Draco
Villa Malfoy.
Quel posto gli suscitava ricordi che avrebbe voluto dimenticare, ma i ricordi che aveva, erano fissati nella sua mente e non se ne sarebbero più andati.Una persona in particolare, dominava i suoi pensieri, o meglio dire i suoi più oscuri incubi.
Bellatrix
Quel nome sapeva di amaro, pronunciarlo o sentirlo lo faceva arrabbiare. Lei, quella odiosa Mangiamorte aveva torturato la So-tutto-io e la scritta 'Mudblood' sarebbe rimasta per sempre una cicatrice. Per quanto Draco odiasse la mezzosangue vederla essere torturata e sentirla urlare era stata una delle scene più brutte di tutta la sua vita.
Ricordava benissimo le sue grida di dolore, le sue lacrime piene di odio e il sangue che gli colava dalla scritta inflitta. Solo il pensiero di essere rimasto lì a guardare lo faceva sussultare. Ma adesso era tutto finito.
Colui-che-non-deve-essere-nominato è stato sconfitto dai tre perfetti Grifondoro o come li defenisce Draco, Lenticchia, lo Sfregiato e la Sò-tutto-io.
Comunque non li avrebbe più rivisti, o almeno così sperava. Sapeva benissimo che la McGranitt, ora preside, gli avrebbe rimandato la solita dannata lettera per Hogwarts, il posto in cui aveva tradito tutti, aveva fatto entrare i mangiamorte, il posto dove aveva sbagliato.
C'erano un'infintà di prove che dimostravano che Draco fosse un traditore e per questo aveva dovuto sopportare una decina di processi per evitare Azkaban, fino a quando non lo avevano lasciato andare grazie al padre di Zabini e altri a sua difesa. Ma era riuscito a non finire ad Azkaban con l'ordine di tornare ad Hogwarts e questa volta le scelte erano due: marcire ad Azkaban o sopportare professori e compagni che gli avrebbero urlato contro 'mangiamorte', 'traditore' o altri insulti.Avrebbe voluto scegliere di andare Azkaban ma sua madre gli aveva pregato di non farlo e si sà Narcissa è l'unica donna che Draco ama e ha sempre amato, Narcissa lo ha sempre sostenuto e difeso, vederlo ad Azkaban per lei sarebbe stato troppo.
Così Narcissa dopo aver supplicato Draco per non andarci, lo convinse. Lui aveva promesso che avrebbe scelto Hogwarts piuttosto di veder soffrire sua madre, l'unica persona che ci tenesse davvero a lui, a Draco.Come può una persona amare colui che ha tradito l'intero mondo magico per ordine di un mago oscuro e il proprio padre? Solo per paura? Come può una persona amare un ragazzo che ha sbagliato, sbagliato tutto? Come può una persona amare un ragazzo che ha causato decine di morti solo per mantenere l'onore della propria famiglia? La risposta, cari lettori è molto semplice, basta perdonare. Il perdono è qualcosa di grande, potente, qualcosa che non tutti sono capaci a fare, ma Narcissa è una delle persone a cui perdonare riesce splendidamente e lei ci era riuscita, aveva perdonato suo figlio per tutti gli errori commessi. Draco era certo che tutto il mondo avrebbe preferito stare rinchiuso con la Umbridge per anni in una stanza senza acqua e senza cibo che stare vicino a lui, tutti esclusa una semplice persona, Narcissa, nonchè la sua amata madre a cui aveva sempre confessato tutto. Draco teneva a Narcissa più di qualsiasi altra persona, lei era l'unica a volergli bene fino in fondo, avrebbe sacrificato la sua vita per salvare quella di sua madre; nonostante Narcissa non poteva dimostrare tutto l'amore per Draco, per volere del padre, il giovane Malfoy lo leggeva nei suoi occhi quanto ci tenesse a lui.
Narcissa aveva litigato con Lucius solo per proteggere il suo unico figlio, ma il capo famiglia dei Malfoy non accettava dichiarazioni di affetto tra madre e figlio, disinteressandosi completamente a ciò che aveva detto Narcissa a riguardo e la conversazione tra i due sposi non era finita nel migliore dei modi anzi, era stata brutale.
Andava a finire sempre così quando Narcissa cercava di far ragionare Lucius che sembrava una pietra irrimovibile. Niente lo faceva cambiare idea, niente. E questo faceva pentire amaramente Narcissa del suo matrimonio, quando Narcissa lo aveva sposato lo amava e lui amava lei, ci avevano messo un pò ad abituarsi, era pur sempre un matrimonio combinato ma col tempo avevano imparato ad amarsi e il giorno in cui Narcissa comunicò a suo marito del loro futuro figlio Lucius sembrava un bambino quando vede delle caramelle, era euforico e dentro di sè piangeva per la commozione, avrebbe anche pianto fisicamente se suo padre non gli avesse insegnato a non piangere.
Un Malfoy non piange, mai.
Un Malfoy non mostra emozioni.
Un Malfoy non chiede scusa.
Sono queste le tradizioni che il padre di Lucius lo aveva obbligato a rispettare e Lucius portò avanti queste "leggi" dei Malfoy anche a Draco, e Draco lo avrebbe insegnato a suo figlio, o almeno così sperava Lucius. In realtà Draco non pensava neanche di avere un figlio, più che altro non credeva che nessuna donna lo avrebbe più degnato di uno sguardo dopo aver tradito tutti, figuriamoci sposarlo e avere un fidanzata a è proprio questo il bello della vita, non puoi mai sapere cosa il destino ha predetto per noi, ma il destino si può cambiare se solo ci ricordiamo chi siamo.
Era questo che rendeva Draco così fragile in quel momento, non si ricordava chi era, si guardava allo specchio senza riconoscersi, non si sentiva degno di essere un mago figuriamoci un Malfoy. Ogni giorno si interrogava su chi fosse o cosa avesse fatto, mentre tratteneva le lacrime che si facevano sempre più pesanti facendo e questo gli faceva scomparire quell'espressione da perfetto purosangue. Ma a Draco quello non importava più in quel momento.
Non gli importava più del sangue, non gli importava più se le persone fossero purosangue o mezzosangue, lui si sentiva inferiore comunque. Alcune volte pensava pure che lui quella vita non se la meritasse nemmeno.
Ed è qui che possiamo capire che il giovane adulto Draco Malfoy fosse una persona come tutti noi, perchè Draco in quel momento era debole e noi tutti abbiamo momenti di debolezza. A molte persone sembrava che Draco non provasse tristezza, che la sua vita fosse perfetta, senza nessun malessere ed era qui che la gente si sbaglia perchè tutti soffriamo, perfino Draco Lucius Malfoy, il perfetto purosangue.
Draco Malfoy ora, era definito da tutti 'il traditore' e soltanto per pochi 'il ragazzo che non aveva avuto scelta' ma in entrambi i casi era visto come il ragazzo che aveva sbagliato, ma la gente non si rende conto che tutti commettono degli errori, alcuni piccoli altri più rischiosi e quello di Draco, veniva visto come un errore imperdonabile e questo rendeva Draco una persona, per molti, sbagliata.
In quel momento Draco avrebbe voluto chiedere scusa più di qualsiasi altra cosa a tutti quelli a cui aveva fatto del male, ma non lo avrebbe mai fatto, non perchè fosse rimasto lo stesso ragazzo menefreghista e impassibile ma per il semplice fatto che se suo padre lo avesse saputo non lo avrebbe mai riconosciuto come suo figlio, non che Draco fosse orgoglioso di essere figlio di un mangiamorte che gli aveva da sempre programmato il suo futuro, ma lo faceva per mantenere alto quel briciolo di orgoglio che gli rimaneva, quella piccola speranza di essere rispettato come un vero Malfoy, ma soprattutto, non avrebbe chissto scusa perchè non avrebbe mai trovato il coraggio di chiedere perdono.
Il pensiero di essere solo un ragazzo codardo, privo di sentimenti, sleale e traditore non lo faceva dormire la notte e si notava: i suoi occhi erano privi di quel luccichio che dava a Malfoy il pizzico di superiorità e il tocco che trasformava il suo ghigno così malizioso e stupendo quanto odioso; sotto quegli occhi si notavano le occhiaie sempre più pesanti; i capelli una volta ordinati e composti erano adesso sbarazzini e scompigliati; le labbra screpolate per i continui morsi e infine quella corporatura esile e minuta. Non mangiava più molto, anzi praticamente nulla e se mangiava abbondantemente rischiava di vomitare.
Draco Malfoy era diventato, se così si può dire, un odioso ragazzo imperdonabile m. Ma lui, lui, quel Mangiamorte, non era più così odioso e malefico, era cambiato ma non avrebbe mostrato a nessuno questo cambiamento. Nessuno.
STAI LEGGENDO
Forget Me
Fanfiction-Ti amo Granger. Puoi dirmi basta, puoi dirmi che provi solo odio nei miei confronti ma io ti amo. E sò di non essere la persona che ti farà felice. Sò di essere la persona che ti ha fatto soffrire e sò che non sarò io l'uomo della tua vita. Ma mi h...