Capitolo uno

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-Tessa è ora di andare a scuola.- Gridò mia madre dal piano inferiore.

Sapevo che se non mi fossi alzata in quell'istante sarebbe salita in camera mia iniziando a gridare e detto sinceramente non avevo intenzione di sentirla gridare già di primo mattino.

Così, con poca voglia, mi alzai dal mio comodo letto ed entrai nel bagno, mi guardai allo specchio e sbuffai. -Coraggio Tessa,è l'ultimo anno,puoi farcela.- mi sussurrai allo specchio.

Feci una doccia veloce, applicai sugli occhi dell'ombretto nero, eyeliner e mascara, uscii dal bagno e mi diressi verso il mio armadio, aprendolo e rimanendo a fissarlo senza sapere cosa indossare.

Dopo un po osservai l'orologio sul mio comodino ed iniziai ad imprecare sapendo che avrei fatto tardi anche quel giorno. Così estrassi dall'armadio le prime cose che mi capitarono a tiro, vale a dire : un paio di jeans neri,strappati sulle ginocchia e una canotta bianca scollata, all'interno dei pantaloni e,per concludere, i miei amati anfibi neri. Successivamente uscii dalla mia camera e raggiunsi mia madre al piano inferiore. -In ritardo anche oggi!! Ma cos'hai che non va!.- Gridò appena mi vide.- Buongiorno anche a te madre.- risposi sarcastica, prendendo una tazza di latte.- Ascoltami bene signorina,sono stufa del tuo comportamento,io e tuo padre abbiamo fatto salti mortali per far si che tu e tuo fratello abbiate un futuro promettente e non permetterò che la tua strafottenza mandi tutto all'aria,ci siamo capiti?!.- sputò fuori velenosa.

Senza nemmeno rispondere, mi alzai da tavola,posai la tazza sul bancone e uscii di casa sbattendo la porta.

Ero stufa di lei e di quella situazione. Ero stufa di tutto, vorrei semplicemente vivere la mia vita senza che lei mi faccia pressione e senza che mi sputi addosso il suo veleno.

Arrivai dinnanzi all'edificio e senza pensarci due volte vi entrai.

-Hey ragazze, come va?.-dissi raggiungendo le mie compagne di corso.

-Non dovremmo nemmeno dirglielo?.- disse Quinn, la guardai confusa.

-Oh per favore , lei è miss ribellione, non ricordi?.- rise Sally. 

-Di sicuro sua madre e suo padre vorrebbero cacciarla di casa.- incalzò malignamente Quinn.

-Chiudete la bocca.- gridò Nicky, la mia migliore amica.

-Cosa succede,non riesco a capire.- chiesi confusa.

-Nulla da temere Tess, stavamo pensando di andare in un locale stasera, ti va?.- Chiese Quinn.

-Uhm..Certo,dovrò inventarmi una palla con i miei, ma ci sto.- risi entrando nell'aula seguita dalle altre.

Una volta terminata la lezione decisi di raggiungere il giardino sul retro, aprii lo zaino, presi il pacchetto di sigarette e ne estrassi una, nel mentre vidi Jake, il mio ex ragazzo, venire verso di me.

Probabilmente mi chiederà di spegnere la sigaretta, dicendo che qui è severamente vietato,solo per darmi fastidio.

-Hey Tess, per caso hai da accendere?.- mi chiese estraendo una sigaretta dal pacchetto.

-Uhm,certo.-risposi porgendoglielo senza guardarlo. Era una situazione imbarazzante, volevo sparire  in quel preciso istante.

-Mi manchi Tess.-sussurrò scalciando dei sassolini sull'asfalto.

-Jake non iniziare, ti ho prestato un accendino, non ho detto che potevi rivolgermi la parola..- risposi irratata.

-Tess, dico sul serio.- disse avvicinandosi.

-Oh per favore,stai solo cercando di entrare nel mio letto.- sbuffai.

-E' ciò che ti ha detto tuo padre?- chiese incrociando le braccia al petto e inarcando le sopracciglia.

-Perché non è la verità?.- risi di gusto.

-Tess...-sospirò prendendomi le mani.

-Nonostante ciò che dice la gente, voglio solo che tu sappia che io tengo a te.-continuò cercando di far incontrare i nostri occhi.

 -Jake, non sai quanto vorrei crederti..- sussurrai abbassando lo sguardo.

-Fallo,ti prego.- sussurrò implorante.

Fu allora che alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi, lui mi sorrise, si chinò verso di me e mi baciò dolcemente prendendo il mio viso fra le sue mani.

Dopo alcuni minuti mi allontanai.

-No..Jake,questo..questo è sbagliato.- dissi afferrando il mio zaino.-Non posso vivere tutto di nuovo,sai che non possiamo stare insieme.-continuai.

-Lo so, ma non m'importa, io voglio te Tessa!.-gridò baciandomi di nuovo.

Mi raccolse fra le sue braccia e mi strinse a se come se potessi fuggire via da lui.

Dopo aver trascorso l'ultime ore con Jake,uscii da scuola e mi diressi verso l'auto di mio padre.

-Com'è andata oggi a scuola?- Chiese mettendo in moto.

-Solito,mi sono annoiata a morte.- mentii estraendo il cellulare dalla tasca posteriore dei Jeans.

-A me non sembrava,visto il modo in cui baciavi Jake.-gridò fermando l'auto davanti a casa.

-Come sai di...-iniziai a parlare ma fui subito interrotta.

-Ne parleremo anche con tua madre,entra in casa.- disse con disgusto.

-Cos'è questa storia?-Gridò mia madre venendoci incontro.

-Oh mio Dio,lasciatemi vivere! Sono libera di scegliere con chi stare!.-Gridai stufa.

-Non finché sei sotto il nostro tetto, fin quando resterai qui seguirai le nostre regole signorina!-disse mio padre continuando a gridare.

Stufa di quella situazione salii in camera mia, lancia lo zaino e accesi una sigaretta, non m'importava se fossero entrati e mi avessero visto fumare, ne tanto meno se avessero sentito la puzza, in quel momento erano le ultime cose che avevo per la testa.

Dovevo fare qualcosa,non potevo continuare a vivere così, mi serviva un piano.

Così aspettai che la casa fosse immersa nel silenzio, afferrai il mio zaino con qualche indumento e altri effetti personali all'interno, aprii la finestra e vi uscii,raggiungendo il giardino.

Potevo già sentire le grida dei miei genitori l'indomani,quando non mi avrebbero più trovata nella mia camera, ma non m'importava.

Avevo bisogno della mia libertà,della mia indipendenza, non avevo bisogno di persone che mi gridavano costantemente contro.

Finalmente,ero libera.




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