Entrato sotto la mia pelle 2 - (Leonora)

Capitolo 17

:"Vado io", disse Eleonora con un filo di voce con occhi lucidi alzandosi

:"Ferma", iniziò lo zio:"vado io, se vai tu potrebbero peggiorare le cose...ed è meglio che non sia così", fini scambiando uno sguardo con la nipote iniziando a salire al secondo piano

:"Questo è un' incubo", affermò Leonardo camminando avanti e indietro per la sua camera da letto

:"Leo calmati", affermò Diego apparendo sulla soglia della stanza

:"Oh guarda chi è arrivato, il super zio", affermò il moro fermandosi a guardarlo per poi ricominciare a camminare

:"Stai calmo, e inizia a fare qualcosa di giusto senza dare di matto", disse calmo l'uomo

:"Hai ragione...me ne devo andare", affermò Leonardo iniziando ha prendere il suo borsone

:"Ma che fai!? fermati, non devi fare così", disse Diego entrando nella camera prendendo il ragazzo per un braccio

:"Lasciami subito", disse Leo mollandosi dalla presa: "tu non puoi capire, perché tu non ti sei mai trovato in questa situazione", fini fissandolo dritto negli occhi

:"Questo non c'entra perché tu hai la fortuna di non ricordarti niente!", gridò l'uomo in faccia al ragazzo

Leonardo aveva le lacrime agli occhi, ma guardando in quelli dello zio di ele disse: "Sapevo che da un momento all' altro sarebbe arrivato questo momento, il momento in cui anche tu l'uomo che tutti credono saggio avrebbe detto un gran cagata; ma vuoi sapere una cosa, nessuno è perfetto perciò neanche tu", iniziò leo facendo abbassare lo sguardo di Diego: "Pensi che sia divertente per me non ricordarmi niente, non lo è!, non è una cosa di qui vado fiero come pensi tu!", si stoppò il moro guardandolo duro facendoli rialzare lo sguardo dell' uomo: "Non sai quanto rimpiango il non potermi ricordare ogni momento degli anni passati, e tu", si interruppe nuovamente riferendosi ad Eleonora che fino a quel momento aveva origliato dietro la porta, facendola poi uscire fuori:"mi fidavo di te...ma a quanto pare mi sbagliavo", fini indicandola con un dito e facendole abbassare tristemente il volto mentre iniziava a piangere

:"Lasciala stare", disse Diego poco convinto con un filo di voce difendendo sua nipote

:"Non cercare di difenderla...e ora me ne vado", affermò Leonardo mettendosi la giacca avviandosi ha prendere la propria borsa, mentre l'uomo disse a bassa voce ah ele di scendere giù

:"Aspetta fermati", disse Diego mettendosi di fronte a lui prima che se ne potesse andare

:"Stai scherzando, perché dovrei ancora ascoltarti?", chiese il ragazzo in un misto tra il sarcastico e l'interrogativo

:"Perché hai tutto il diritto di sapere dove e quando ele è rimasta incinta e ha capito di esserlo, e quando vi siete innamorati...se questo ti interessa ancora; sta di fatto che tu vorresti ricordarti i tuoi ricordi, be quelli ne fanno parte e forse sono i primi che ti dovresti ricordare", disse duro l'uomo faccia a faccia con il moro

:"Ok, illuminami", disse leo tenendoli testa

:"No", incominciò Diego con un sorriso divertito: "non devo essere io a farlo, ma lei; perché è ele che rea dentro quella storia, insieme a te"

Leonardo ci pensò qualche minuto decidendosi poi che l'avrebbe fatto

Erano le 23.00 e tutti stavano dormendo, tutti tranne Eleonora che se ne stava seduta al tavolo da cucina illuminata dalla luce con una faccia sbiancata dalle troppe lacrime, e con alcune lacrime che li minacciavano ancora di scendere, finché non vide il moro avvicinarsi a lei con una faccia dura, così dopo essersi asciugata gli occhi con una manica aspettò che quest' ultimo li si posizionasse di fronte