CAPITOLO 1

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Stavo correndo sotto la pioggia come una cretina. Perché correvo? Perché avevo perso l'autobus e mi toccava ritornare a casa di corsa.
Sono una ragazza come tante capelli scuri, occhi grigi e un po bassina.
Mi chiamo Jessica Hale e ho 15 anni. Frequento il liceo scientifico bilingue.
Vivo a New Orleans da circa due mesi. Mi sono trasferita qui per cercare una cura per la mia malattia. Soffro di vuoti di memoria e mi dimentico facilmente delle persone che ho più strette. Mi dimentico più facilmente della mia migliore amica che del teorema di Pitagora.
Per questo mi sono ripromessa di non innamorarmi di nessuno.
I miei hanno divorziato quando avevo 13 anni e allora non fu molto bello accettare la separazione dei miei genitori, ma adesso mi sono abituata. Tutta la settimana sto da mamma qui a New Orleans, il weekend lo passo da mio padre a New York.
La mia migliore amica si chiama Desirée ed è il contrario di me. Non soffre di nessuna malattia, è alta, bionda, occhi azzurri ed ha tanti amici.
Ho anche un miglior amico di nome Tom. Lui è bellissimo. Capelli castani, altissimo, occhi verdi, simpatico, intelligente....
Arrivata a casa vidi che mia madre non era ancora ritornata perché aveva il turno di giorno in ospedale.
Mentre la aspettavo mi feci una doccia per togliermi quel odore di pioggia che tanto odio.
- Amore sei in casa??-.
- Mamma! Sono in cucina!-.
- Cosa fai qui? Non è un po freddo Jessica, ti avevo detto di accendere i termosifoni quando stai a casa oppure no??-.
- Non voglio farti spendere tanti soldi, già siamo messe male per colpa di tutti i soldi che hai versato per quella terapia che poi non mi è servita a niente!-. Dissi io tirando i popcorn fuori dal microonde.
- Jessica non devi preoccuparti per i soldi a quelli ci penso io...-. Disse mia madre lasciando la frase in sospeso.
- Invece mi preoccupo perché in questa casa lavori solo tu, e quindi non abbiamo tutti questi soldi-.
- Sai mamma, volevo cercarmi un lavoro per poterti aiutare!-.
- No, scordatelo. Tu non puoi lavorare perché ci sono io ad occuparmi di questo.-.
- Ma perché posso pagarmi i miei studi. Dai mamma!-. Dissi con voce supplicante.
- Okay, ma deve essere un lavoro non troppo pesante! Intesi??-.
Io annuì andandomene in salotto a guardarmi la 4° stagione di teen wolf.
La sera andai a dormire presto perché ero molto stanca e perché l'indomani mi sarei dovuta alzare presto.
Il mattino seguente
La sveglia non la finiva di suonare, così decisi di alzarmi e andare a lavarmi la faccia e i denti.
Come outfit optai per un paio di jeans neri strappati solo sul ginocchio destro e sopra una maglia della adidas. Come scarpe le mie care adidas, non ero una ragazza che amava mettersi i tacchi oppure le ballerine.
Mi misi un po di eyliner, mascara e un rossetto opaco rosso.
Prima di uscire di casa presi il telefono, le mie adorate cuffiette, lo zaino e un cornetto per fare colazione, chiusi casa e mi diressi alla fermata dell'autobus.
Aspettai 10 minuti ma non pioveva quindi ero anche fortunata.
Entrata nel pullman mi misi le cuffiette e alzai la musica a tutto volume per non sentire i pettegolezzi dei ragazzi più grandi.
Arrivata a scuola salutai Desirée e Tom e insieme andammo nella nostra classe. Alla prima ora avevamo matematica e c'era la verifica, è proprio bellissimo fare una verifica di prima mattina. Proprio bellissimo!
***
Finite le lezioni io e i miei due amici andammo a pranzare in un piccolo bar vicino alla scuola.
- Hey ragazzi, mi aiutate a trovare un lavoro per il doposcuola??-. Dissi io molto convinta.
- Perché ti serve un lavoro??-. Chiese Desirée.
- Voglio aiutare un po mia madre con le bollette, l'affitto e tutta questa roba! Quindi ne ho veramente bisogno-.
- C'è un bar che cerca cameriere qui dietro la scuola. Ti pagano bene e ti danno il sabato e la domenica liberi!-. Disse Tom.
- Mi puoi accompagnare Tom? Per favore!?-. Feci io.
- Certo che si scimmietta!-. Disse lui cominciando a mangiare.
Il pomeriggio
Io e Tom verso le 16:30 ci dirigemmo al bar.
Non era per niente piccolo, anzi era gigantesco.
Tom mi disse che ci avrebbe parlato lui con il proprietario e di non preoccuparmi perché il lavoro sarebbe stato mio.
E infatti così fu.
Mi disse che dovevo cominciare dalla prossima settimana e a me andava più che bene.
Uscita dal bar ringraziai Tom e mi diressi a casa per andare a prendere il mio libro preferito e andarmene al parco lontana da macchine, persone...
Infatti non feci neanche caso all'orario, che mi ritrovai seduta sull'erba addormentata.
Quando mi rialzai controllai i messaggi e le chiamate perse. Erano tutte di mia mamma che mi chiedeva dove fossi. La chiamai per dirle che stavo per rivenire a casa e che ci avrei messo una ventina di minuti.
Entrata a casa c'era odore di pollo e patatine il mio piatto preferito oltre alla pizza naturalmente.
- Dove eri Jessica?? Potevi pure avvisarmi ero in pensiero!-. Disse mia madre con voce preoccupata.
- Sono andata al parco e non mi sono accorta di essermi addormentata! Scusa!-.
- Fa niente. Ora vai a mangiare senno si raffredda tutto!-.
Io obbedì e mi diressi verso la cucina dove c'era un piatto di patatine fritte e accanto un po di pollo.
Dopo aver mangiato guardai altre due puntate di teen wolf e andai a dormire.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 07, 2017 ⏰

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