CAPITOLO 1

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Noemi stava tornando a casa. Sempre che quella si possa definire una casa. Era stanca e voleva ritornare a Roma, dove aveva i suoi amici, le sue abitudini, i negozi, la civiltà. Invece li c'erano solo le mucche al pascolo e qualche negozietto di vestiti. Ma niente di più.
Era da solo due settimane che si era trasferita a S. Candido, in Trentino, ma era già stufa e non avrebbe mai perdonato i suoi genitori che gli avevano tolto tutto quello che amava.
Entrata in casa, vede sua madre che sta cucinando la pasta alla carbonara, la preferita di Noemi:
"Ciao cara? Com'è andata a scuola? E guarda cosa ti sto preparando... uno dei tuoi piatti preferiti!"
"Fantastico!" Risponde Noemi sarcastica. Sale le scale e arriva nella sua camera, piuttosto spaziosa. L'aveva arredata e personalizzata, e aveva cercato di rimettere i mobili come quando erano a Roma. Scrivania davanti alla finestra, armadio, scaffali, foto...Arrivata in camera Noemi si butta sul letto e affonda la testa nel cuscino. Da quando si era trasferita la prima cosa che faceva appena tornata a casa era chiamare la sua migliore amica, Valentina che invece era rimasta a Roma. Ma il telefono non prende, si sposta ma il segnale è debole.
"Maledetta connessione!" grida furiosa. L'unica cosa che poteva renderla felice in quel mondo che lei odiava era parlare con Valentina, ma non poteva farlo per via del segnale troppo debole. La rabbia le ha fatto venire fame e allora, svogliata, scende in cucina e inizia a mangiare la pasta che la madre gli aveva preparato, unica cosa che forse poteva renderla felice.
Ma neanche quel piatto di pasta poteva farle cambiare umore, niente poteva farlo, tranne Valentina che però era a chilometri e chilometri di distanza da lei.

Sono le 4.00. Il segnale ritorna. Noemi apre whatsapp e inizia a scrivere a Valentina:
"Ciao Vale come va?"
"Bene e te?"
"Qui è una palla! Sono tutti strani! Vale voglio tornare a Roma!!"
"Noemi, mi piacerebbe non puoi! Manchi!"
"Anche tu!"
"Ti lascio devo studiare!"
"Ciao"
Noemi chiude il telefono e si butta sul letto. Deve studiare e allora si alza e inizia a ripetere la lezione, come quando era a Roma, ma niente ormai era più come prima.

Sono le 7.00 il sole sta scendendo dietro le altissime montagne e la luna sta iniziando a salire nel cielo. Noemi ha finito i compiti da almeno un'ora, e allora è scesa in cucina e si preparata un tisana nella tazza che Rosy (un'altra sua amica di Roma) gli ha regalato prima di partire.
"Così non ti scorderai più di me!" gli aveva detto.
Esce in giardino, la temperatura è scesa velocemente, ma Noemi non ha intenzione di tornare dentro. Una cosa iniziava a piacergli di quello strano posto, il tramonto, e non un tramonto caotico, ma un tramonto silenzioso che ti lascia un segno nel cuore.
E così con quella luce nel cuore Noemi va a dormire felice, ignara di tutto quello che le sarebbe successo i giorni successivi.

Ciao a tutti questo è il primo capitolo di questo "libro" che voglio scrivere. Spero vi piaccia!! Chiaretta

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