Bad Brother [SOSPESA]

1 [The Beginning]

Mi sono svegliato all'improvviso, bagnato di sudore, sto ancora stringendo le lenzuola nelle mani.
Sono senza fiato, come se in camera non ci fosse più aria, il cuore mi batte ancora forte, lo sento in gola.
Corro verso la finestra e la apro, mi sembra di soffocare, vedo le prime luci dell'alba e mi tranquillizzo.
Il battito torna normale, il respiro è via via sempre meno affannoso.

Una leggera brezza muove le fronde degli alberi secolari che circondano l'università.
Le foglie imbrunite si staccano dai rami e volteggiano in aria prima di depositarsi sul marciapiede di pietra : è arrivato l'autunno.
Anche questa mattina il sole è sorto un po' dopo rispetto a ieri, l'aria è fresca e pungente : presto dovrò tirare fuori il cappotto.
Richiudo la finestra e accendo la luce, devo andare in bagno.

Oggi ricomincia l'anno universitario qui alla Columbia ed è tutto incasinato : le matricole corrono da una bacheca all'altra cercando di capire che corsi e che lezioni seguire...cercano la loro stanza, il loro piano, ma soprattutto cercano di capire chi sarà il loro compagno di stanza.
Per me è sempre stato facile : il mio compagno di stanza è Cameron, mio fratello.
Lo è sempre stato ed è l'unico punto di riferimento che ho in questo maledetto posto.

Inizia così il mio secondo anno di Università e io sono già in ansia.
Mi guardo allo specchio : non ho barba, non so perchè...sia io che mio fratello, nonostante abbiamo entrambi 19 anni non abbiamo un pelo in faccia.
Questo mi risparmia un sacco di tempo, ovviamente.
Mi lavo la faccia, i denti, mi sistemo i capelli visto che sembro un barboncino e sono a posto.
Mi vesto con una camicia nera e indosso un paio di jeans strappati e le mie vans nere usurate.

Sono felice della persona che sono, sia esteriormente che interiormente.
Decido di svegliare mio fratello che dorme.
"Cameron, ehi...Cam...svegliato abbiamo lezione oggi" lo scuoto.
"Vaffanculo Dom...lasciami stare"
"Cameron, non costringermi a versarti dell'acqua addosso" dico pacato.
"Fot-ti-ti" scandisce rigirandosi nel letto.

Mio fratello è fatto così : lui esce tutte le sere con i suoi amici, va nei locali e tutte le sere si porta a casa una ragazza diversa e dubito che giochino a carte.
Spesso mi ritrovo a dover riaccompagnare a casa le sue amichette o a dover preparare loro addirittura la colazione
Lui non si impegna con nessuna ragazza : vuole solo portarsela a letto, giocarci e poi buttarla come si fa con un gioco che non piace più.
Io invece sono sempre da solo, mio fratello mi ha sempre detto che noi avremmo dovuto avere compagnie diverse perchè lui non aveva intenzione di dividere gli amici con me.
Lui è sempre stato quello fico, quello che ha tanti amici, che va alle feste e si fa tutte le ragazze che vuole, io invece sono sempre stato il secchione senza amici e per un periodo della mia vita ero pure grasso.

*flashback*
"Dom, sei una fogna" dice mio fratello mentre mi infilo in bocca l'ennesimo hot dog.
"Che ti devo dire, ho fame" nel frattempo ne agguanto un altro.
"Dom, vuoi sapere perchè non hai amici ?" Mi chiede.
Io divento subito serio.
"Si, dimmi."
"Perchè te li mangeresti cazzo, sei enorme".
Si alza dalla sedia e se ne va
*fine*

Da quel giorno mi sono iscritto in palestra e per fortuna, con 3 anni di fatiche disumane, sono arrivato ad avere finalmente il corpo che ho, il corpo che mi piace.
Il corpo sano.
Non importa avere la tartaruga in vista o avere il culo perfetto, sapete perchè ?
Quando avremo 80 anni, nessuno baderà più al nostro culo o ai nostri addominali, l'importante non è piacere agli altri, ma piacere a se stessi : chi non piace a se stesso in primis non piace nemmeno agli altri.
L'unico motivo per cui sono dimagrito così tanto è perchè io temo veramente molto la morte, io ho un'inquietudine costante che mi accompagna da ormai molti anni, temo la malattia e l'unico modo per tenere lontano le malattie è avere un corpo sano (anche se hai la tartaruga puoi fare un infarto : nessuno è al sicuro).

Sorvolando questa parte, Cameron non si è ancora svegliato.
Arrivo in cucina, prendo dal terzo cassetto a sinistra un bicchiere e lo riempio d'acqua del lavandino adiacente a me.
Torno in camera sua, prendo le adeguate misure di sicurezza (pur sapendo che comunque le prenderò) e lancio l'acqua.
Lui si alza di colpo con gli occhi sgranati.
"Ti uccido" dice alzandosi.
Si scopre e inizia a correre verso di me.
"OMMIODDIO CAM, COPRITI" dico coprendomi gli occhi.
È stata una cosa scandalosa, rivedrò questa scena nei miei incubi peggiori, me la porterò fino alla fine della mia vita.
Prendo da terra le sue mutande e gliele lancio mentre lui ancora si stira la pelle.

"Cam, Cristo faremo tardi" gli dico tirandolo praticamente fuori dalla porta.
Chiudo a chiave e mi precipito giù dalle scale.
Sarebbe più corretto dire che mi sono buttato nella ronda delle scale per scendere più velocemente.
Arrivati giù vedo gli amici di Cam che lo aspettano (come ogni mattina) e io non faccio nemmeno in tempo a salutarlo che lui se n'è già andato.

Dominique cosa ti aspetti ?
Lo sai, date a Cesare ciò che è di Cesare e date a Dio ciò che è di Dio.
La regola la conosci : mai condividere gli amici col proprio fratello.
Inizia la mia nuova giornata in solitudine.

L'aria si è intiepidita appena, una coltre di nubi pesante solcano il cielo spinte da una leggera brezza che gela le ossa.
Il rumore del vento va via via scemando mano a mano che mi avvicino all'Università.
Li raggiungo l'unica persona che conosco : Dan, quello che si può definire il mio migliore amico.

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Buonasera a tutti, sono qui con il primo capitolo della nuova storia a cui sto lavorando e alla quale ho lavorato per tutto questo tempo in cui non mi sono fatto sentire.
Ho riflettuto molto su cosa avrebbe potuto piacervi maggiormente e questa trama è stata come un'illuminazione.

Siete pronti a iniziare una nuova avventura insieme ?
Ricordatevi di lasciare tante ☆.

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Onomatophea

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