Una ragazza, con una macchina da scrivere, e del fumo di sigaretta, che delicatamente ha poggiata tra le labbra.
È notte, è buio, non si vede nulla, non può accendere la luce perché manca la corrente, si sarà fuso qualche fusibile, ma questo non le impedirà di finire quello che sta facendo, lavorare. Elie è una ragazza molto determinata, se deve portare a termine un documento per il giorno dopo, lo farà a qualunque costo. Sta scrivendo, con la flebile luce della torcia che si sta per... scaricare. Non vede più nulla, ormai il buio la ingoiata. Una botta, parole alla rinfusa sullo scritto, sangue sulla macchina da scrivere, la testa poggiata su essa, un assassino in casa, e lei non può fare più nulla, i sensi stanno cedendo, non percepisce ciò che la circonda, ormai quello che ha causato tutto questo e già scappato, lei non riesce a muoversi, con uno slancio balza in piedi, un mancamento, a causa del buio più assoluto deve cercare la porta di ingresso, come fosse privata del senso della vista, come per miracolo la riesce a trovare in tempo, bussa al suo vicino di condominio, e appena lui apre, sviene.