[07]: sunday

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justin

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justin.

la domenica mattina mi permette di dormire più a lungo del solito, e ammetto che un paio di ore extra di sonno le accetto volentieri. così, quando finalmente decido che è il momento di alzarsi, lo faccio con tutta calma. dopo essermi lavato e vestito, scendo al piano di sotto. mio padre è seduto a tavola a leggere il giornale, e roxanne è di fianco a lui, di fronte al suo portatile.

- buongiorno. -

dico, appena entro in cucina.

- buongiorno. -

fanno loro.

mi procuro il necessario per la mia colazione, e dopo aver riempito una ciotola con latte e cereali, me ne vado in salotto. è là che trovo scar. la tv è accesa, ma lei non le da troppa importanza, è troppo impegnata a smanettare con il cellulare.  a piedi nudi e con le gambe incrociate sul sofa, e porta ancora indosso il suo pigiama. la vedo sorridere allo schermo del telefono e non posso fare a meno di chiedermi cosa abbia causato questa reazione. forse sta messaggiando con aaron? credevo quello stronzo sarebbe stato alla larga da lei, dopo il mio avvertimento.

so che non vorrebbe che le ronzi intorno, soprattutto dopo quello che è successo ieri, ma decido comunque di sedermi sulla poltrona di fianco al sofa. mi guarda con la coda dell'occhio, e adesso il suo sorriso è scomparso per lasciare posto ad un'espressione torva. facendo finta di niente, mangio i miei cereali, fingendo di essere interessato al programma in tv, ma in realtà tengo d'occhio scar. continua a muovere le dita sullo schermo del telefono e, maledizione, cosa darei per leggere cosa sta scrivendo. mi giro a guardarla. è così concentrata in quello che fa, e adesso un sorriso accennato è tornato sul suo viso, nascosto timidamente dietro ai capelli rossi. appena nota che la sto guardando, però, sbuffa sonoramente e si alza, per sparire dalla mia visuale.

questa ragazza mi manderà in manicomio.

🌸

- quindi, come è andata a finire ieri? con scar e il suo ragazzo, intendo. -

domenica non significa solo sonno extra, ma anche un'intera giornata di tornei ai video games con chaz e ryan. siamo da ry, oggi, abbandonati sul pavimento del loft che divide con un altro tizio, spencer. un tipo abbastanza inquietante, a dirla tutta. e non credo di averlo mai sentito parlare. strano.

- quello non è il suo ragazzo. ugh, quello è a malapena una persona per me. -

rispondo a chaz, mentre muovo il controller della play station come fosse il volante di un'auto. non che questo migliori le prestazioni del gioco, ad ogni modo, ma è un riflesso naturale, considerando che stiamo giocando a need for speed.

- non hai risposto alla domanda. -

sbuffo.

- ho detto a coleman di stare lontano da scar, e lei mi ha rovesciato un frullato in testa. -

- merda, amico, la ragazza non si smentisce mai. -

dice ryan, senza staccare gli occhi dal gioco.

- già, lo so. -

chaz taglia il traguardo per primo, ma non perde tempo ad esultare: questo nerd vince sempre a qualsiasi cosa.

- quindi immagino che continueranno ad uscire insieme. -

- non lo so, amico, ma se solo lo rivedo intorno a scar io.. -

- justin. -

chaz mi interrompe.

- io capisco che le vuoi bene e che ti preoccupi per lei, ma scar è grande abbastanza, ormai. sa difendersi da sola. -

gli rivolgo uno sguardo sospettoso.

- che cosa dovrebbe significare, chaz? -

- secondo me dovresti lasciarla andare. -

i miei occhi diventano di fuoco, ma chaz non sembra smuoversi, nemmeno quando lo incenerisco con lo sguardo.

- lasciarla andare? vorresti dire, lasciare che un ragazzino qualunque le spezzi il cuore e poi la lasci a marcire in un angolo? pensi che dovrei fare questo? -

- andiamo, justin. anche tu hai spezzato il cuore a tante ragazze, ma nessuna di loro ne è mai morta. scar ha il diritto di fare le sue esperienze, non puoi starle sempre con il fiato sul collo e tenerla chiusa in una campana di vetro solo perché non accetti che stia crescendo. -

i miei occhi si assottigliano automaticamente alla quantità industriale di stronzate che mi sono appena arrivate. mi giro di scatto verso ryan per cercare un minimo di supporto, ma lui scrolla le spalle.

- ha ragione. -

dice, il che mi porta a lasciar sfuggire un sussulto indignato.

- voi due.. dovreste essere dalla mia parte, lo sapete o no? -

dico muovendo l'indice tra l'uno e l'altro.

- noi saremo sempre dalla tua parte, justin, ma devi cercare di capi.. -

- no, no, voi dovete cercare di capire. -

mi alzo in piedi e indietreggio. è l'adrenalina: non mi permette di stare fermo.

- conosco scar da quando era solo una bambina, so quello che è bene per lei. l'ho cresciuta io, io mi sono preso cura di lei per tutto questo tempo. non la lascerò al primo stronzo a cui non frega niente di lei. -

anche chaz si alza in piedi, seguito da ryan.

- scar non è una tua proprietà, justin. -

la voce di ryan è più grave del solito, così come la sua espressione più dura. chaz non è da meno. mi guardano come se in tutta questa storia fossi io il cattivo. come se fossi io a volere il male di scar. o magari è così? magari dovrei davvero farmi da parte. ma sono sicuro di volerlo?

- no, non lo è. -

dico, annuendo a ciò che ha appena detto ryan. mi passo una mano tra i capelli corti e sospiro, abbassando la testa.già, non lo è. scar non è una mia proprietà, eppure mi sento come se aaron coleman mi avesse rubato la cosa più importante che avevo.

chaz cammina verso di me e posa la mano sulla mia spalla, scuotendomi appena.

- te la posso fare una domanda? -

chiede a bassa voce. annuisco.

- sei sicuro che scar sia solo una sorella per te? -

- sei sicuro che scar sia solo una sorella per te? -

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[A/N]: lol chaz sa👀

siblings. ✩ jdbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora