5 [Breackfast On The Beach]

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Non mi immaginavo di certo questo quando tanto desideravo farmi degli amici.
Mai avrei pensato che mi sarei legato a persone solo per colpa di un pazzo omicida.
Questa storia mi sta davvero distruggendo psicologicamente, io non sono una persona forte.
Sto dormendo insieme a Khloè nell'unico letto disponibile in casa sua e non riesco a riprendere sono dopo l'incubo che ho fatto.
Ho ancora le mani sudaticce e il respiro irregolare.
Sono rigido, immobile; la mia mente sta galoppando presentandomi ogni possibile scenario che si presenterà da domani e naturalmente, giusto per farmi stare tranquillo immagino a un pazzo omicida che mi ammazza nel sonno : grazie mente per essere sempre così positiva.
Davvero.
Fortunatamente sento di essere pronto a riaddormentarmi e così accade.

Apro gli occhi di scatto, come se fossi in ritardo, ma in realtà oggi potrei restare a letto fino a mezzogiorno, non ho nessun impegno, apparte studiare per l'università ma con tutte le cose che stanno succedendo proprio non riesco neanche a pensarci di studiare.
Mi giro verso Khloè che è gia sveglia e mi sta guardando storto, probabilmente perchè sto guardando il muro da dieci minuti.
Gli sorrido.
Mi sorride.
Questa ragazza è leggermente fuori di testa, ieri sera abbiamo litigato quaranta minuti solo perchè ho impiegato dieci minuti a fare la doccia, mentre lei ne ha dovuto impiegare trenta invece che quaranta perchè se no si sarebbe persa il suo Ellen Show.
"Khloè, andiamo a fare colazione ? Ho fame "chiedo.
"certo" sorride.

Ora siamo io lei seduti in un bar sulla spiaggia, lei sta bevendo un cappuccino mentre io bevo un bicchier d'acqua.
Mi perdo a guardare il mare : le onde che inesorabilmente si infrangono sulla costa, l'acqua che erode gli scogli, lo starnazzare dei gabbiani...il mare è l'ecosistema perfetto in cui tutto davvero si trasforma.
"Dom, che hai ?" Mi chiede.
"Ora ti interessa ?" Rispondo secco.
Lo ammetto, non è una delle risposte migliori che potessi darle ma sono davvero molto stressato e da quando ci siamo seduti io mi sento osservato come se quel tizio fosse qui.
"Emh...si ? Senti Dom, questa situazione finirà, siamo partiti con il piede sbagliato, ma dobbiamo restare uniti, come una squadra fin quando questa storia di Stacy non sarà finita" dice.
"Ho capito, ma chi è Stacy ?" Chiedo.
"Era un'amica, una sorella era tutto per me, mi confidavo sempre con lei, era la mia spalla su cui piangere, era la mia roccia, il mio punto di riferimento - la sua voce inizia a incrimarsi e gli occhi si fanno via via sempre più lucidi, pronti a piangere - quando se n'è andata è stato terribile e io senza lei non sono più chi ero".

Quel discorso non mi ha chiarito chi era Stacy, ma dev'essere stata sicuramente una buonissima ragazza per aver fatto provare certi sentimenti a Khloè.
"Vieni qui" le prendo la mano e la faccio alzare.
Vado a pagare la colazione e torno da lei che sta guardando l'orizzonte con gli occhi ancora gonfi dal pianto.
La abbraccio, anche se non dovrei.
Inaspettatamente ricambia e mi scocca un bacio sulla guancia.
"Grazie per avermi ascoltata" dice.
"Andiamo a fare una passeggiata ora" le propongo.
La tengo per mano, in questo momento è fragile e delicata come un calice di cristallo e non me la sento di staccarmi da lei, i miei genitori mi hanno sempre insegnato che è giusto stare accanto alle persone che soffrono.

Cameron's POV

Maledetto bastardo.
Vorrei tanto sapere che cavolo deve saltare ancora fuori sulla storia di Stacy.
Sono a casa di Elle che la aiuto a fare i bagagli, naturalmente si sistemerà da me, cosa che di certo non mi dispiace, almeno potrò starle più accanto.
Sono imbambolato davanti allo specchio e cerco di capire chi possa aver scritto una cosa del genere.
Stacy.

Quella ragazza era una folle, una folle che amava la vita.
La verità fa male e non dovrebbe essere riportata a galla, le ferite sono ancora aperte e sanguinanti.

Bad Brother [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora