prologo

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아네모네 °Anemone  
abbandono, attesa.
Delicatissimo fiore chiamato anche fiore del vento perché il suo nome deriva dal greco anemos, che significa appunto vento, e per la sua fragilità e breve durata. Il significato attribuito a questo delicatissimo fiore è dunque quello dell'abbandono, ma anche quello di speranza e di attesa, espressa dalla singolare bellezza del fiore.

Quanto può essere bella l'infanzia? Quella fascia d'età caratterizzata dalla spensieretezza e la felicità più assoluta.
L'età in cui non ti passano mille pensieri per la testa.
L'età in cui non ti senti, sempre e completamente, confusa e sbagliata.
È così che si sentiva Aline.
Lei ricordava benissimo la sua infanzia: era una bambina piccola e magrolina che adorava un sacco disegnare, la sua passione. Passava ore e ore seduta nel tavolo di legno della cucina con colori e fogli.
Raffigurava qualsiasi cosa le passasse per la mente: paesaggi, persone, oggetti. I cassetti della scrivania della sua piccola stanzetta tinta di blu erano sempre pieni di matite, colori, pennarelli e sopratutto acquerelli, i suoi preferiti. Adorava le sfumature che solo questi riuscivano a creare.
Le piaceva anche fare dei disegni per gli altri e in particolare per le sue piccole amiche, che apprezzavano con entusiasmo i suoi lavori.
Un'altra cosa che le piaceva fare erano le letterine, spesso scriveva per i suoi genitori anche solo per dire loro quanto li volesse bene. Sembra una cosa stupida ma per lei non lo era. Aline cercava sempre di dimostrare il suo affetto verso gli altri in qualsiasi modo possibile e non solo con un semplice abbraccio. Era una bambina dolce, timida, gentile, solare e socievole. Nonostante la sua timidezza, riusciva comunque a rapportarsi con gli altri. Certo, ci voleva un pò di tempo ma alla fine ci riusciva sempre. Amava circondarsi di persone e le piaceva la sensazione di sentirsi amati e voluti bene. Alle elementari c'era questo bambino di nome Sebastian, un ragazzino con i capelli color caramello, gli occhi castano chiaro con delle sfumature verdi e le lentiggi. Non faceva altro che andarle incontro e di certo questa cosa non le dispiaceva. Ad Aline piaceva il fatto che lui provasse questo innocente affetto per lei e ricorda ancora che ogni giorno, alla fine delle ore scolastiche, per salutarla la faceva avvicinare con la scusa di doverle dire una cosa all'orecchio e invece finiva col darle un piccolo bacio casto sulla guancia per poi scappare e correre fuori dalla classe. Aline aveva anche una migliore amica, lei si chiamava Allison. Era un esile bambina dalla pelle chiara, i capelli rossi, tenuti sempre raccolti in una lunga e bellissima treccia e gli occhi azzurri; era vivace e solare e aveva un amore ossessivo per i manga. Aline ricorda benissimo le belle giornate passate a giocare e correre fuori da casa sua, le giornate passate a vedere gli episodi dei loro cartoni animati preferiti con in mano dei pop corn o delle caramelle gommose, oppure ricorda ancora di quando andò a casa sua e insieme alla madre, prepararono la torta al cioccolato. Quel giorno, a casa, sembrava fosse scoppiata una gigantesca bomba. Farina e cacao ovunque. E di certo sua madre non era una delle persone più tranquille al mondo, anzi era abbastanza agitata solo che lo nascondeva bene.
Aline potrebbe elencare infiniti avvenimenti della sua infanzia perchè questi furono gli unici, piacevoli ricordi che le rimasero.

Anemone; min yoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora