Non ti era mai capitato di saltare una data del tour della persona che ami, nonostante tu fossi a casa tua, comodamente seduta sul divano di casa tua e le abbia seguite tutte attraverso le varie dirette trovate qui e lì su periscope o facebook, video e quant'altro, non ne avevi mai persa una, neanche un solo istante, hai sempre preferito tenere sotto stretta osservazione la sua crescita artistica e non potevi far a meno di essere orgogliosa di lui sempre di più, di essere felice ogni volta che lo vedevi entusiasta di ciò che si era costruito e continuava a costruirsi mettendoci il cuore, proprio come facevi tu.
Quante volte hai ripetuto alla tua piccola "hai visto amore? Hai visto che bravo il tuo papà?" mentre lei, cullata dalle tue carezze e dalla voce del suo papà proveniene da un misero portatile, era intenta a fissarti con i suoi occhioni verdi proprio come quelli di suo padre: verdi smeraldo e profondi. Ma questa volta non è successo e non perché tu non abbia voluto o perché abbia avuto degli impegni improrogabili, ma perché un viaggio con una bambina piccola di soli due mesi non è facile da sostenere. Ricevevi continue chiamate da chiunque ti cercasse mentre la tua manager ti conduceva alla data del tuo uomo e tu badavi alla piccola che tra un pannolino da cambiare, la fame e il pianto molto forte, non voleva saperne di dormire, tantomeno voleva saperne di essere adagiata nella sua carrozzina per riposare tranquillamente, voleva solo ed esclusivamente le braccia della sua mamma che l'avvolgevano senza separarsi mai da lei al fine di farla sentire al sicuro.
Dopo ore di viaggio siete arrivate alla città in cui si svolgerà la data, o meglio, si sta svolgendo, perché nel momento in cui arrivate all'Hotel è trascorsa più di un'ora dall'inizio del concerto e non faresti in tempo a raggiungere il palazzetto per vederlo dal vivo, ma soprattutto vivere quell'esperienza che avrebbe coinvolto anche te.
Hai chiesto a Francesca di chiamare l'Hotel, prima di partire, e far cambiare la prenotazione della camera di Mattia, vuoi fargli una sorpresa e sai che gli farà piacere, soprattutto se vede voi due come protagoniste e sai quanto la famiglia valga per lui.
L'attenzione da prestare alla tua bambina, questa volta, non ti permette neanche di vedere ciò che ancora resta da vedere del concerto e ne sei rammaricata, ma allo stesso tempo provi preoccupazione per Aurora che non riesce a star tranquilla e a prendere sonno, che piange senza sosta e tu non fai altro che mettere la tua anima sottosopra mentre ti danni per cercare una motivazione a quel pianto che ti distrugge il cuore vedendo la tua bambina in quello stato. La culli, l'allatti, le cambi il pannolino, cammini su e giù per la camera nella speranza si calmi, ma nulla di tutto ciò le dà pace e a te viene da piangere perché ti ritrovi sola in quella situazione mai vissuta in due mesi fino a quel momento, quella situazione nuova e dura da affrontare.
Continui a coccolarla ancora per minuti nella speranza di trasmetterle quella quiete che tenti di darle da ore invano. Poggi le tue labbra sulla sua piccola fronte mentre chiudi gli occhi per un istante e continui a cullarla dolcemente e ad accarezzarle il volto paffuto, quando senti una voce maschile provenire fuori dalla porta della camera. La porta si apre presentandoti d'avanti agli occhi il tuo uomo che si trova in una piena discussione con James per un cambio delle camere di cui, il secondo, non ne sapeva nulla, ma interrompe quel dialogo vedendo te con tra le braccia la vostra piccola che ancora piange disperatamente. Un sorriso appare sul suo volto illuminandolo accompagnato da un'espressione di sorpresa, e tu getti un sospiro di sollievo nel vederlo lì, che finalmente ti è venuto in soccorso, come al solito nel momento giusto.
Chiude la porta dietro le sue spalle senza spostare lo sguardo da te ignorando la presenza di James fuori dalla camera come se si fosse scordato di lui e a te quasi viene da ridere per quella sua distrazione e quel gesto che reputi quasi scortese, ma il tuo pensiero non si sposta da vostra figlia.
"Amò ma che c'ha?" ti domanda con un tono preoccupato nel sentir quel pianto e si precipita velocemente da voi du.
"Non lo so, da quando siamo arrivate che non smette di piangere. Nel tragitto sono riuscita a calmarla, non per l'intero viaggio, ma per la maggior parte" dici lasciando che lui la prenda in braccio e la poggi sul suo petto mentre passeggia portandola con sé in giro per la camera. Ecco che le tue orecchie non sentono nulla se non il silenzio che regna in quella camera d'albergo.
Li osservi attentamente beandoti di quella scena fin troppo tenera e lì capisci tutto: comprendi quanto la vostra piccola Aurora sia legata al suo papà e quanto ne abbia avertito la mancanza.
"Hai capito? Volevi il tuo papà eh" e sorridi mentre le sposti la tutina da sopra il mento con una mano continuando a goderti, in contemporanea, la scena che ti si presenta tra il tuo uomo e la tua bambina.
Gli occhi ti si fanno lucidi vedendo come lui guarda tua figlia e come lei guardi lui mentre lentamente chiude i suoi piccoli occhietti fino a sprofondare nel sonno.
"Che ci fate qui?" ti domanda raggiungendoti dopo aver posato Aurora nella sacca accanto al letto. Sei alla finestra della camera che guardi fuori, senti le sue braccia che ti circondano la vita e ne approfitta per lasciarti un umido bacio nel collo.
"Stavamo facendo una passeggiata in macchina qui nei dintorni sai, così abbiamo pensato di fare una capatina" rispondi in modo scherzoso voltandoti verso di lui e accarezzandogli il petto da sopra gli indumenti e le spalle, prima di portare le tue braccia dietro il suo collo e stringerlo a te talmente forte, quasi come potesse entrarti nell'anima. Lui ride a quella tua risposta e scuote la testa, probabilmente penserà che tu sia matta, matta da legare e forse è così. Ridi anche tu, contagiata da quella sua risata che ami da morire quasi quanto lui, mentre ti godi la vista del tuo uomo e della tranquillità che vi circonda in quel momento, mentre godi quel momento di intimità tra voi due che non capita molto spesso.
"Ciao" ti dice con un sorriso fissando le tue labbra che ti mordi ricordando che non vi siete salutti neanche come si vede perché troppo preoccupati per vostra figlia e non sei infastidita di questo: che lui abbia pensato prima a lei che a te, perché sai che lei ormai è una priorità per lui come per te, sai che non metterà mai da parte la madre di sua figlia perché l'ama più di sé stesso.
"Ciao" sussurri di rimando ad un passo dalle sue labbra prima di unirle in un bacio lento e sentito dopo vari giorni durante i quali non vi siete visti.
Vi staccate da quel bacio restando abbracciati davanti ad una finestra che vi presenta il paesaggio che ammirate senza sosta mentre resti ad ascoltare il battito del suo cuore che, se potesse, gli esploderebbe dal petto per la felicità che prova in quel momento e se solo potessi fare quello che hai fatto oggi, ogni volta pur di restare con lui e vederlo felice ogni giorno, non perderesti attimo per raggiungerlo anche a costo di affrontare un lungo tragitto in auto o dover rinunciare a qualunque impegno risulti importante, perchè per amore faresti qualunque cosa, perché la famiglia viene prima di tutto e te lo sei ripromessa: niente prima di loro.PERCHÈ FORTE COME LA MORTE È L'AMORE