capitolo 3

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Prevedo una bella serata...

Balzo in piedi e chiedo alle ragazze di seguirmi, sono appena le dieci e abbiamo tutta la notte davanti. Dobbiamo fare qualcosa;

"Okay cosa facciamo?" Chiede Dior...

Dio adoro questa ragazza.

"Io direi di andare a un 24h/24 a comprare alcool..."
Propongo.

"Ci sta" risponde Dior, le altre annuiscono.

Esco dalla cucina e entro in salotto con le chiavi della porch in mano.

"Non vorrete mica mandarmi da sola a prendere qualche bottiglia di keglevich?"
Sorrido facendo tintinnare le chiavi in mano.

"No di certo" dice Nash.
"Vengo anche io amico" continua Matt.

Esco di casa e salto in macchina.
Nash in fianco e Matt dietro.

"Stai attenta qui" dice Nash.
"Devi sapere che quando hai a che vedere con noi, hai trovato problemi seri" dice Nash.

"Di cosa state parlando?"

"Beh ecco, non scandalizzarti ma qui a Miami ci sono sei gruppi.
Noi, quello Nord, Sud, ovest, ponente Levante e di mezzo.
Noi che siamo est, possediamo tutta la costa, gran parte della parte costiera e due colline, gli altri dominano il resto della città, noi, siamo uno dei tre gruppi più importanti. Siamo perennemente in conflitto con Levante e Nord.
Questi conflitti non si limitano ai cazzotti..." fa per concludere la frase ma lo precedo.
"..arrivano alle pistole..."
Dico sorridendo e guardando avanti.

Sono sorpresi.

"Credete davvero.... oh andiamo ragazzi. Credevate che a New York non ci fosse tutto questo? Ragazzi avanti state parlando con il capo dei Supreme... la squadra di Manhattan.. insomma. Non sono nuova del mestiere, avanti Nash, metti una mano sotto il seggiolino, Matt, dentro la tasca sotto il parasole."

Nash estrae una pistola calibro 67 e Matt un coltello, schiaccio il pulsante centrale del display e dal cassetto davanti a Nash escono delle granite.

"Tu hai delle gra...."

"Sono fumogeni tranquillo" rido prevenendo la frase di Matt...

Arriviamo al 24h/24 e usciamo con 15 bottiglie di keglevich a tutti i gusti.

Il ritorno é abbastanza calmo, si dai.

Parliamo del più e del meno, accennando alla mia vita passata.

Entriamo in casa con le bottiglie in mano e tutti ci saltano addosso, rido all'immagine e cerco con lo sguardo tutti.

Ognuno si prede una bottiglia, io alla pesca e ci mettiamo in cerchio vicino ho Dior e Carter.

"Bene, obbligo o verità, si inizia, siate spietati"

Ovvio.

"Bene, Nash" inizia Dior "obbligo o verità?"

"Veri..." il mio telefono inizia a squillare. Rispondo.

"Pronto?"

"Ciao Zara."

"Okay io non ti conosco..."

"Oh i tuoi amici non ti hanno raccontato di noi? Di Levante?"

"Si.. quindi"

"Attenta..."

Cerco con lo sguardo Nash, capisce credo.. ma mi fa segno di stare zitta.

"Zara. Guarda fuori. Vedi quella macchina rossa"

In effetti c'è una macchina rossa.

Non rispondo.

"Li c'è uno dei nostri. Sali o ci saranno delle gravi conseguenze.."

"E se non salissi"

Chiamo Nash sul balcone e metto vivavoce.

"Beh i tuoi amichetti avrebbero ancora più problemi, di loro che conosciamo le loro fidanzatine..."

Nash stringe i pugni e la chiamata si interrompe.

"Hanno iniziato da te. " dice pensieroso.

"Le altre sanno di tutto questo?"

"No."

"Mandatele a casa. Fatele dormire assieme. Diremo che i miei tornano prima. Qua è troppo pericoloso per loro. Falle uscire dal retro." Detto questo le ragazze se ne vanno.

Perché quella nei casini sono sempre io?

Salgo di corsa in camera e prendo la valigetta nera che ho sotto il letto.

La portò giù.

La posiziono sopra la tavola e inserisco il codice.

19467

La valigetta si apre e tutti mi guardano stupiti.

Ma cosa pensavano che avessi solo un bel culo?

Estraggo la balestra e l'arco.

Prendo la valigetta con la scritta ZARA in nero.

Prendo la mia pistola.

Calibro 75, 1.67kg. Impugnaura in avorio con linea di svarosky a 3 carati.

Mando un messaggio al numero di prima.

"00.20 parco vicino allo skate park."

Subito mi arriva il messaggio di conferma.

In tutto ciò nessuno ha parlato.

"Senite ragazzi ho a che vedere con questo da quando ho 14 anni, ho imparato a tenere in mano un arco, balestra o pistola che sia, mi dispiace che voi vi foste aspettati la solita ragazza ""ODDIO mi si rovina la manicure"" na-a voi avete proprio sbagliato. Ci tengo alle mie unghie e se qualcuno prova solo a rovinarle io giuro che prendo la moto e gli corro dietro. Detto questo, come si procede?" Chiedo.
"No aspettate mi cambio"
Corro a mettermi un paio di shorts davvero tanto corti e una canottiera che lascia intravedere il mio reggiseno, metto le mie Nike e liscio i capelli, un po di trucco.
Scendo dopo 7 minuti e sorrido.

Mi stanno fissando.

"Che c'è? In qualche modo dovrò pur distrarli... "

"Okay. Che si fa" chiede Cameron.
Dio la sua voce.
Dio se sue labbra.
Dio sto impazzendo...

"Io direi, Zara vai per davanti in macchina, tieniti pronta a scappare io e i ragazzi andiamo per dietro, interveniamo in un secondo momento"

Dice Carter.

"Okay però vado in moto. Non ho voglia di usare la macchina"

"Okay partiamo" interviene nash.

Faccio per andare verso in garage quando un braccio mi sbarra la strada.

"Stai attenta." Dice Cameron.

"Tranquillo. So badare a me stessa" rispondo lasciando un bacio sulla guancia.

Detto questo metto la pistola appena dentro l'elastico dei pantaloni, un fumogeno in tasca e la balestra dietro la schiena, il casco e il mio miglior sorriso.
Accendo una sigaretta.
Si va.

Bastard Love || Pederiva Giulia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora