Chapter 25.

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Un altro giorno era arrivato ed un'altra giornata aspettava solo che io mettessi i piedi a terra e cominciassi a muovermi insieme al mondo che a differenza di me, ancora ferma nel letto, continuava a correre veloce intorno a me.
Oramai avete capito perfettamente che, per me, era un'impresa ardua alzarmi dal letto.
Sdraiata di schiena sul letto con le coperte a coprire il mio corpo fin sopra la testa, mi voltai a guardare l'ora che veniva segnata dalla sveglia elettronica poggiata sul comodino, erano solo le 9.30am del mattino e mi aspettava un'intera giornata da vivere.
Non saprei spiegarmi il perché quella mattina mi sentivo così giù di morale, eppure, la sera precedente l'avevo passata bene, non era successo nulla anzi, era andato tutto meravigliosamente.
Harry è stato stupendo con me.

Forse il problema è proprio questo. Per quanto tempo ancora lo farà?

Il mio subconscio mi portava a pensare negativamente e nonostante stavo cercando in tutti i modi di pensare in modo positivo, com'era mio solito fare, ora non ci riuscivo.

Perché non vuoi continuare a stare male.

È vero, non volevo stare male ancora una volta per lui, anzi, non volevo che lui fosse sempre così lunatico e imprevedibile, perché non capivo mai nulla di cos'aveva in mente, cosa poteva fare e come poteva comportarsi.

Sospirai a causa di tutti quei pensieri, mi sforzavo tanto a dire 'vivi e lascia vivere' ma mi accorgevo anche che più di tanto non lo sapevo fare, almeno non quando si trattava di Harry.
Scoprii il mio corpo dalle coperte e mi misi a sedere, dandomi un'occhiata in giro e notando come il letto di Chloe fosse vuoto.
Infilai le ciabatte e mi incamminai verso la cucina.
Scesi le scale e camminai lungo il corridoio, passando per il salone e solo in quel momento, notai non una ma ben due figure distese dormienti sul divano, Zayn e Chloe, erano così carini.
Sorrisi e mi incamminai silenziosamente verso la cucina per cercare di non svegliarli.

Sicuramente avranno fatto tardi.

Si intromise la mia coscienza con tanto di faccina perversa stampata in viso.
Sospirai lasciandola perdere e presi la moka.
Riempii il pezzo di sotto con dell'acqua, poggiando il tutto sull'isola, infilai poi il beccuccio e cominciai a riempirlo di caffè, avvitando, infine, l'ultimo pezzo della caffettiera, accesi il fuoco dopo aver appoggiato quest'ultima sul fornello.
Mentre aspettavo che salisse il caffè, mi andai a sedere al tavolo, poggiando il mento sul palmo della mia mano e cominciai a fissare il vuoto.
Ero di nuovo punto e a capo.
Con la mano libera, presi una ciocca dei miei capelli e cominciai a giocarci.

Smettila di pensare, non serve a nulla. L'unica cosa che devi fare è continuare a comportarti come stai facendo. Devi essere meno insicura e più sicura, Sky.

Mi rimproverò il mio subconscio e il rumore del caffè che stava salendo mi fece ritornare alla realtà.
Mi alzai e mi avvicinai al fornello, prestando attenzione al liquido marrone che stava uscendo.
Mi sentivo come quel caffè, esce grazie al calore dato dalla fiamma e dall'acqua che bolle, Harry era la mia fiamma, il mio calore e la mia acqua che bolle.
Solo spegnendo questa fiamma posso smettere di continuare a straripare ma, la domanda è, come si poteva spegnere? E anche se si potesse spegnere, vorrei davvero questo? Insomma, nonostante tutto, quando ero con lui, mi sentivo viva.

Il caffè.

Scossi leggermente la testa e ritornai alla realtà, più o meno, spensi il fuoco, presi una tazza e cominciai a versarmi il caffè, rimanendone un po' anche per Zayn e Chloe per quando si sarebbero svegliati.
«Buongiorno.»  una voce calda e due mani si poggiarono sulle mie spalle ed io praticamente saltai dalla paura.
«Ehi, sono io.» la voce bassa, rauca e profonda di Zayn cercò di tranquillizzarmi ed io mi misi -ovviamente- subito all'opera.
«Ultimamente sei sempre nel tuo mondo.» disse con ovvietà ed io lo guardai accigliandomi.
Come faceva a notare tutte queste cose se a stento mi salutava.
«So a cosa stai pensando.» disse infatti Zayn passandosi una mano tra i capelli ed io in quel momento mi sentii in dovere di chiedergli se voleva del caffè.
«Vuoi il caffè?» Gli chiesi guardandolo e lui annuí, così mi apprestai a versargli del caffè e glielo porsi una volta fatto.
«So che sei confusa in questo momento, che non sai cosa fare. Harry è così, non puoi sapere cosa fa almeno che non sia lui a darti dei chiari segnali per poterlo capire.»
Lo guardai, poggiandomi al bancone, incrociando un braccio al petto e l'altro tenendolo alzato con la tazza di caffè tra la mia mano.
«Harry ci tiene a te più di quanto lui ha ammesso a se stesso, Sky. Credimi!»
Lo guardai senza dire nulla, sinceramente, non sapevo nemmeno cosa dire, non mi sarei mai aspettata quelle parole da parte sua.
«Cosa dovrei fare? Come dovrei comportarmi, secondo te?»
«Sky non posso dirti quello che devi o non devi fare, queste sono cose che devi capire tu. L'unica cosa che posso dirti è: devi avere pazienza con lui.»
Ascoltai Zayn attentamente, anche se forse non stavo capendo perfettamente ciò che stava dicendo.
Ma comunque, lasciai perdere le mie perplessità e annuii ringraziandolo.
«Grazie Zay.» dissi sincera nonostante non avevamo mai scambiato più di un saluto prima di allora, apprezzai davvero i suoi consigli.
Avrei pensato sulle sue parole in un secondo momento.
«Figurati. Conosco Harry da sei anni e so che per lui è facile cadere e fare cazzate anche quando non lo vuole.» ridacchiò un po' alle sue parole e inevitabilmente lo feci anche io sapendo quanto veritiere fossero quelle sue parole.

Coincidence »»» h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora