Capitolo Due

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Quella sera mentre stavamo cenando Charlie non faceva altro che parlare del college e di quanto sarebbe stato bello. Non vedeva l'ora di partire e conoscere nuova gente.

Io e mio padre lo ascoltavamo parlare, senza intervenire. Io e lui ci guardavamo negli occhi e io riuscivo a vedere la sofferenza che stava provando in quel momento.

Papà ci ha sempre trattato allo stesso modo, ma si sà, il figlio maschio per un padre è sempre il preferito.

Dopo aver finito di cenare aiutai Keith a sparecchiare e dopo aver finito mi andai a sedere sul divano e accesi la televisione con la speranza che stessero trasmettendo qualcosa di decente.

Facevo zapping con il telecomando quando vidi Charlie infilarsi la sua giacca di pelle nera, quella che gli avevo regalato per il suo compleanno.Gli stava veramente bene e lo faceva sembrare un tipo duro, ma in realtà era l'opposto. Era un ragazzo con la testa sulle spalle, un tipo che non avrebbe mai fatto del male a nessuno.

“Dove vai?” gli chiesi sorpresa.

“Esco”

“Allora vengo con te!” gli risposi subito.

“Non puoi,vado in un locale con degli amici per festeggaire la partenza. Quelli della tua età non possono entrare” disse semplicemente.

"Daii fammi venire con te!" lo supplicai.

"Non insitere Juliet, ho detto di no!" mi rispose.

"Okay, non fa niente. Va e divertiti, ti voglio bene" gli dissi offesa per avermi negato di andare con lui.

"Ti voglio bene anche io, mi raccomando non fare tardi e se papà dovesse chiederti qualcosa digli di non aspettarmi" disse infine mentre si trovava sulla soglia della porta.

Gli feci un occhiolino e lui chiuse la porta.

Non sapevo cosa fare, mi annoiavo tantissimo e in televisione non trasmettevano niente di interessante. Decisi di chiamare Abby. Composi il suo numero ma dopo solo due squilli rispose la segreteria telefonica e capii che era al telefono con il suo ragazzo, Harry.

Da quando si era fidanzata non passavamo più tanto tempo insieme come lo facevamo prima che conoscesse Harry. Il suo tempo libero lo passava con lui e noi ci vedavamo solo a scuola e il pomeriggio, ogni tanto per fare i compiti.

Sapevo poco di Harry, l'avevo visto poche volte fuori scuola quando veniva a prendere Abby, lei diceva che era il ragazzo più bello e dolce del mondo e io le credevo. Era alto, magro, occhi verdi e una castana chioma riccia.

Dopo un po il mio cellulare squillò e feci un sospiro di sollievo quando vidi il nome di Abby.

"Hey finalmente! Come va?" le domandai.

"Tutto bene, ero al telefono con Harry e mi ha detto di chiederti se ti va di venire alla partita di calcio che ha organizzato. Devi venire assolutamente, ci sono tanti tipi carini" mi disse con entusiasmo.

Mi aveva chiesto parecchie volte se mi andava di andare a vedere la partita con lei, ma tutte le volte gli avevo sempre detto di no perchè non mi andava di vedere la scena di lei ed Harry che si baciavano quando lui segnava e le dedicava un goal. Ma siccome la mia vita sociale in quell'ultimo periodo non era delle migliori decisi che magari potevo sopportare la scena e conoscere nuove persone.

"Okay, sarò dei vostri!" dissi convinta.

"Oddioo non ci posso credere! Ti verremo a prendere domani sera alle nove"

"Ora devo andare che Harry mi sta chiamando di nuovo, ci vediamo domani allora, ti voglio bene" disse infine.

"Okay a domani, te ne voglio anche io" dissi attaccando la telefonata.

Stay but go away||Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora