il mio numero 24.

chapter 2

sono nel mio ufficio a compilare dei fogli, poi decido di scendere giù in campo per vedere l'allenamento dei ragazzi, l'ho sempre visto in tv e vederlo dal vivo, sarà bello. Ancora non realizzo che sono io ad essere la presidentessa di una società e squadra così importante.

prendo il telefono e scendo giù, passando per lo spogliatoio fino ad entrare in campo. Mi fermo vicino alla panchina, ad osservare cosa fanno, come si comportano, insomma, a vedere tutto. Mi é sempre piaciuto il calcio, essere tifosa, infatti amo vedere le partite e mi da fastidio anche qualche ingiustizia fatta ad una squadra, che sia o non sia il Napoli.

Li guardo correre per il campo, ma la mia attenzione si ferma su Lorenzo, non so perché, forse perché è il più basso. Noto il suo sguardo perso, spento, come se qualcosa non andasse bene. I giornali dicono che sta passando un periodo brutto con la moglie, oppure che hanno divorziato, e cose così. E penso che stia influendo anche sulle partite, è deconcentrato, perso, oppure, più semplicemente, triste.

Si avvicina il mister, sorrido e continuo poi a guardare l'allenamento.
"-a cosa sta pensando mentre guarda?-"
mi chiede il mister all'improvviso.

"-in realtà vedevo Lorenzo, lo vedo deconcentrato, spento.-"
dico solamente, girandomi a guardarlo.

"-in verità anche io, è da mesi ormai che non è più il Lorenzo di una volta. Quello che segnava ad ogni partita, e non perdeva mai palla-"

"anche io la penso così, però penso che sia un periodo particolare per lui, e penso anche che appena sia finito tutto, ritorna ad essere "il magnifico"-"
dico facendo anche le virgolette, per poi girarmi verso di lui, era seduto sulla panchina e fissava un punto vuoto del campo, visto che il mister aveva dato cinque minuti di pausa.

"-e penso anche che non sa su chi appoggiarsi per questa situazione, non sa chi riuscirà a farlo stare meglio"
dico, continuando a guardarlo. Per poi guardare il mister e salutarlo, salendo nuovamente sopra.