Capitolo 1

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Quando mio padre mi ha accusata ho sentito qualcosa che mi perforava lo stomaco,un colpo secco che ti lascia soffrire prima di passarlo. Mi sarei voluta uccidere. Avrei voluto scappare dal mondo o almeno da quella casa di matti. Ho preso e sono uscita di casa con la testa che mi scoppiava e il cuore che batteva all'impazzata quasi per uscire da me. A scuola, il giorno dopo, é stato orrendo. In scienze abbiamo fatto il miscuglio della riproduzione di due razze diverse di animali. Mi chiamavano come loro e in quel momento,quando la persona che si era fidanzata con me e che mi aveva tradita dal primo giorno mi ha presa in giro, ho provato un odio talmente forte da farmi battere il cuore al pensiero e in quel momento in classe dal mio profondo odio é uscita una lacrima una dopo l'altra senza fermarsi e ho capito che il mio odio era delusione e tristezza non più rabbia perché non ci si può arrabbiare con la persona che si ama. Le ho camuffate e ho finto di ignorare ciò che dicevano ma le parole che uscivano, una dopo l'altra, mi ferivano sempre di più. Avevo la testa che mi scoppiava e le orecchie stanche di ascoltare quelle cavolate inutili. Gli occhi semichiusi dal sonno e la bocca che simulava continuamente vaffanculo, vaffanculo............ Mi sentivo esclusa dal modo di pensare della gente come se non fossi capace di capirli ma si sbagliano perché se provi queste cose tutti i giorni già dalle elementari diventa pesante e frustrante e a un certo punto scoppi e non é bello. A me é successo di scoppiare ma é stato come se non potessi controllarmi. Mi sentivo nelle mani degli altri ma allo stesso tempo nelle mani di nessuno. Fa paura.

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