Seconda Parte

31 7 7
                                    

Madama Doré puzza di gatto, é vecchia, é sola , la sua casa é grande.
Mobili antichi su cui esibite posano diamine, ballerine,campanelle,pezzi d'argenteria,  foto di morti in bianco e nero illuminate da cerini rossi. Ampie stanze ,numerose, pulite,buie : stanche aspettano l'ultima ora.
Madama vive in un cantuccio , in uno stanzino della casa , lì dorme , lì mangia, lì trascorre gran parte del giorno. Il resto dell'abitazione é visitato solo di rado, per pulire, sistemare, piangere e ridere dei monili di quel mausoleo del passato ormai così remoto. Nel suo stanzino nessuna foto, nessun oggetto-ricordo.
A vederla si penserebbe che sia sempre vissuta così : nel grigiore dei suoi giorni, tra le tende pesanti che schermano ,incupendolo, ogni raggio di luce anche il più brillante.
Le foto esposte sono testimoni , però, di un trascorso vivo, pieno, sorridente. Figurava, in quei ritratti fotografici, bella, giovane, radiosa. Un'immagine opposta al volto tristo degli ultimi suoi anni. Quegli occhi spenti, di un azzurro agghiacciante, attorniati da borse pesanti con cui pagava anni e anni di sogni interrotti.
Tra i dolori maggiori, uno fra tutti: Sirio. Quel figlio ,non di sangue, a cui aveva aperto le porte della sua casa, del suo cuore. Aveva amato immediatamente quella creatura nata da un'altro grembo disgraziato , era divenuta madre subito, nel momento stesso in cui le sue braccia avevano avvolto la tenera carne del neonato.
Tuttavia non aveva mai taciuto di non aver generato lei quel figlio, aveva deciso così esclusivamente per scrupolo d'onestà, per l'odio che provava nei confronti della menzogna.
Pur tuttavia le origini di quel giovane rimanevano celate sia per volontà della madre naturale, sia per il desiderio di protezione nei confronti della creatura. Avrebbe fatto parte del bel mondo e una tale origine lo avrebbe marchiato e reso reietto verso la società tutta.
Nonostante ciò , tutti sapevano. Il solo a cui la verità restava completamente ignara era Sirio medesimo!
Nonostante le richieste, le preghiere,
il desiderio di conoscenza di Sirio non fu mai soddisfatto.
Crescendo divenne bello, gentile, mai superbo anzi d'una  grande modestia e cortesia. Appassionato di letture d'ogni genere, riempiva la casa di nuovi libri , s'interrogava su ogni tipo di questione, ne discuteva, approfondiva, gioiva delle sue scoperte, rideva delle sue ricerche inconcludenti. La casa era sempre piena della sua risata fragorosa.
S'innamorò lentamente di una giovane donna, Tuda , si confidava sovente con la madre dell'interesse verso quella soave bellezza, solo quando si fu sincerato del suo amore contraccambiato ne riferì il nome alla madre.
Alla notizia Madama rimase sconcertata, il destino si divertiva a mischiare le vite!
I due giovani ignari che sotto le loro vene scorreva lo stesso sangue, sentivano che Amore faceva germogliare i suoi frutti nel loro cuore. Tutta la società rideva sottecchi, che sciagurati quei due! Presto Sirio avrebbe chiesto la mano di Tuda.
Madama Doré lo impedì , non svelò mai la verità dei fatti ma si oppose mostrando una durezza e una fermezza che non erano propri a quell'anima buona.
Sirio cominciò a nutrire progressivamente, nei confronti della madre, un sentimento d'avversione :perché quella donna che diceva di amarlo si opponeva così aspramente alla sua felicità?
La verità tanto agognata gli fu riferita per caso, da un avventore che riconosciutolo volle parlargli : un oracolo? il destino?
Alla fine comprese tutto: la ritrosia della madre, i risolini della gente, i silenzi del padre...Anni di battaglie, la volontà di conoscere. Il destino infausto!
Tuda, quell'amore così puro, quella bellezza gracile, il candore del viso arrossito per la dolcezza dei baci. Le carezze sul volto, quel tormentoso desiderio sensuale adesso impossibile! Un corpo intoccabile!
La morte, la morte unica spiaggia dinanzi all'angoscia del futuro, unico schermo dalle menzogne e dalla derisione.
Sirio, alla fine scelse la vita, ma una vita d'esilio , una fuga dalle brutture del mondo...
Madama Doré si affacciò alla finestra, nell'attesa di veder tornare Sirio, si affacciò per trent'anni ed é ancora lì , in quello stanzino con quel gran finestrone che affaccia sul mare.

SirioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora