You're

1K 90 5
                                    

          Mina stava camminando lungo il marciapiede con il guinzaglio stretto in una mano e il suo cane poco più avanti rispetto a lei che scodinzolava, trotterellando sull'asfalto durante una giornata calda d'estate

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mina stava camminando lungo il marciapiede con il guinzaglio stretto in una mano e il suo cane poco più avanti rispetto a lei che scodinzolava, trotterellando sull'asfalto durante una giornata calda d'estate. Il sole ardeva sulla sua pelle e piccole gocce di sudore imperlavano la sua fronte che luccicava, allo scontrarsi dei raggi UV. Era Luglio, per l'esattezza metà del mese, ormai l'ora sul suo cellulare erano segnate le sei di sera e il cielo si stava colorando di tutte le gradazioni possibili del rosso. Pensò che fosse uno spettacolo magnifico e senza nemmeno accorgersene, i suoi passi si fermarono.

Sollevò leggermente il mento mentre osservava le poche nuvole che imbrattavano il cielo, passare sopra di lei con una lentezza quasi impercettibile. Il suo momento di ammirazione fu interrotto dal suo cane, Hyu Ji, che aveva iniziato ad abbaiare sonoramente.

«Hey bella, che succede?» chiese a bassa voce al suo animale, accarezzandole il muso. Ella, abbastanza euforica, iniziò a correre e a scodinzolare la sua coda molto più di prima, il che fece sorgere molti interrogativi alla ragazza. Il cane, allontanandosi e di conseguenza facendo accelerare il passo a Mina, iniziò a dirigersi lungo il marciapiede con una furia quasi sfiancante.

A causa dei suoi movimenti rapidi, finì presto con l'arrivare di fronte al giardino di casa sua, con il fiatone che le occupava i polmoni, ciocche di capelli umidi a causa del sudore e la maglietta appiccicata alla sua pelle.
Il problema che si presentò poco dopo era che Hyu Ji non si era fermata davanti al loro di giardino ma era finita in quello del vicino.

«Dove stai andando? Non possiamo entrare qui!» disse Mina, prese con due mani il guinzaglio ed iniziò a tirare il suo cane via, nella direzione da cui erano provenute perché ormai l'aveva condotta nella proprietà privata. Il panico prese la ragazza, iniziò ad imprecare mentalmente mentre il cane continuava a tirare ed abbaiare verso un albero che si trovava dietro la casa. Il sole e i pochi raggi rimasti lo illuminavano, facendo sì che le ombre delle sue foglie venissero proiettate sul prato. Mina smise di opporre resistenza, osservando la pianta e Hyu Ji la condusse verso l'albero, grande e maestoso, dalla corteccia alta e le radici saldamente piantate nel terreno.

La ragazza lasciò completamente la presa sul guinzaglio del suo cane che andò a sedersi ai piedi della grande pianta, continuava a scodinzolare ma il suo abbaiare era cessato e una strana sensazione si era insinuata all'interno di Mina.
Sentiva un blocco ai polmoni e per un momento le era sembrato che il respiro le si fosse fermato in gola. I suoi occhi iniziarono a velarsi di lacrime e per qualche strano motivo, sentì il petto dolerle così tanto da farla inginocchiare ai piedi dell'albero.

«Che cosa mi succede?» sussurrò a se stessa, una lacrima solitaria prese a scendere lungo la sua guancia arrossata per il calore e per la corsa appena conclusa. Non era mai stata nel giardino dei vicini prima d'ora, né aveva mai avuto un legame stretto con loro eppure quel posto le sembrava così familiare che sembrava conoscerne ogni dettaglio. A partire dalle aiuole che circondavano la staccionata, margherite; al piccolo rettangolo in pietra posto in mezzo al prato dove i Jeon erano soliti fare dei barbecue.

I Jeon. Aveva ripetuto nella sua mente.

Si accorse che le faceva male pronunciare quel cognome, era come ricevere un taglio sul cuore, aveva la sensazione che la pelle le bruciasse e la testa le dolesse.

Quando alzò il capo si accorse di una incisione sul tronco dell'albero. Con una mano sul petto che stringeva il tessuto della sua maglietta e l'altra mano tesa verso la pianta, toccò la scritta e fu lì che iniziò concretamente a piangere.

C'erano scritti due nomi ed un cuore fra di essi.

Mina e Jungkook.

Hello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora