capitolo 1

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eccomi qui seduta su un fottuto sedile delle cuffie nelle orecchie e delle lacrime pronte uscire dai miei occhi castani,  dopo diciotto anni di vita i miei genitori vogliono rovinare tutto quello che ho costruito, anzi un coglioneha rovinato tutto, non voglio dare la colpa ai miei genitori per quello che è successo, amicizie e sopratutto l'amore,  ammetto di essere anche un pò emozionata magari l'idea di visitare la mia città preferita mi rallegra anche se non amo viaggiare e nemmeno conoscere persone nuove per poi ricevere una nuova delusione, sono sempre stata una ragazza chiusa e che non si fida di nessuno neanche del proprio migliore amico infatti non ci parliamo più da un anno, non so nemmeno come trovo il coraggio per guardare fuori dal finestrino e vedere che siamo usciti dalla mia amata città piena di ricordi di gioie e dolori, appoggiai nuovamente la testa sul finestrino e cambiai canzone mettendone una più classica e rilassate, la musica è l'unica cosa che riesce a farmi stare seduta su questo posto da sola dopo che mio fratello minore dorme beato cosi la musica mi fa sentire meno asociale, dopo un po iniziai a sentire un vuoto nello stomaco appena vidi fuori dal finestrino la città che si faceva sempre più vicina cosi non riuscendo a stare incollata al sedile così decisi di alzarmi per andare in bagno, mi raddrizzo sul sedile e sgranchisco le gambe e le braccia per poi slacciare la cintura di sicurezza per potermi alzare e andare verso quel piccolo bagno, mi guardai intorno vedendo poi Wesley nonché mio fratello gemello anche lui seduto accanto accanto al finestrino, accennai un sorriso appena si girò verso di me e andai velocemente verso il bagno per sciacquare il mio viso pallido, dopo aver chiuso la porta del bagno a chiave mi avvicinai verso il piccolo lavandino bianco facendo uscire l'acqua fresca mi bagnai le mani e subito dopo il viso per poi guardarmi allo speccio
Dai Samantha andrà tutto bene, farai nuove amicizie e dimenticherai tutte quelle vecchie delusione.
Appena sentii qualcuno bussare porta mi svegliai dai miei pensieri e uscii velocemente dal bagno andando indosso a un ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli castani
《Oddio, scusami non ti ho visto》le dissi dolcemente e guardai il ragazzo dalla testa ai piedi sguadrandolo e notando la sua bellezza
《Davvero?Stai diventando che sono invisibile?no dai sto scherzando, stai tranquilla non è successo niente di grave, ora posso?》mi dice il ragazzo dagli occhi azzurri e subito dopo indica il bagno dietro di me facendomi sentire una stupida infatti subito dopo mi spostai lasciando la via libera
《Ops, scusami》le dico guardandolo e dopo che il ragazzo mi sorrisi dolcemente entrò in bagno e io andai verso il mio posto ma appena arrivai al mio sedile una voce familiare mi face voltare
《Uhh, Samantha ha fatto conquiste》dice Wesley guardandomi in un modo perverso e soprattutto imbarazzante gli alzai il dito medio e mi sedetti il sedile ma dopo una mezzoretta  il pilota ci ricorda il volo che abbiamo scelto e che siamo appena arrivati così mi alzai in piedi e iniziai a svegliare Manuel nonché mio fratello minore appena il piccolo aprii gli occhi mi guarda negli occhi e subito dopo salta in piedi 《sisi, finalmente siamo a Los Angeles》alza la voce e subito dopo mi abbraccia facendo girare tutte le persone che stavano li vicino
《Shh, vuoi farti riconoscere già dal primo momento?》dissi guardandolo male afferrai la sua manina e andai verso Wesley così potevamo scendere tutte tre insieme appena mi avvicinai verso l'uscita dell'aereo vidi tantissime persone che avevano la mIa stessa idea cioè di mettere piede sulla terra ferma, appena scesi dall'aereo con Wesley a recuperare le nostre valigie,
《Mi prendi in braccio? Ti prego, mi fa male im ginocchio》mi dice manuel e stringendomi la mia mano abbassai la testa così per guardarlo negli occhi e subito dopo mi abbassai nel modo di prenderlo senza farlo cadere 《sei un vecchietto》ridacchiai guardandolo e gli lasciai un bacio sulla guancia e subito dopo Wesley si avvicinò a me guardandomi male 《per colpa tua, non trovano la mia valigia, perché devi essere così lenta?》disse alzando la voce e incrociò le braccia al petto
《Non è colpa mia, cretino》lo guardai male e subito dopo un Signore con la maglia gialla si avvicinò a noi con la valigia di mio fratello che per fortuna era stata ritrovata 《scusateci signori per il disturbo ma la sua è stata ritrovata, spero ché il trasferimento qui a Los Angeles andrà tutto bene e questo piccolo incindente viene dimenticato》 dice il signore che si dovrebbe chiamare Mark almeno così era scritto nella sua maglia appena il Signore andò via Wesley ridacchió prendendo poi le nostre due valigie 《signore io..? Ma sta scherzando, Dio Santo go solamente diciotto anni》disse iniziò a camminare più veloce di me andando a fermare un taxi così per andare a casa della nonna cioè nella nuova casa appena arrivai davanti la fermata del taxi mi  guardai intorno cercando con gli occhi il ragazzo di poco fa infatti poco dopo lo vidi con una bambina fra le braccia e accanto una ragazza dai capelli castani scuri abbastanza lunghi e anche abbastanza bella così sgranai gli occhi e abbassai lo sguardo
No, non può essere fidanzato e anche padre di una bambina bellissima, perché sono così sfigata?









~spazio autrice.~
Premetto che questa è la prima volta che scrivo un libro e spero che non ho sbagliato e che è di vostro gradimento, vi voglio informare che scrivo dal telefono e scusate se ci sono errori ma il correttore mi odia, fatemi sapere se vi piace a presto.
-ross.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 15, 2017 ⏰

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