Levi aprì gli occhi controvoglia, il rumore dell'aspirapolvere era fastidioso. Si alzò dal letto e in quel momento entrò una persona che avrebbe preferito non incontrare mai.
- Levi i tuoi vestiti sono sulla sedia, lavati velocemente, la colazione è già pronta - disse sua cugina Mikasa, guardandolo molto male, aveva dormito troppo dato che era sabato ed era tardi.
- Che ci fai tu qui? - domando Levi guardandola con aria annoiata. Non vedeva Mikasa quasi mai a casa sua, eccetto durante le feste, la incontrava per lo più a scuola ma non si salutavano spesso, quei due si odiavano e non poco.
- Sono venuta a prendere l'ultima tua valigia - disse la corvina prendendo una grossa valigia color argento, all'apparenza era molto pesante però lei la sollevò senza problemi, fece per uscire quando Levi richiamò la sua attenzione.
- Come scusa? - chiese il ragazzo guardandola con stupore. Valigie? Lui non le aveva preparate anche perché non doveva partire da nessuna parte.
- Zio Kenny è partito all'improvviso e ha deciso che verrai a stare da me per un po' - gli comunicò Mikasa sbuffando, ricevendo lo sguardo arrabbiato di Levi.
- io sono grande , posso badare a me stesso...- disse Levi mettendosi una mano sulle tempie, aveva già il mal di testa, gli succedeva sempre quando Mikasa gli comunicava notizie simili.
- Non è per questo, anche i miei genitori sono partiti e visto che sono sola lo zio ha deciso di farti dormire da me - spiegò annoiata Mikasa al corvino che si era alzato dirigendosi con i vestiti in bagno, si fermò sulla soglia guardando la corvina.
- Cos'è? Una presa per il culo? Hai quindici anni, puoi badare a te stessa o sei una mocciosa? - disse guardandola , la corvina si girò guardandolo molto male.
- Posso badare a me stessa è lo zio che vuole cosi....- gli comunicò lei.
- E allora perché io devo andare a casa tua? Non puoi venire tu a stare da me? - chiese Levi mentre azionava la doccia chiudendosi a chiave in bagno.
- Questo è perché casa mia è più vicina alla nostra scuola Levi! - gridò di risposta la corvina uscendo poi dalla stanza da letto per portare la valigia giù.
Finita la doccia e dopo essersi vestito, andò in cucina dove incontrò un'altra persona che non voleva incontrare.
- Leeeeeviiiiii! - gridò con tutto il fiato che aveva in gola Hanji dando una pacca sulla schiena del ragazzo.
- Cosa ci fai tu qui quattrocchi? - chiese irritato il ragazzo guardando la sua compagna di classe che sorrideva felice.
- Ho incontrato Mikasa stamattina, mi ha spiegato la situazione e mi sono offerta di aiutarla a trasportare le tue valigie - disse la mora sorridendo al corvino.
- Io ho l'auto, te ne sei dimenticata?- chiese Levi guardando gli occhi marroni della ragazza.
- Lo zio ha preso la tua auto per il viaggio....- comunicò Mikasa, ricevendo lo sguardo confuso del corvino, la sua meravigliosa auto nuova nelle mani dello zio? Ok aveva appena ufficialmente perso l'auto
- Ma lo zio ce l'ha l'auto, perché ha preso la mia?- disse il ragazzo, la corvina lo guardò e alzo le spalle, lo zio Kenny era un tizio strano.Finita la colazione partirono tutti e tre verso la casa della ragazza.
Arrivati Levi vide un gigantesco palazzo, con balconate unite a quelle degli altri vicini e con al primo piano dei garage per le auto. Le scale erano in ferro colorate di verde e ovviamente erano sporche, cosa che infastidì Levi e non poco. Accanto all'appartamento di Mikasa c'erano altre porte, fantastico ora Levi sarebbe stato costretto a vivere con sua cugina in un palazzo che era sicuramente pieno di gente.
- Io vado al piano di sopra ragazzi, devo finire la ricerca - disse sospirando Hanji, Mikasa la salutò con la mano e Levi si girò a guardare la mora.
- Tu abbiti qui? - chiese Levi, la mora annui energicamente. Fantastico, ora viveva in uno dei quartieri più strani del mondo, con una persona che non sopportava e al piano di sopra c'era quella psicopatica di Hanji. Sarebbe stata una lunga permanenza quella a casa di Mikasa. All'improvviso si sentirono delle grida dall'appartamento accanto a quello della corvina.
- Porca puttana Jean! Non azzardarti mai più a toccare un cazzo di forno! - gridò Eren al ragazzo accanto a lui.
- Armin vai a prendere la pompa di Mikasa! - gridò Jean al ragazzo biondo che stava per avere una grave crisi. Senza farselo ripetere corse fuori trovando Mikasa e Levi sulla soglia della porta di casa.
- Mikasa! - gridò il ragazzo attirando l'attenzione anche di Hanji che stava salendo le scale.
- Armin, che succede? Cos'è tutto quel fumo? - domandò la corvina che stava iniziando a preoccuparsi. Armin afferrò la pompa che stava accanto alla porta di casa della corvina.
- Mikasa gira la valvola veloce!- gridò il biondo rientrando nella casa. La corvina buttò a terra le valigie di Levi e si precipitò a girare la valvola per far passare l'acqua. Armin riuscì a spegnere il fuoco, però per sbaglio fece anche una doccia a Eren e Jean i quali lo guardarono un pochino arrabbiati.
- scusate...- disse timidamente Armin che riuscì a chiudere la pompa. In quel momento entrò Mikasa all'armata, seguita da un Levi non interessato e una povera Hanji che si era molto preoccupata alla vista di quel fumo.
- cos'è successo Eren?- domandò la ragazza andando a controllare che il moro stesse bene.
- Io e Jean stavamo preparando un po' di te per Armin che non si sentiva bene....e abbiamo bruciato tutto.....- spiegò Eren mettendosi una mano dietro la testa, guardando la cucina e il casino che avevano combinato.
- Ma che cazzo è successo qui Jaeger? - chiese Ymir entrando in quel momento insieme a Annie e Marco.
- Niente di troppo grave....- annunciò Jean tornando in cucina con degli asciugamani, ne passò uno a Eren e uno ad Armin (Armin era riuscito a fare la doccia a Eren e Jean, ma per qualche legge della fisica anche lui era bagnato).
- Eren ti pago metà dei danni della cucina....- annunciò poi il ragazzo mettendosi l'asciugamano in testa.
- Metà? - chiese Eren guardandolo malissimo.
- Hey anche tu hai combinato questo casino, non è solo colpa mia se non sai fare un po' di thè- gridò abbastanza alterato il ragazzo.
- Anche tu non sai fare il thè, faccia da cavallo! - rispose Eren, un tantino infuriato.
- Come mi hai chiamato?- chiese Jean mentre era chiaramente in procinto di picchiare Eren. Sarebbe scoppiata una vera rissa se Armin e Marco non avessero bloccato le braccia di Jean e se Mikasa non avesse bloccato Eren. A far smettere il litigo ci pensò Annie che, avvicinandosi a entrambi e prendendoli per le maglie, li mise K.O. con un solo calcio.
Una volta calmatesi le acque, Mikasa consegno le chiavi di casa a Levi, il quale si avviò nell'appartamento della cugina, mentre lei restò ad aiutare Eren a pulire. Quella di Levi sarebbe stata una lunga permanenza in quello strano palazzo con tutte quelle persone pazze.
Buongiornissimo!
A: è sera....
Sti cazzi! ecco la prima vera Ereri della mia vita!
A: non leggetela fa cagare....
Albanera ti stacco la collottola chiaro?
A: .....
Bene! lasciate una stellina, commentate e fatemi sapere quali personaggi vorreste che apparissero nella serie.
Volevo scrivere una storia su una delle ship di attack on titan, chi preferite tra: Ymir e Christa, Eren e Levi, Armin e Annie oppure Sasha e Connie ?
Bye <3
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Titans Music
FanfictionLevi si trasferisce a casa di sua cugina Mikasa, la quale abita in un palazzo molto particolare. Riuscirà il nostro caro Levi a sopravvivere alla follia di queste persone e a resistere al desiderio di baciare un certo ragazzo dagli occhi verdi? A...