un "che stronza" mentre corre via verso gli altri confondendosi con la folla. Intanto salgo le scale e apro la porta della camera di Tancredi. Tutte le porte delle camere sono chiuse a chiave, ma sono tutte nascoste a portata di mano, quindi noi del gruppo siamo liberi di entrare e uscire a nostro piacimento.

Poso i pacchetti sul pavimento e aspetto l'arrivo degli altri stravaccata sul letto.

"Vedo che ti sei messa comoda" commenta indispettito Tancredi dietro le mie spalle. Mi giro verso la porta e vedo che sono tutti arrivati. Edo ha una bottiglia di spumante e una stecca di bicchieri in mano. Guarda il Casio che ho al polso. Segna le 23.58 del 24 settembre. È quasi l'ora.

Sheryl's point of view.

Sento Ashley dire "10!" e, mentre tutti gli altri si uniscono al conto alla rovescia, io non posso fare a meno di pensare a questi sedici anni, e a quanto hanno significato per me.

9... 8...

I pensieri volano a quando ancora vivevo in quella piccola città della Campania, dove tutti conoscevano tutti ed ero circondata da tutti i miei parenti. Adesso che ci penso, come mi manca la mia famiglia...

7... 6...

Mi guardo intorno, osservando i miei amici più cari. Sono loro adesso la mia famiglia, sono coloro con cui puoi parlare di tutto, coloro che, sono sicura, non mi tradiranno mai.

5... 4...

Guardo i ragazzi. Barone e Gianluca, con la loro semplicità e con la loro simpatia, sono quelli capaci di farti ridere anche quando tutto sembra andare storto. Affianco a loro c'è Edo, il ragazzo più sensibile che io abbia mai conosciuto. Sa capirti senza che tu proferisca parola, e sa consigliarti, senza mai farti pesare l'aiuto dato e senza mai chiedere nulla in cambio.

3... 2...

Andando avanti con lo sguardo, vedo Emily. La mia confidente, la mia migliore amica. Colei a cui non potrei nascondere niente. E Tancredi? Non so cosa dire su di lui. È il ragazzo che mi ha sempre sostenuta e aiutata, è il mio migliore amico, non potrei descriverlo in altro modo. Seduta vicino a me c'è Ashley, e si, su di lei potrei parlare giorni e giorni. È sempre stata e sarà per sempre mia sorella, parte di me. A volte credo di conoscerla meglio di quanto possa conoscere me stessa. È quella persona della quale posso capire l'umore anche solo vedendola camminare da lontano.

1...

Mi giro di nuovo, pronta a stappare la bottiglia, e di fronte a me c'è Federico. Sorride, e urla insieme agli altri. E credo che con una frase possa racchiudere tutto quello che rappresenta per me. Niente da fare, è il ragazzo di cui mi sono innamorata.

AUGURI!

Sento il tappo della bottiglia saltare, prima di essere sommersa da buio di un abbraccio di gruppo che non sarà mai troppo stretto.

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ECCOMI QUA! Sono tornata con un nuovo capitolo belli, e sono più fresca che mai. Nel caso qualcuno di voi avesse creduto che mi fossi persa su un pianeta di una galassia sconosciuta, c'ha preso in pieno. Non avevo idee e per di più stando in terzo liceo ho iniziato a studiare un sacco... In conclusione, credo di riuscire ad aggiornare abbastanza regolarmente da oggi in poi. In copertina, Emily.

Kizzes,

Melania.

Changes. /// I TetrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora