Prima Parte

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Potremmo sottacere i fatti avvenuti, nessuno se ne ravvederebbe ,ne sono sicuro, ma talvolta s'impone un dovere più alto ,un richiamo interno ed esterno al contempo che ci suggerisce ,in modo martellante, di dichiararci, di cedere la nostra testimonianza senza remora alcuna.
Non v'aspettate una storia titanica , una sommossa dei sentimenti o una rivoluzione degli animi , nient'affatto. É , di contro, una storia patetica ,di un patetismo quasi squallido , sofferente tanto più che si tratta di una storia di miseri...
Ebbene immaginate un borgo ,un villaggio rurale , su lasciate che vi guidi, ci siete? Bene adesso guardate, la vedete quella casina lì su , suvvia aguzzate la vostra facoltà immaginativa , bene questa casina figuratevela rustica, sporca ,affollata di figli , sono otto !
Quella donna che vedete , bella ma così stanca, ancora giovane ma già pronta a morire , beh quella li ha generati , tutti, tutti quanti.
Nessun uomo , se non quei monelli, quelle creature che campano a stento , spesso grazie alla carità di qualcheduno che mostra pietà.
La donna ,la madre insomma, é bella , ve l'ho già annunciato, ma non d'una bellezza comune , ma di un fascino particolare ,eccentrico ma modesto allo stesso tempo , una bellezza che colpisce , che si indaga ma che non si comprende se non dopo averla scrutata attentamente , quella bellezza contemplata e amata proprio per un insopportabile difetto che tuttavia ne esalta lo splendore. Costei era splendida ma possedeva un naso troppo ingombrante per il suo viso e tuttavia quella disarmonia creava la bellezza particolare di cui dicevo.
La stanchezza del suo corpo non era dovuta esclusivamente ai copiosi parti , costei mercanteggiava la sua carne da sempre, prima per mestiere,per amore , poi per sopravvivenza.
Tra quella prole numerosa non si poteva dire di certo quale fosse il padre o se ve ne fosse uno per tutti, vi basti sapere che tutti quanti erano frutto d'amore non certo di mestiere.
Pare che però, la legione di infanti fosse troppo difficile da mantenere, sicché nel giro di pochi anni i più giovani dei figli furono ceduti , i maschi, talvolta anche in tenerissima età.
Le femminelle, che restarono al fianco della madre ,pare che finirono tutte a perseguire quel mestiere. Tuttavia ad una delle giovani toccò una sorte differente, Sara .Della sua bellezza delicata, morbida, infantile si era innamorato un cliente, un notabile che ne aveva fatto la sua amante fissa e ne aveva organizzato il matrimonio con un anziano, ricco cugino di differenti gusti sessuali , di fatto fu una buona copertura per qualche anno. Da quell'amore fedifrago fu generata Tuda , minuta, fragile e con gli anni vanitosa ma anche assai timida. La madre si premurò sempre di preservarla da qualsiasi mancanza, essendo vivo in lei il ricordo della miseria, dello sberleffo, del cupo scherno. Non le parlò mai delle sue origini ma per la giovane Tuda , che di certo non mancava d'acutezza , le mezze voci pervenutele , l'imposto silenzio della madre sulla questione, furono segni evidenti di un passato misero, orroroso. Tuttavia non indagò mai sino in fondo, rispettò l'oblio voluto dalla madre e per anni la questione fu sepolta.
Giunta in età da marito, introdotta nella buona società, la sua gracile bellezza fu spesso oggetto di desiderio dei rampolli che vedevano in lei una sposa graziosa ed un buon partito.
Mi riferisco a quella stessa Tuda di cui voi , mio caro amico Sirio, vi siete innamorato. Lo so, la trovate bella,lo é non vi é dubbio. Anche voi , se
non sbaglio, condividete con lei l'oblio delle vostre origini. É questa cosa ve la rende ancor più gradita. Dovrei tacere, ma é giusto che sappiate. No, non guardatemi così, con quegli occhi spauriti, mi rendete ancor più gravoso il mio ufficio. Tuttavia non posso più tirarmi indietro. Ebbene avete lottato sempre battaglie infruttuose con quelli che avete sempre saputo non essere vostri genitori , questa é sempre stata una verità manifesta, loro non hanno mai avuto l'ardire di celarla . Avete sempre manifestato loro il desiderio di parlarvi del vostro passato, senza risposta alcuna se non un'estrema volontà di protezione. Ebbene detengo io ,qui, la verità tanto ricercata, di fatto é scritta sul vostro volto. Avete una bellezza particolare, eccentrica e modesta al contempo. Avete un naso troppo ingombrante per il vostro viso, non trovate?

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