Let's dance

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Il primo giorno di scuola era alle porte, e alla ragazza ormai non importava niente, ormai era già nel peggio.

Mise l'uniforme, ed iniziò a prepararsi per andare a scuola, non dopo aver salutato i suoi zii.

Dopo essere andata in segreteria a finire l'iscrizione, la ragazza si avviò nella sua classe.

In questa scuola c'erano due sezioni per anni(1° anno, 2º anno, ecc...), la sezione A e la sezione B.

Nella sezione A c'erano i figli di grandi imprenditori, nonché figli di papà, e nella sezione B, c'erano coloro che erano entrati con la borsa di studio o coloro che non avevano genitori importanti.

Lei, dato che lo zio era un avvocato e non un grande imprenditore, era nella sezione B.

Appena entrata nella classe, nessuno le degnò di uno sguardo, ma tanto era meglio così per lei.

Si sedette in un banco in fondo all'aula, e chiuse gli occhi per un attimo.

A causa del suono della campanella e dall'entrata del professore, la ragazza dovette svegliarsi e mettersi composta.

Quando il professore la vide, le chiese di presentarsi, lei si alzò per dire come si chiamasse e si sedette di nuovo.

Nessuno dei studenti la cagava, anzi ridevano tra di loro; e da lì iniziò una lunga e noiosa lezione.

Appena suonata la campanella, tutti i ragazzi uscirono per andare a mangiare o solo anche per uscire.

La ragazza si alzò dalla sedia quando la classe fu svuotata.

Quando uscì, finì col andare addosso a qualcuno, chiese scusa e voleva andarsene, ma non fu così.

"Una nuova studentessa che va addosso a me? Yah! Sai chi sono?"

La ragazza alzò lo sguardo, per poi incontrare degli occhi scuri, profondi e spaventosi.

"Dovrei?" Chiese la ragazza, ormai non aveva niente da perdere, e se l'avrebbe picchiata ancora meglio, un passo più vicino alla morte.

"Sentitela!" Disse ridendo.

Un ragazzo a suo fianco, gli disse qualcosa all'orecchio, e quest'ultimo si mise a ridere.

"Ho sentito dire che sei la figlia del grande imprenditore cinese, com'è che si chiamava?"

Fece finta di pensare, per poi riderle in faccia.

"Ah! Ricordo! Mr. fallimento morto qualche giorno fa, giusto?" E tutti i studenti si misero a ridere.

"Meglio così, una sfigata in meno nella classe A"

Poi le passò affianco spingendola al muro, "non sai con chi hai a che fare" le sussurrò, prima di allontanarsi.

La ragazza non ebbe nessuna reazione, e tutti i studenti iniziarono a ridere di lei.

"Che sfigata!"

"Guardatela, fra un po' mi fa pena..."

"Che poveraccia"

"Ho sentito dire che anche la madre l'ha abbandonata"

La ragazza non poteva più continuare ad ascoltare, e reagire sarebbe meglio di no, tanto nei guai ci finiva lei, dato che non è una ricca, almeno... non più.

La ragazza uscì nel giardino e osservò il cielo blu, si ricordò di tutte le volte che andava da piccola col padre al parco, e tutte le volte che la madre le faceva un sorriso.

"Hanno ragione" disse sussurrando, "faccio proprio pena...".

Il giorno dopo fu sempre così, dal peggio in peggio.

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