That Damned Blond

《 1 》

Ero in ritardo. Per la seconda volta.
E il capo mi aveva promesso ,  che se mi avesse scoperto ancora in ritardo, mi avrebbe fatto licenziare.

Erano le 7:05 e sperai che nessuno mi avesse visto. Avevo delle occhiaie che avrebbero fatto paura ai ciechi (?)

Aprii con forza e stanchezza la porta a vetro dell'ufficio e mi incamminai verso la scrivania.
Non so ancora quale divinità devo ringraziare per non essermi fatto vedere dal capo!

E tutto questo, è successo a causa di quel dannato biondo e di quella festa che organizzò la sera prima al pub, dove poi mi ubriacai così tanto da non ricordarmi neanche come sono riuscito a tornare a casa sano e salvo!
E nel domandarmi tutto questo, accesi il pc per lavorare.

Iniziarono ad arrivarmi numerose e-mails e, nel frattempo, cercavo altre informazioni per il mio servizio,  ma non mi accorsi che la maggior parte di esse erano delle notifiche di Facebook.

Stranito, andai a leggere le notifiche.
"Hanji ha commentato il tuo video"
E lì, pensai: "Cos-? Ma io non ho pubbl-....oh no!
...Non mi dire che ieri sera....."

Il video che Hanji aveva commentato riproduceva della musica molto alta, delle luci, delle urla e poi delle persone a me familiari.
Tra le tante, riuscì a riconoscere subito Eren, Mikasa e Armin. Poi guardai meglio, ed eccolo lì.
Quel dannato biondo: Jean, che ci stava dando dentro con qualcuno che non riuscivo a riconoscere, perché Jean era di spalle a chi stava filmando, e in più, era tutto buio.

Non ci voleva.  Non ci voleva proprio !
Mi sentii strano tutto d' un tratto; come se mi avessero messo un masso pesante sul torace e non riuscissi a respirare.
Jean. Il mio....Jean.

Ebbene si.
Mi ero preso una bella cotta per quel tipo. All'inizio non ci feci molto caso, perché pensai che sarebbe andata via con la stessa velocità con cui era arrivata.
E invece no.
Questa "cotta" mi fece battere il cuore per 5 anni, ogni volta che stavo accanto a quel dannato biondo. Ma nonostante tutto,  eravamo ottimi amici.  Anzi, a dire la verità, penso che siamo stati quasi dei fratelli.
Abbiamo condiviso così tante cose e poi siamo stati sempre insieme; ognuno ha sostenuto e aiutato l'altro, e ognuno c'è sempre stato per l'altro.
Sempre.

Fatto sta che ciò che vidi mi scosse così tanto da non concentrarmi, neanche un momento, al mio lavoro.

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Mh. .... però! ...rileggendolo.....ammetto che fa schifo .....  :D

OK. ...... allora......ci vediamo (forse. ....spero di no ;-;)