La Stagione della Rosa.

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Spalanchi gli occhi, da bambino, ed il cielo è in festa. Non che il sole spacchi le pietre, vi è anche qualche nuvola bianca, piacevole e sotto la quale è possibile trovare un riparo dalla luce. Capita, ogni tanto, che si formino dei nuvoloni grigi, salvo poi dissolversi. Si tratta, per l'appunto, di una cosa passeggera, e nel giro di qualche ora, tutto ritorna come prima. Fin quando sei un fanciullo spensierato, uscire col sole o con la pioggia non fa alcuna differenza.
Esci, stai fuori con i tuoi amici ed ogni giornata, anche la più tranquilla ed ordinaria, viene animata da una fresca brezza che porta un po' di brio nella comitiva. Rimani fuori, insieme a loro, mosso da questo venticello come un filo d'erba in un grande prato.
È con l'arrivo del primo pomeriggio che si scatena qualche acquazzone. Giusto qualche minuto di pioggia intensa, dove non c'è neanche bisogno di prendere l'ombrello. Cerchi un riparo e se sei fortunato lo trovi subito, altrimenti ti fai una grossa risata con gli amici e, zuppo d'acqua, inizi a correre per la strada, con il rischio di farti investire da una macchina.
Col passare degli anni le cose cambiano e le stagioni assumono un valore sempre più diverso. L'inverno, lentamente, si avvicina, portando con sé la neve ed il gelo. Per carità, è giusto che sia così, eppure ti costringe a stare in casa. Devi fare qualcosa che va contro la tua volontà ma ne vale la pena. Prima o poi tutto cambierà e le bufere di neve lasceranno il posto a qualcosa di più bello. Son tanti i modi per trascorrere un inverno felice senza rischiare l'assideramento. C'è, in lontananza, il sentore di una stagione molto più permissiva. La sola idea di poterla vivere ti proietta automaticamente in quella situazione.
I fiori sono ancora assenti ma per te sono già sbocciati e ti abbandoni all'amarezza più totale quando ti accorgi che, purtroppo, è ancora inverno. La tristezza ti assale ed anche il più leggero filo di vento si trasforma in una tempesta di ghiaccio che punta dritta al tuo cuore. Stai male, hai freddo ed inizi a pensare che il tempo si sia fermato. Crei quest'illusione che finisce per diventare la tua unica realtà. Resti fermo mentre tutto intorno a te continua a muoversi seguendo il proprio corso e, inesorabilmente, le giornate si fanno più permissive. Ti accorgi di questo e non vuoi in alcun modo credervi. Così facendo speri di essere preparato al giorno in cui pioverà. E se un tempo, nonostante la pioggia, eri fuori con i tuoi amici, oggi resti in casa illuminato a malapena dalla poca luce che riesce a filtrare attraverso le persiane. Perdi tempo, ignori cosa sia la vera felicità e tutto ciò avviene perché hai troppa paura di bagnarti con un temporale che probabilmente non arriverà mai ed esiste solo nella tua testa.
Una mattina capita qualcosa. Ti svegli e, ancora intorpidito dal sonno, ti avvicina alla finestra, non per guardare fuori, bensì per abbassare ancor di più la tapparella. Tra le fessure della stessa ti sembra di notare qualcosa di insolitamente rosso. Pare si trovi proprio lì, sul tuo davanzale, sai bene di che si tratta e ti sembra di sognare. Molto tempo prima acquistasti un seme, speravi di poter far crescere una bella Rosa. Tuttavia smettesti di prendertene cura dopo un po' di tempo per paura di dover raccogliere solo spine. Adesso non credi ai tuoi occhi. A distanza di anni la Rosa è sbocciata e l'ha fatto senza il tuo aiuto. È davvero primavera, non vedi l'ora di tornare ad uscire. Tutto ti sembra più bello, ti senti motivato a realizzare qualsiasi cosa ti vada di fare. Finalmente hai la tua Rosa, è bella da vedere, emana un buon profumo e inizialmente non te ne prendi cura. Non perché non te ne freghi, anzi, per te è importante mantenere in vita il fiore, ma perché non sai effettivamente come curare una pianta così preziosa. È primavera, il tempo è dalla tua parte e, correndo ai ripari, in un modo o nell'altro riesci a far rinvigorire la corolla scarlatta.
L'estate è alle porte, finalmente potrai riposare e godere al meglio del tuo bel fiore, te lo sei meritato, dopotutto. Il caldo inizia a farsi sentire, è opprimente, pesante, ma non ti preoccupa più di tanto. Nulla potrebbe rovinare questo momento. Ogni mattina, al tuo risveglio, per prima cosa ti premuri di annaffiare il tuo amato fiore. Lo guarderesti per tutto il tempo, con gli occhi ne assapori ogni minima sfumatura. Le dita lo toccano con delicatezza, in maniera calma, con amore. Il fiore, però, risponde solo alla natura ed è sufficiente un colpo di vento per permettere ad una delle sue spine di pungerti. È normale, non te la prendi, per quanto acuminate sono parti essenziali di una Rosa. La Rosa è pungente, per certi versi inarrivabile ed è per questo motivo che ti piace. È accanto a te, qualche graffio è il giusto prezzo da pagare. Sei finalmente felice, eppure tutto questo sta per cambiare, non te ne accorgi ma il tempo passa in fretta è l'autunno porta con sé tanti, troppi cambiamenti. Il clima che diventa sempre più mite, con la temperatura che lentamente si abbassa è, per te, un chiaro segnale. Sai che la stagione invernale si fa sempre più vicina e non vuoi che questo uccida la tua pianta. È inevitabile, fa parte della natura, tuttavia non puoi permetterti che accada una cosa del genere. Il colore dei petali diventa, lentamente, sempre più spento e nella tua mente si attiva un segnale d'allarme. Ci sei già passato, eppure in quel caso le cose non erano esattamente uguali. Mesi fa è stata la tua negligenza a mettere a rischio il caro fiore. Ora stai per combattere le forze della natura e sei disposto a fare di tutto, ignorando gli errori che potresti compiere lungo il cammino. Ti importerà solo della rosa, il resto sarà meno di zero per te. Cambierai.
Metterai in gioco tutto ciò che riguarda la tua stessa vita pur di salvarlo. Le tue abitudini, il tuo modo d'essere, non saranno che lontani ricordi. Non ti scomponi e rifiuti totalmente la consapevolezza di ciò. Chi ti circonda lo sa bene, i tuoi amici, dapprima onnipresenti, diverranno una costante sempre più sporadica. Avrai occhi solo per la morente piante e loro, i tuoi compagni di una vita, lasceranno passare ogni tua mancanza. Rinnegherai i tuoi principi, cambierai modo di porti e tutto ciò verrà oscurato dalla tua morbosa preoccupazione. Ogni giorno, più volte nell'arco della stessa giornata, innaffierai il tuo bel bocciolo, rallentandone il sicuro deperimento. Un giorno, però, accadrà qualcosa di irreparabile. Un errore, l'ennesimo.
Non dimenticherai tuoi obblighi nei confronti della Rosa, questo è impossibile. Semplicemente la curerai a modo tuo. Uscirai, dunque, farai una sciocchezza.
Così facendo rovinerai per sempre la pianta che, come per magia, si spoglierà di tutti i suoi petali, restando secca e piena di spine. Di ritorno vedrai quanto successo. Scoppierei a piangere ed ogni lacrima verrà rapidamente congelata dal gelo che l'inverno avrà portato con sé. Ogni giorno sarà sempre più pesante da vivere, non vuoi dover rinunciare a lei, la tua Rosa. Eppure ormai è irrecuperabile. Stai male, avresti preferito morire, piuttosto che sopportare un dolore del genere.
Maledirai il giorno in cui hai piantato quel dannato seme. Starai in casa, guardando le sue foto, pensando alla sua bellezza e a tutti i momenti, i bei momenti, passati ad ammirarla. Eppure quelle sensazioni inarrivabili, quasi divine, non avranno più lo stesso effetto. I tuoi ricordi, come la rosa, diverranno sempre più pungenti. Sarai straziato da tutto ciò, inizierai a provare un nuovo sentimento, perfino più puro dell'amore e ciò ti spaventa. È la rabbia nei confronti dell'amato fiore che si è preso gioco di te illudendoti di poterlo avere per sempre al tuo fianco. Un'energia nuova, forte, che, se non viene tenuta sotto controllo, può portarti a fare qualche gesto inconsulto. La rabbia maturerà lasciando il posto all'odio che inavvertitamente trasformerà tutti i bei ricordi in uno strazio lancinante. In apparenza non ti importerà nulla della Rosa, sebbene la realtà sia ben diversa.
Lentamente prenderai consapevolezza di quanto è stato. Vedrai con i tuoi stessi occhi quanto hai lasciato indietro per curarti di quel vegetale ormai sterile. Gli amici, quelli veri, saranno lì ad attenderti e non avrai parole a sufficienza per scusarti con loro per l'assenza mostrata in così tanto tempo. Nondimeno loro non vorranno alcuna scusa e cercheranno, per quanto possibile, di aiutarti a superare questo momento, di alleviare il tuo dolore. Li ringrazierai per questo, lo farai finché avrai fiato in corpo e, pur ricevendo sempre la stessa risposta, continuerai a farlo. Hai speso energie tempo per tenere in vita qualcosa che sarebbe andato incontro a morte certa, ignorando quanto di più prezioso avessi a portata di mano e non riuscirai mai a perdonartelo. Mai.
C'è un solo modo per superare tutto ed è assai difficile riuscirvi. Devi rimuoverla da quel vaso, strapparla via, allontanandola dal tuo davanzale ma non ci riesci. Tenti di estirparla dal terriccio come fosse Malerba, ottenendo lo stesso di inconcludente risultato tutte le volte. Le spine puntute lacereranno ad ogni tentativo le tue dita, facendoti provare una sofferenza sempre più grande. Ed ogni qualvolta ti capiterà di vedere una Rosa rossa, bella come la tua, sarai assalito dalla tristezza. Sai con certezza che non potrà essere tua per nessun motivo al mondo ma, col tempo, questo passerà. Lo stelo raggrinzito dell'arida pianta sarà riassorbito dal terreno e con un po' di pazienza potrai piantare un nuovo seme. La natura è piena di fiori e ne troverai qualcuno ancora più bello. Questa volta saprai come comportarti, lo terrai al caldo all'arrivo dell'inverno. Resterà con te. Lo integrerai nella tua vita e starà più che bene grazie alle tue amorevoli cure. Finalmente potrai conoscere la vera felicità, condividendola con gli altri.
Il seme maturerà dando alla luce un magnifico bocciolo che resterà sempre al tuo fianco. Sempre in fiore.

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