L'ho fatto anche questa volta.
Lo faccio spesso a dirla tutta.
Ogni qual volta mi ritrovo in luoghi dove non vorrei essere o con persone cheproprio non tollero. Ma che per forza di cose devo vedere.
Cena con le colleghe di lavoro, dopo nemmeno 5 minuti di discorsi per me noiosi e banali nemmeno le stavo più ad ascoltare.
Fisicamente ero la, ma con la mente ero altrove.
Oltre.
E c'eri tu.
Piegato sul tavolo della mia cucina, mani e piedi legati e gambe aperte, esposto a me.
E per farti stare zitto dato che parlavi troppo ho usato i tuoi boxer neri per metterti a tacere.
So che prima di zittirti mi hai dato della stronza, ti ho sorriso senza dire nulla, ti ho sorriso nel mio solitomodo irriverente e sfrontato.
Perché stronza io lo sono.
E a te piace.
Ti ho preso da dietro, come piace a me.
Senza tanti convenevoli ti sono entrata dentro e a fondo.
Perché le cose naturalmentevanno fatte bene, altrimenti che senso ha farle.
Ti ho scopato come piace a me, ti ho scopato come una puttana, come piace a te.Graffiando la tua schiena fino a farti sanguinare, mordendo la tua carne fino a segnarti, bello vedere la tua schiena con addossoi mie segni.
Bello vedere la tua pelle rossa bagnata da piccole gocce rosse miste a sudore.Anche quella è mia, la tua pelle è mia.
Ti ho posseduto senza alcuna pietà, e con tutto l'amore possibile.In quel modo che solo io conosco, nell'unico modo possibile.
Bello sentirmi dentro di te, a graffiarti e morderti anche l'anima, bello farti sentire quanto tu sia mio.
E dirtelo anche, mentre mi muovo senza sosta dentro di te.
Su di te.
Deeper...
Il mio respiro sempre più veloce, il piacere in testa che mi toglie ogni briciolo di razionalità lasciando il posto all'istinto.
Quell'istinto primordiale e feroce che non mi da tregua e che deve essere in qualche modo placato.
Ma questa volta non ti ho fatto godere, mi sono fermata prima che tu venissi, mi sono fermata sul più bello togliendoti di colpoil piacere di colpo.
E tu fermo ed immobile ancora la, piegato sul tavolo con i tuoi boxer in bocca. Come minimo mi stai maledicendo in quel momentoma a me non interessa.
Sono stronza no?
E a te piace.
E di nuovo entro in te.
E questa volta non ci vado piano, non uso nemmeno il lubrificante così che tu mi senta bene.
Un po di dolore misto al piacere ci sta.
Sono eccitata anche io, la mia pelle è un fuoco, la mia testa in perenne orgasmo.
E vengo e vieni anche tu, fremendo e contorcendoti legato al tavolo della cucina di casa mia.
Assoluto piacere per me, piacere dato dall'avere il totale controllo e possesso su di te.
Senza che tu mi possa vedere faccio una cosa.
Mi porto la mano con il tuo piacere alla bocca e lo lecco tutto quanto.
Faccio il giro del tavolo silente come mio solito.
Ti guardo con uno strano sorriso stampato in faccia.
Mi guardi, i tuoi occhi scuri dicono tutto.
Hai goduto e ti è piaciuto anche.
Ti tolgo i boxer dalla bocca e li lascio cadere ai mie piedi a terra.Giusto il tempo di una sola parola.. stronza bast...
Ti zittisco di nuovo con un feroce e passionale bacio.
Ti bacio e ti riverso in bocca il tuo orgasmo mischiato alla mia saliva.
Un bacio liquido per mescolarci insieme.
Un bacio nostro che ti toglie il fiato e te lo ridà.
Un interminabile bacio.
La mia bocca affamata della tua non ti da tregua.
Solo quando mi sento soddisfatta mi stacco.
E ti slego.
Mi ripeti per l'ennesima volta che sono una stronza bastarda.
Si lo sono, sono una fottuta stronza bastarda, ma tu hai goduto e tanto anche.
Sono stata riportata alla realtà dalla voce fastidiosa della collega seduta accanto a me che mi chiedeva cosa volessi bere.
Ho risposto distrattamente ed accavallato le gambe. Se solo avesse saputo...
Ho passato la serata con questo pensiero in testa e con l'eccitazione in testa.
Solo così sono riuscita a far passare una noiosa ed inutile cena con le colleghe di lavoro.

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Attimi di Vita
Short StoryAttimi di Vita è una raccolta di brevi racconti autoconclusivi VM18.