I Sogni

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L’interpretazione dei Sogni, è sicuramente da ritenere una delle pietre angolari della scienza psicoanalitica: fu Freud stesso a definire l’analisi del sogno come la via regia verso l’inconscio. Freud portò sempre un profondo rispetto per la sua vita onirica: fin da molto giovane aveva l’abitudine di annotare i suoi sogni ed approfondirli attraverso attente osservazioni.
L’interesse di Freud per l’interpretazione dei sogni sembra fosse scaturita, da un lato, dall’osservazione dell’andamento delle libere associazioni dei suoi pazienti che, a queste, intercalavano spesso il racconto di un sogno con le relative, spontanee, associazioni, e dall’altro, dall’esperienza di osservazione psichiatrica degli stati allucinatori dei malati psicotici, nei quali era spesso evidente il carattere di appagamento dei desideri. Che nel sogno fosse possibile il raggiungimento dell’appagamento di un desiderio....Freud era arrivato a distinguere due tipi di processi psichici che aveva chiamato primario e secondario, ed aveva osservato che il processo primario dominava la vita onirica per la presenza della quiescenza dell’attività dell’Io e la quasi completa immobilità muscolare. Aveva inoltre colto la somiglianza nella struttura delle nevrosi e dei sogni:" I sogni racchiudono in un guscio di noce la psicologia delle nevrosi".....l”Interpretazione dei sogni non vendette molte copie, e solo quando, dieci anni dopo, Freud cominciò ad essere conosciuto, venne richiesta una seconda edizione. Finché Freud visse ne furono stampate otto, l’ultima delle quali nel 1929. Le edizioni differirono esclusivamente perché contenevano un maggior numero di esempi esplicativi, arricchiti da discussioni più complete e da una più adeguata trattazione dell’importante argomento del simbolismo. A ciò seguirono le numerose traduzioni: le prime furono quella inglese e quella russa, seguite da quella spagnola, la francese, la svedese, la giapponese, l’ungherese e la cecoslovacca. Infine il 1 febbraio 1900 Freud scrisse di aver promesso una versione condensata dell’Interpretazione dei sogni per la serie di Loewenfeld intitolata Grenzfragen des Nerven-und Seelenlebens (“Problemi marginali della vita nervosa e mentale”), ed infatti cominciò a scriverla in ottobre per poi consegnarla alle stampe l’anno seguente. La prima traduzione di questa opera minore fu di nuovo quella russa seguita da quella olandese, inglese, ungherese, italiana, danese, polacca, spagnola, francese e giapponese.
Per concludere riporterò parte dello scritto che Freud elaborò per la prefazione alla seconda edizione dell’Interpretazione dei sogni, perché evidenzia le grandi resistenze che Freud dovette subire da parte del mondo accademico e scientifico :” Che di questo libro di ardua lettura si sia resa necessaria, prima ancora del compiersi di un decennio, una seconda edizione, non va ascritto a merito dell’interesse dei circoli competenti, ai quali mi ero rivolto nella prefazione alla prima edizione. I miei colleghi psichiatri non sembrano essersi data alcuna pena per superare la sorpresa iniziale che la mia nuova concezione del sogno poteva far sorgere, mentre i filosofi di professione, ormai soliti sbrigare in poche frasi – perlopiù sempre le stesse – i problemi della vita onirica, intendendola come un’appendice degli stati di coscienza, non hanno evidentemente notato che proprio da questo nuovo punto di vista era possibile dedurre considerazioni tali da condurre a un radicale mutamento delle nostre teorie psicologiche ....

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