Ero nel panico, non sapevo cosa fare o dire.
-Credevi di ingannarci?Ci credi davvero così stupidi?-Gridò davanti a tutti mettendomi in imbarazzo. -Immediatamente a casa-disse tirandomi per un braccio. -Discuteremo della tua punizione a casa!- continuò infuriato.
Fu allora che iniziai a realizzare il tutto, non gli avrei permesso di tagliarmi le ali ancora una volta, così mi dimenai dalla sua presa e mi allontanai.-Io non vado da nessuna parte con te-strillai.
-Tessa non permettermi di imbarazzarti-disse inarcando le sopracciglia.-Ti porterò con la forza se sarà necessario-
-No,non voglio- confessai incrociando le braccia.
-Mi scusi,ma credo che Tessa non voglia seguirla da nessuna parte-intervenne furente Nicky.
-Tu non c'entri in questa storia-rispose mio padre senza battere ciglio.
-No,non potete rinchiuderla in casa, Tessa starà da me- disse Nicky con un sorriso trionfante.
Fu allora che mio padre posò di nuovo quel suo sguardo inceneritore su di me.- Andiamo Tessa.- gridò mio padre voltando le spalle e iniziando a camminare verso la porta,probabilmente credendo che io lo stessi seguendo.
Io rimasi al mio posto,impassibile, non avevo di certo l'intenzione di tornare a casa con lui.
-TESSA!-gridò furibondo.
-Lasciala stare vecchio,non vuole venire con te!-gridò Theo mettendosi fra me e mio padre.
-E tu chi saresti,sentiamo?-chiese incrociando le braccia e guardando Theo con aria di superiorità.
-Sei uscita anche con lui?-chiese guardandomi.- Lo avevo detto a tua madre che avevamo commesso un errore ad adottare la figlia di un carcerato.- disse con disgusto.
Sentii il mondo crollarmi addosso,come poteva dirmi certe cose? Credevo mi amasse e non il contrario.
-Va via papà!-gridai con lo sguardo basso mentre le lacrime scorrevano lungo il mio volto.
-Tess..io..-iniziò a parlare ma lo interruppi subito.
-Sta zitto,non ho intenzione di ascoltare nemmeno una parola e non aspettarti il mio ritorno-dissi correndo via.
Mi rifugiai sotto un albero, nel giardino della scuola e mi accesi una sigaretta.
Avevo la mente offuscata,non sapevo cosa pensare, ne tanto meno avrei mai creduto possibili quelle parole sputate fuori, dal mio stesso padre,seppur adottivo, come veleno.
-Stai bene?-chiese Nicky sedendosi accanto a me.
-Non lo so- risposi in sussurro con lo sguardo rivolto verso la sigaretta.
-Non voleva dirlo..lo sai-dichiarò accarezzandomi i capelli.
-Ma lo ha fatto..- dissi con disprezzo.-Voleva ferirmi e ci è riuscito alla grande-continuai.
-Se non vuoi tornare da loro,allora non farlo!-gridò.
-Grazie-dissi abbozzando un sorriso.
Dopo la scuola raggiunsi casa di Nicky insieme a lei.
-Ah,che silenzio.-dissi gettandomi a peso morto sul divano.
-Aspetta che arrivi..-iniziò a parlare ma fu fermata da un'altra voce.
-Louis è a casa-gridò il fratello di Nicky entrando in cucina.
-Ecco..Appunto- rise Nicky.-Louis, non c'è bisogno di gridare,viviamo da soli-disse continuando a ridere.
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Troublemaker
FanfictionL'amore è qualcosa che o ti salva o ti distrugge. Purtroppo nel caso di Tessa è sempre la seconda.