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Yankton, South Dakota
«Sappiamo entrambi che qualche proiettile non mi farà nulla.» Storsi le labbra alle parole del mio aggressore. Teneva il braccio premuto contro il mio collo, nel tentativo di tenermi immobile. Sciocco. L'unico motivo che mi teneva lì ferma era l'essere cosciente che al vampiro sarebbe bastato un rapido movimento per spezzarmi l'osso del collo.
«Oh, questo è da vedere.» Gli rispose Dean Winchester tenendo la pistola puntata su di lui. Mi scrutò per qualche secondo: sostenni lo sguardo in un primo momento, per poi abbassarlo cautamente sulla mia mano destra che stava destreggiando un coltellino.
Accennai un mezzo ghigno prima di conficcare la lama nella coscia del vampiro. Tutto il resto accadde fin troppo velocemente. Colto dalla sorpresa, il vampiro allentò la presa ed io ne approfittai per liberarmene. Un proiettile lo colpii in pieno petto l'istante successivo.
Afferrai il braccio del vampiro, torcendolo dietro la schiena ed immobilizzandolo. Dean gli s'avvicinò minaccioso, riponendo via la pistola e sfoggiando la Prima Lama. «Allora, dove sono gli altri?» In quel momento dalla sua voce trapelava solo freddezza.
Il vampiro non rispose. Mossa sbagliata. Il cacciatore poggiò la lama alla base del suo collo. Ed il modo in cui lo stava guardando avrebbe fatto raggelare anche l'Alfa dei vampiri, ne ero sicura. Poteva rinnegarlo, anche Alastair l'aveva detto: era un suo discepolo. Dean sollevò l'arma in aria, pronto a colpirlo, quando questi si decise a parlare. «È-è... un capannone abbandonato a sud... f-fuori città.» Avrei giurato di vedere un sorriso fulmineo attraversare il volto del cacciatore quando ammazzò il vampiro. Lasciai che il suo corpo cadesse a terra, mentre la testa rotolava mezzo metro più in là.
***
«Dean!» Dean Winchester si girò appena in tempo per assistere alla decapitazione del vampiro alle sue spalle. Il sangue schizzò sul suo volto impassibile; lo sguardo era fisso alle spalle del fratello. Almeno una decina di corpi senza testa giacevano per terra.
Ed il covo di vampiri era stato sterminato. All'incirca.
Io e Juliette ci stavamo ancora occupando del capo, e degli ostaggi che tenevano nella parte opposta dell'edificio. C'erano due ragazzini, probabilmente sui sedici anni, ed una ragazzina della stessa età, imbavagliati e legati attorno ad un pilastro.
Non era stato così difficile alla fine. Non era mai difficile cacciare dei vampiri quando accanto a te avevi Juliette Sullivan. Dire che li odiava equivaleva ad un complimento.
Una volta ammazzati i vampiri - ne avevamo trovati sette... molti più di quanti ne avevamo previsto - ci affrettammo a liberare i prigionieri. La ragazzina scoppiò a piangere ed oltretutto abbracciò sia me che Juliette - e terrei a precisare che la mia migliore amica non la prese tanto bene -. I Winchester ci raggiunsero poco più tardi.
