È piena notte ormai, le case non hanno più vita, sono spente proprio come l'animo di Margherita. Lei è ancora sveglia, in questo mondo pieno di ingiustizie e tristezze, lei è ancora sveglia a pensare e porsi mille domande. Non riesce a prendere sonno, ma non ha neanche voglia di alzarsi da quel letto caldo e accogliente che l'avvolge dal freddo di febbraio, vuole riflettere. Margherita non è come tutte le ragazze normali, si pone mille domande che le rovistano il cuore e cerca di trovare tutte le risposte che le potrebbero essere utili per ritrovare la chiave del suo cuore. L'ha persa, non la trova più. Senza di essa è come un sassolino che fa increspare l'acqua, qualcosa di talmente piccolo ma allo stesso tempo immenso che non riesce a capire neanche lei stessa cos'è. Insomma, è in piena confusione, come lo è qualcuno in un momento troppo complicato della propria vita. È cosi quando si perde una persona importante...tutto ti sembra impossibile e tu ti senti impotente. In questo caso Margherita, una ragazza di soli quattordici anni, sta diventando una donna in così poco tempo. Si è ritrovata sola, sola senza colei che era il suo sorriso, senza colei che le ha insegnato a vivere, senza di lei, sua nonna.
Quegli occhi verdi con sfumature color nocciola si sono ritrovati umidi per così tanto tempo che adesso non esprimono più niente, sono spenti. Fissano il soffitto aspettando di chiudersi, cadere in un sonno profondo e poi risvegliarsi capendo che era solo un brutto sogno. Ciò non è possibile, non è un incubo, è la realtà e la ragazza dovrà abituarsi presto a tutto questa rabbia, a tutta questa nostalgia.
Margherita fissa il soffitto, i suoi occhi sono incollati al buio, quest'ultimo la avvolge completamente, avvolge il suo animo, il suo cuore, la sua mente... i suoi capelli, che incorniciano quel viso soave e con i lineamenti fini, sono poggiati delicatamente al cuscino morbido; forse anche loro sono in piena confusione, non sanno dove andare, sono come la criniera di un leone, il più potente. L'unica differenza è che Margherita non si sente tale, ma tutto al contrario come un cucciolo che deve ancora maturare e forse presto lo farà.
La ragazza riflette e riflette per ore, quando le viene in mente la canzone che la sua nonna le cantava per farla addormentare durante la sua felice infanzia e poi quella per farle imparare i numeri e infine le affiorano alla mente le parole della canzone preferita della donna che l'ha cresciuta.
guardo il cielo sopra la città che sta morendo, penso che forse non te l'ho mai detto ma era una vita che ti stavo aspettando, perchè non solo sei bellissima, ma la più bella del mondo, mentre ti guardo sognare io penso che era una vita che ti stavo aspettando la nonna le ripeteva sempre queste dolci parole di Francesco Renga. Diceva: Margherita, tuo nonno mi ha ripetuto e mi ripete ogni giorno queste parole e tu troverai un uomo che farà lo stesso. L'amore non hai ancora scoperto cos'è, forse nemmeno io, ma è proprio questo il bello. Vivere ogni istante come se fosse quello più emozionante della propria vita, scoprendo cose nuove dell'altro. quando si è innamorati credo che sia proprio così, ami la vita qualsiasi direzione , basta che al tuo fianco ci sia il tuo grande amore, la tua unica ragione di vita, come per me lo è tuo nonno.
Forse l'unica ragione di vita di Margherita era sua nonna, ma lei non se ne è andata, è e sarà sempre nel suo cuore.
Così dopo questi pensieri complessi ,quel corpo all'apparenza debole, ma molto più forte di ciò che si pensa, cade tra le braccia di Morfeo.
Ciao🦄😘, mi chiamo Ilenia e ho deciso di iniziare questa avventura!
Questo é l'inizio, ma il prossimo capitolo sarà meno ripetitivo e noioso. Cercherò di pubblicare almeno una volta a settimana.
Baciii😘😘😘😘😘
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era una vita che ti stavo aspettando
RomanceMargherita sta attraversando un periodo difficile. Dopo la morte di sua nonna la quattordicenne si porrà mille domande, perdendosi e non trovando più la chiave del suo cuore. Il dolore è accompagnato dall'inizio del liceo che metterà a dura prova l...