Primo giorno di scuola

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Un' altro ragazzo uscì dalla camera
James lo presento agli altri  "Ragazzi lui è Frank Paciock, il nostro compagno di stanza"
Neville stava tremando

Harry, Ron, Hermione e Ginny sapevano che Frank e Alice Paciock erano stati torturati fino alla pazzia dai seguaci di Voi-Sapete-Chi tra i quali spiccavano Bellatrix Lestrange, cugina di Sirius, e Bartemius Crouch junior. Non riconoscevano più neanche il loro unico figlio Neville.
Harry li aveva incontrati lo scorso natale e sicuramente non avrebbe mai dimenticato i loro sguardi spenti e vuoti."
"Ciao" esclamò Frank rivolgendosi ai ragazzi nuovi  "Voi chi siete?"
"Io sono Neville Paci.... Parker.... Ehm... Ciao...Piacere di conoscerti..."
"Piacere mio, Neville. Va tutto bene?"
"Si....si..."
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Quando si ridestò dal sonno la mattina dopo Harry pensò di aver fatto uno strano sogno e indirizzò il suo pensiero agli esami che avrebbe dovuto dare quel giorno.
"Harry... Harry sveglia!!!" disse una voce accanto a lui  "Ron, sei tu?" chiese nel suo dormiveglia  "Non sono Ron, sono James" rispose la voce.
SBAM!! Cadde dal letto in meno di un secondo portandosi dietro il cuscino, le lenzuola e il materasso.
"Stai bene?"
"Si... Sono solo ancora abituato al mio vecchio letto..." Harry sperò che la scusa fosse abbastanza credibile
"Noi andiamo a fare colazione... Vieni?"
"Arrivo subito."
Uscendo dal dormitorio incontrarono le ragazze
"Lily vuoi uscire con me?"
"Neanche se tu fossi l'ultimo uomo sulla faccia della terra, Potter. E io per te sono Evans, chiaro?"
"Non credo di poterti chiamare Evans." James sorrideva beffardo
"Ah no? E perché?" Lo sguardo di Lily era esasperato
"Perché anche lui si chiama Evans"
Harry alzò lentamente gli occhi
"Sei quello nuovo?"
"Io... ehm... Si..." balbettava
"Harry" chiese James studiandolo "Non ti sarai mica preso una cotta per Lily, vero? Perché lei è mia."
"Non sarò mai tua, Potter"
"Io...No... Certo che no... Come..." rispose Harry tremando mentre il suo viso diventava prima rosso, poi blu e infine verde.
"Harry esce già con me!" Urlò Ginny arrivata in suo soccorso.
"Grazie" sussurrò Harry piano

A colazione tutti notarono che Hermione si stava abbuffando più velocemente di tutti.
"Miseriaccia Hermione, non ti sta inseguendo nessuno"
"Devo andare in biblioteca Ron..."
"Biblioteca!?" Intervenne James "Ma oggi è il primo giorno... Cosa ci vai a fare?"
"Mi ricordi Remus" aggiunse Sirius
Remus lo guardò male
"Devo... Mettermi in pari con il programma." Hermione fece l'occhiolino a Harry e Ron
"Contenta tu...."

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Qualche ora dopo alcuni di loro entrarono nell'aula di Divinazione. Con suo gran sollievo Harry notò che la Cooman non insegnava ancora... Almeno non avrebbe predetto continuamente la sua morte!!!
Al suo posto c'era un professore piuttosto anziano con una lunga barba bianca sormontata da capelli bianchi anch'essi, indossava un cappello rosso e un vestito dello stesso colore decorato con della pelliccia bianca.
"Sembra Babbo Natale" bisbigliò Ron a Harry
"Lo è di sicuro..."
Il professore non si era accorto di nulla "Per chi non mi conoscesse" e qui guardò male Harry e Ron (probabilmente Babbo Natale possedeva veramente l'occhio interiore)  "sono il professor Hector Vision, il vostro insegnante di divinazione... E sono molto felice di presentarvi Iride Lovegood, la nostra nuova tirocinante"
Harry e Ron si guardarono  "Lovegood?"
"Suo fratello Xenophilius ha la nostra età, ma è di Corvonero" spiegò James con un sorriso
La ragazza era, incredibile a dirsi, ancor più strana di Luna: aveva i capelli ricci e blu, gli occhi rosa a mandorla , indossava un abito verde fosforescente lungo fino alle ginocchia e ai piedi portava dei sandali dorati con il tacco.
La lezione passò in fretta e all'uscita incontrarono Hermione e Remus che avevano appena finito Antiche Rune. Mentre nessuno guardava, Hermione prese la mano di Harry e gli diede un biglietto. Harry aspettò di rimanere solo con Ron e Neville e lo lesse.

Vediamoci nella Stanza delle Necessità subito dopo la fine delle lezioni

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Qualche ora dopo Harry entrò nella stanza Va e Vieni insieme a Ron e Neville e vide Hermione, Fred, George e Ginny lì riuniti.
"Vi ho fatto condurre qui" cominciò Hermione  "per cercare di capire come mai siamo finiti nel passato"
"Io e Fred abbiamo un'ipotesi"
"Quale?"
"È tutta opera di nostra madre"
"Eh??Cosa?"
"Pensaci Hermione, lei era arrabbiata perché io e George non abbiamo finito il settimo anno..." Spiegò Fred
"Quindi ha organizzato tutto questo per farci ottenere i M.A.G.O."
"Si certo..." sbuffò Hermione "Io vorrei parlare seriamente, se non vi dispiace. Stamattina ho fatto delle ricerche in biblioteca..."
"Ti pareva"
"E ho scoperto che esiste un tipo particolare di passaporta chiamato Passaporta a Richiamo... Per utilizzarla non è necessario che i viaggiatori stiano toccando qualcosa, ma bisogna conoscere alla perfezione il luogo in cui si trovano al momento della partenza"
"Come è successo a noi!!"
"E quindi?"
"Ho scoperto che devono essere attivate dal luogo in cui si è diretti... Quindi se ciò che è successo a noi è simile a quello che vi ho detto..."
"Arriva al punto Hermione. Non sto capendo niente"
"Lo sto facendo Ronald... Non siamo arrivati qui per caso, qualcuno ci ha condotti nel 1975, qualcuno che sapeva precisamente dove e quando eravamo"
                                                                                                          
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Remus Lupin stava passeggiando per i corridoi di Hogwarts senza una meta precisa, cercando di ordinare i suoi pensieri secondo un senso logico.... I nuovi arrivati erano decisamente strani: quattro di quelli avevano i capelli di un tale rosso che Lunastorta aveva visto solo nella famiglia Weasley... Quel Neville Parker poi era così simile a Frank... Anche se aveva alcune caratteristiche di Alice, ora fidanzata (finalmente) con Paciock.... E quella ragazza Hermione era... Strana... Era andata in biblioteca la mattina del primo giorno di scuola ed era tornata là ogni ora buca... Remus aveva visto i titoli dei libri; tutti riguardavano o il viaggio nel tempo o come creare una Passaporta.... Harry Evans era la copia quasi identica di James solo aveva gli occhi di un colore familiare... E inoltre aveva una strana cicatrice sulla fronte... Li conosceva solo da un giorno e già gli sembrava che avessero qualcosa di strano... Gli sarebbe piaciuto scoprire cosa.    Improvvisamente si accorse che la porta di una stanza era aperta e sentì le loro voci... Quasi senza volerlo si appoggiò alla porta...
"Hermione... Stai dicendo che qualcuno ci  voluto condurre qui ?"
Qui dove? pensò Remus
"Si è quello che ho appena detto."
"Ma allora... Significa che possiamo salvare i miei genitori e quelli di Neville?"
I loro genitori?
"No Harry... Non possiamo cambiare il futuro... Almeno non fino a quando non avremo scoperto..."
Cambiare il futuro?
"PERCHÉ NO? VOLDEMORT HA LASCIATO DIETRO DI SÉ UNA SCIA DI MORTE E DISTRUZIONE!!! FAREMO SOLO DEL BENE!!!"
Voldemort?
"Harry, mi dispiace non possiamo cambiare il futuro... Rischiamo di creare un paradosso temporale... Tu lo sai..."
Paradosso temporale? Questo era troppo
Remus entrò titubante nella stanza "Scusate, ma voi venite dal futuro?"

Paradosso temporale al tempo dei MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora