怒り
Ikari
Angst"You don't know how much it hurts."
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La sua immagine era frammentata e sparsa per tutto il bagno: sul muro, sul pavimento, nei suoi occhi. Ogni più piccola particella di quel vetro sottile e tagliente rifletteva i suoi errori.
Errori che avrebbe preferito cancellare, estirpare, togliere in maniera radicale dalla sua esistenza. Gemme scarlatte brillavano sulle piastrelle in ceramica bianca, aumentando i singhiozzi del ragazzo.Si stava male, per come stava lui.
E, ahimè, non era autocommiserazione."La vita è ingiusta."
Quale frase celebre e conosciuta, ma no, a detta di Taehyung non è ingiusta, bensì giustiziera.
Come nella società contemporanea, ogni errore ha il suo costo, un costo che può essere tanto caro quanto insignificante.
Un costo tanto soggettivo quanto l'amore per l'arte.
Un costo che, malignamente, corrodeva l'anima del peccatore, prosciugandolo fino a strappargli le interiora.
E gli altri?
Gli altri osservavano.
Osservavano la sua anima andando disintegrare, immobili, inerti sul lastricato, fino alla loro morte.
Questo era quello che vedeva il peccatore.
E gli altri?
Gli altri soffrivano.
Soffrivano i loro errori, annegando nell'esasperazione, urlando aiuto a coloro che, fermi, li ammiravano collassare.
E gli altri?
Gli altri piangevano.
Gli altri piangevano come il peccatore, perché gli altri, a loro volta, erano peccatori.Non esiste un peccatore e un'anima pura.
Perché?
Perché siamo tutti peccatori.
La perfezione era data e conosciuta solo agli Dei.
Loro solo potevano privilegiarsi di tale afrodisiaco dono, data la loro nobile stirpe.E gli Dei?
Gli dei ridevano.
Si divertivano.
Si divertivano ad osservare i peccatori uccidersi con le loro stesse mani.
Si divertivano.
Si divertivano a prendere i loro lobi e stringerli, manipolarli, spezzarli.
Grosse risate che si riflettevano in pianti amari."La vita è giustiziera."
Ripeteva Taehyung.Come l'universo celava i suoi misteri, i peccatori tentavano invano di nascondere i propri, nasconderli agli Dei, provare ai loro occhi divini che anche loro, come loro, erano senza peccato.
Puri.
Nascondevano a loro stessi i vizi, incolpandosi l'un l'altro per chi ne fosse vittima e carnefice, negando la colpevolezza.E, ancora una volta, gli Dei si divertivano.
E come si divertivano, gli Dei.
Secondo loro fra tutte le specie, l'«umanoide» era la più infame.
'L'Uomo', ecco come lo chiamavano gli Dei.
Un essere spregevole, il peggiore dei demoni.
E i demoni?
I demoni invidiavano l'uomo.
Invidiavano come potesse tendere qualsiasi essere nella sua trappola.
Dotato di maschera.
I demoni non avevano maschera.
I demoni non avevano il potere di distruggere tutto ciò che toccavano.
I demoni erano nati per distruggere e impiegavano tempo e fatica per farlo.
Invece per gli umani era tutto così semplice.La pioggia batteva sull'asfalto, le lacrime sul suo riflesso.
L'orrore aleggiava nell'aria e, da vigliacco corrotto qual'era, non riconosceva la sua pena.
Non capiva perché proprio a lui fosse capitato quel prezzo.Le lacrime, le sue dolci lacrime, gli solcavano le guance, quasi scavandole.
Quale prezzo poteva raggiungere il valore della vita?
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***ematemesi: vomitare sangue
Il protagonista ha appena vomitato sangue, solitamente questo è accomunato a patologie gravi che portano, per l'appunto, alla morte.
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Charlotte » Kim Taehyung
Historia Corta拒絕 [jùjué] - Quel sentimento che porta l'individuo a non gradire qualcosa, talvolta arrivando al punto di disprezzarla. E se le sorti del nostro destino fossero segnate da forze superiori? © all rights reserved to chockook chockook's stories &covers...