Mi dicono spesso che non sono sola. “Sei piena di amici. Ogni volta che accendi il telefono hai mille messaggi”. Mi dicono spesso che sono circondata da persone sincere, persone che mi vogliono bene, persone che non se ne vanno e che farebbero di tutto pur di vedermi felice. Mi dicono spesso che in classe sono una delle poche che ha legato con tutti, che riesco a risolvere i problemi degli altri, solamente ascoltandoli. Mi dicono spesso che so consigliare e che se ho bisogno di qualcosa, c’è sempre qualcuno pronto ad aiutarmi. Il problema è che loro non sanno che la maggior parte di quei messaggi è composta da “Ieri ho visto quella ragazza di cui ti ho parlato, è carina….” oppure “Non riesco a fare matematica, mi aiuti?”. Loro non sanno che tutte quelle persone “sincere”, che mi vogliono bene e che farebbero di tutto per vedermi felice, alla prima occasione non ci penserebbero due volte prima di pugnalarmi alle spalle. Loro non sanno che in classe sono l’unica che socializza con tutti perché odio vedere la gente da sola, in un angolo, a fissare il vuoto. Loro non sanno che io ascolto sempre tutti perché so cosa significa non essere ascoltata mai, se non da una persona, che ce l’ha messa tutta per conquistarmi il cuore e per non distruggermelo. Loro non sanno che quando ho un problema e cerco di parlarne con qualcuno, la maggior parte delle persone sa dirmi solamente “Mi dispiace tanto…”, per poi continuare con il solito “Aah, cosa non ti ho detto! Lo sai che ieri mi ha scritto?”. Loro non sanno che le persone così, spesso, sono quelle più distrutte. ‘Che basterebbe guardarle negli occhi per capire che stanno morendo, lentamente. Il problema è che nessuno li sa leggere, quegli occhi
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La ragazza che ascoltava il vento
Historia Corta" Non è vero che le parole sono "solo parole". Ci sono parole che fanno più male degli schiaffi e altre che ti accarezzano quasi fossero mani. Parole che fanno venire un brivido dietro la schiena, fino ad arrivare al cuore. Parole che rimbombano ne...