Come aggiustare l'irreparabile

Smistamento e scherzi

I ragazzi passarono la maggior parte del loro tempo a ridere e scherzare e, soprattutto, a escogitare scherzi ai danni dei Serpeverde.
Il treno arrivò ad Hogwarts e i ragazzi del primo anno salirono sulle barche che li avrebbero condotti a scuola.
Albus Severus Potter non credeva ai propri occhi: quindi Hogwarts era così... Magica... Al non avrebbe trovato altre parole per descriverla e, dalle facce dei suoi compagni di viaggio, sembrava che anche Rose, Alice e Scorpius la pensassero allo stesso modo.
Scesi dalle barche si diressero verso la scuola, e, superato un'enorme portone di pietra, si ritrovarono all'interno di essa.
Ad accoglierli trovarono un professore basso e mingherlino, così diversamente alto da non poter guardare oltre le ginocchia dei nuovi arrivati.
"Ecco gli allievi del primo anno, professor Vitious" disse Hagrid "Grazie Hagrid" rispose Vitious con un sorriso "Seguitemi ragazzi" ordinò poi ai bambini impauriti di fronte a lui. I ragazzi delle prime file cominciarono immediatamente a camminare dietro al professore, ma Al, Scorpius, Rose e Alice dovettero fidarsi ciecamente dei ragazzi che si trovavano davanti a loro, infatti nessuno di loro riusciva a scorgere il professore.
Entrarono in una saletta vuota; Vitious salì sul banco per farsi vedere meglio dalla scolaresca e disse: " Benvenuti a Hogwarts. Tra poco comincerà il banchetto per di inizio anno, ma prima verrete smistati nelle vostre Case. Per tutti gli anni che passerete qui la vostra Casa sarà la vostra famiglia. Le quattro case sono Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde."
Vitious si fermò per riprendere fiato e continuò il suo discorso, ma Albus Severus Potter non lo ascoltò: sentendo nominare i Serpeverde aveva sentito una stretta allo stomaco e aveva voglia di vomitare; suo padre gli aveva detto che avrebbe potuto scegliere in quale casa finire, e, fregandosene della Casa di origine del suo omonimo, desiderava diventare un Grifondoro più di ogni altra cosa.
Si guardò intorno e, dopo aver notato le facce piuttosto tranquille di Alice e Rose, incontrò lo sguardo di Scorpius: era terrorizzato. Albus aveva subito preso in simpatia il giovane Malfoy da quando questo aveva espresso il desiderio di non essere un Serpeverde; e se questo non fosse bastato a sorprenderlo, aveva scoperto che l'idolo di Scorpius era... Sirius Black!
"Tutto bene Scorp?" Chiese Al a bassissima voce durante la canzone del Cappello Parlante
"Ora vomito, Al" rispose questo, con un volto color verde acido.
Al non trovo una risposta più veritiera di "Anche io, Scorp".
I ragazzi entrarono in Sala Grande. Albus non avrebbe mai potuto immaginare che una stanza potesse essere tanto magnifica: Era illuminata da migliaia e migliaia di candele sospese a mezz'aria sopra quattro lunghi tavoli, intorno ai quali erano seduti gli altri studenti. I tavoli erano apparecchiati con piatti e calici d'oro scintillanti.
Per evitare tutti quegli occhi che li fissavano, Albus alzò lo sguardo in alto e vide un soffitto di velluto nero trapunto di stelle. "Wow" bisbigliò piano ai suoi compagni di viaggio "È per magia che somiglia al cielo di fuori! L'ho letto in Storia di Hogwarts" rispose Rose sottovoce.

Vitious cominciò a chiamare i ragazzi per lo smistamento: dopo cinque Tassorosso, tre Grifondoro e un Serpeverde venne il turno di Scorpius.
Albus vide il giovane Malfoy avanzare terrorizzato verso il cappello che avrebbe influenzato il suo futuro scolastico.
Scorpius si sedette e chiuse gli occhi prima che il Cappello Parlante lo celasse completamente alla vista altrui. Albus Severus Potter notò che i Serpeverde erano sicurissimi che Scorpius sarebbe stato uno di loro.
Passarono uno, due, tre, quattro secondi e il cappello emise il verdetto fatale: "Grifondoro" .
Scorpius, ancora stordito, andò a sedersi tra gli applausi dei suoi nuovi compagni di casa e gli occhi sbarrati dei Serpeverde.
Poco dopo toccò ad Alice, che in meno di un secondo si sedette accanto a Scorpius.
Poi venne il turno di Al.
"Potter Albus!"
Mentre Albus si avvicinava al patibolo, la sala fu percorsa da mormorii, dei quali l'unica cosa comprensibile fu "Potter". Albus ebbe il tempo di vedere il fratello maggiore salutarlo dal tavolo dei Grifondoro, poi fu il buio.
"Ehm" gli sussurrò una vocina all'orecchio "sei difficile: vedo molto coraggio, tanta lealtà, un buon cervello, ma anche un po' di ambizione... Uhm... Lasciami pensare... "
Albus sussultò: era la sua occasione. "Ehm... Cappello? Posso chiamarti così, vero?" Non ottenendo nessuna risposta andò avanti "Sai... Preferirei non finire a Serpeverde... Ti supplico! Qualsiasi altra casa ma non Serpeverde!" Le ultime due frasi furono quasi urlate, per quanto fosse possibile urlare con il pensiero
"Non Serpeverde? Non sei il primo a farmi questo richiesta... Allora sicuramente sarai un... GRIFONDORO!" L'ultima parola fu urlata e, mentre Vitious gli toglieva il cappello, poté vedere il sorriso entusiasta del fratello.
Albus si sedette accanto a JS.
Ormai mancava solo Rose: passarono cinque minuti prima che il cappello pronunciasse la fatidica parola (GRIFONDORO). Rose si sedette vicino ad Albus.
La McGranitt cominciò a fare il discorso che ogni preside di Hogwarts doveva fare, ma fu una sola frase ad attirare l'attenzione dei Weasley e dei Potter "Poiché il nostro insegnante di Cura delle Creature Magiche, Rubeus Hagrid, ha deciso di dare le dimissioni, diamo il benvenuto ad un nuovo insegnante, il professor Lupin"
Albus rimase a bocca aperta dopo quella rivelazione: era così agitato da non aver notato un ragazzo dai capelli blu e gli occhi gialli sorridere dal tavolo degli insegnanti.
Finito il discorso della preside McGranitt, apparvero deliziose pietanze dentro ogni piatto. Albus, mentre mangiava, salutò con un cenno suo cugino Louis, del terzo anno, e sua cugina Lucy, prefetto del quinto anno, che guardava storto Dominique, sorella di Louis, la quale era praticamente in braccio a Edward Baston. Molly, prefetto del sesto anno e sorella di Lucy, stava dando indicazioni a bambini del primo anno, in fondo alla tavolata Victoire Weasley, caposcuola e sorella di Louis e Dominique, stava chiacchierando con Elizabeth Baston, la sua migliore amica.
"Al!" Albus riconobbe la voce del fratello e si girò
"Allora non sei finito tra le Serpi!" Esclamò il malandrino con un sorriso
"Eh già..." Rispose Albus, non credendoci ancora "Ora sono dei vostri"
Fred si girò, attento "Mi devi cinque galeoni, Jimmy"
Albus guardò malissimo suo fratello... Come si era permesso di... "Avete scommesso SU DI ME?" Chiese infuriato.
"Beh.. Si..." Rispose James Sirius, impacciato "ero sicuro che tu fossi un Serpeverde..."
"Sei un idiota, James" rispose Al imbronciato
"Finalmente qualcuno che è d'accordo con me!" Trillò una voce femminile.
Albus girò la testa e vide una ragazza del secondo anno con i capelli rossi e gli occhi blu.
"Ti presento mio fratello Albus, cara" disse JS, poi si rivolse ad Al "Lei è Emily Baston, la mia ragazza"
"Non sono la tua ragazza, Potter, e mai lo sarò" rispose decisa Emily. Albus scoppiò a ridere di gusto: suo fratello lo fulminò e Emily si rivolse a lui.
"Sei veramente suo fratello? Come fai a convivere con un idiota del genere?" Albus alzò gli occhi al cielo in un'espressione che fece morire dalle risate le persone sedute vicino a lui.
"Mi sono alleato con mia sorella Lily" rispose sfoderando un ghigno malandrino
"Avete una sorella? Oh poveretta!" Esclamò Emily ridendo.
Ad un certo punto Emily fu chiamata dal fratello "Devo andare, ciao Al" lo salutò
"Ma non è giusto! Non può chiamare per nome te e non me!" Esclamò indignato JS
"Fatti delle domande e trova da solo le risposte, amico" lo prese in giro Fred. James gli rivolse un'occhiata assassina.
"Ci pensate?!" Esclamò James cambiando improvvisamente discorso "Teddy è un prof!"
"Già" continuò Albus "Chissà perché non ci ha detto nulla"
"Non ne ho idea" rispose JS riflettendo "Ma sicuramente seguirò Cura delle Creature Magiche l'anno prossimo" concluse con un sorriso.
Teddy Lupin era legato a JS più che ad Al o a Lily. Per JS Teddy era un fratello maggiore e non si dimenticava mai di coinvolgerlo in tutti i suoi piani. Anche Teddy, infatti, nei suoi sette anni passati ad Hogwarts, era stato un perfetto malandrino che prima faceva perdere punti a Tassorosso a causa delle sue bravate, ma riconquistava subito i punti perduti grazie alla sua vasta gamma di conoscenze.
Finita la cena e ascoltato (un altro) discorso della McGranitt, molti fra i ragazzi andarono a letto: Albus e James, invece, si avvicinarono a Teddy.
"Professor Lupin" gridò JS mentre il diretto interessato si stava dirigendo ai suoi alloggi. Teddy si voltò sorridendo
"Jimmy! Al!" urlò Teddy salutando i due ragazzi "Piaciuta la sorpresa?" Chiese poi con un ghigno
"Certo" rispose ridendo JS "Ma ora veniamo alle cose serie: secondo te è meglio profumare la sala comune di Serpeverde con caccabombe all'essenza di rosa o ufficializzare la coppia Gazza/McGranitt?" Chiese poi con fare cospiratorio
" Jimmy! Io sono un professore, sai che ti potrei denunciare?"
" Lo faresti davvero?" Chiese JS con una faccia da cerbiatto che avrebbe intenerito persino Voldemort e Bellatrix Lestrange.
Teddy Remus Lupin scosse la testa " Vada per le caccabombe" consigliò poi, prima di voltarsi verso Al "Complimenti per lo smistamento" disse sorridendogli
" Grazie Ted" risponde Albus restituendo il sorriso.
In quel preciso momento Victoire Weasley uscì dalla sala comune dei Grifondoro "James, Albus, entrate subito nel dormitorio, è tardi" ordinò con un tono abbastanza aggressivo
"Vicky calmati, non c'è bisogno di essere così aggressivi, capiamo che vuoi passare del tempo con il tuo fidanzatino" rispose JS ridendo. Victoire allora fissò i ragazzi con uno sguardo da veela psicopatica che convinse i ragazzi ad entrare.
La mattina dopo i "Nuovi malandrini", come amavano essere chiamati, si alzarono presto e si riunirono per formulare un piano.
"Oggi riempiremo di caccabombe la sala comune dei Serpeverde" proclamò JS deciso
"Come facciamo?" Lo interruppe Adriana " Non conosciamo la parola d'ordine"
"Tranquilla Adriana" rispose JS con un ghigno malandrino "Ho pensato a tutto"
"Tutte le volte che hai detto così è andata male, lo sai vero?" Fred fissava curioso l'amico
"Non portare sfortuna" rispose Roxanne al fratello "Dobbiamo essere sicuri di non essere beccati se vogliamo che lo scherzo sia perfetto"
I ragazzi presero mappa e mantello (e caccabombe)e, dopo aver giurato solennemente di non avere buone intenzioni, si diressero nei sotterranei dove si trovava la Sala Comune dei Serpeverde (più comunemente detta Tana delle Serpi).
"Adriana e Frank faranno da palo" ordinò JS "Io, Fred e Roxanne entreremo e profumeremo quel luogo maledetto"
Adriana e Frank, dopo aver controllato che non ci fosse anima viva (o morta) vicino, sgusciarono fuori dal mantello e si allontanarono di qualche passo.
"Adriana aveva ragione" sbuffò Fred "non conosciamo la parola d'ordine"
"Voi, forse, ma io si" ghignò JS "Basilisco" borbottò poi, e la porta si aprì
"Come hai fatto?" Chiese Fred stupito
"Ricordi che l'anno scorso Nick ha partecipato alla Caccia dei Senza-Testa?"
"Si" rispose Fred accigliato "e mi chiedo ancora come abbia fatto"
"Ho convinto Domi a insegnarmi a l'incantesimo di disillusione, per far sparire la testa di Nick davanti a Sir Patrick Podmore, e Nick mi ha ringraziato comunicandomi la parola d'ordine delle serpi" spiegò JS sottovoce
I ragazzi entrarono nella Tana delle Serpi senza fare il minimo rumore. JS aprì il pacchetto di caccabombe e le disilluse, Fred le fece svolazzare sopra la testa delle Serpi e Roxanne si tenne pronta con la bacchetta in mano. Fred fece cadere le caccabombe e la sua gemella mormorò un "Protego" nell'istante in cui toccarono terra.
Il risultato fu che ogni Serpeverde si ritrovò coperto da una puzzolente sostanza marrone.
Ridendo e scherzando JS, Fred e Roxanne raggiunsero i loro amici e si diressero alla torre dei Grifondoro.

Note
Ciao a tutti! Non sono molto convinta di questo capitolo, spero vi possa piacere. Ho letto "Harry Potter e la maledizione dell'erede", ma non mi è piaciuto molto, ma forse nei futuri capitoli metterò dei personaggi presenti in quell'opera.