chapter 4.

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i raggi del sole filtravano dalla finestra, posandosi sul mio dolce viso facendomi aprire gli occhi e ritrovandomi avanti una luce accecante. Mi alzo dal letto svogliatamente e mi incammino in bagno, mi faccio una doccia veloce e mi asciugo. Indosso l'intimo e mi vesto con uno skinny jeans nero, con gli strappi alle ginocchia, un crop top grigio ed una giacca lunga fino a metà sedere bianca.

indosso le mie scarpe col tacco nere lucide e mi lavo i denti, mi trucco e mi sistemo i capelli scendendo giù e mi avvio con l'auto a Castelvolturno. Arrivo e saluto i ragazzi, il mister e le persone che lavorano con noi. Oggi c'era la partita. Speriamo bene. Salgo nel mio ufficio e mi siedo a scrivere sul computer.

sento bussare.

"-avanti!-"
sento aprire la porta e noto una figura bassa. Lorenzo!

"-Lorenzo, ciao! qual buon vento ti porta qui?-" dico ridacchiando.

"-ehm, i-io non me la sento di giocare oggi, m-mi dispiace. Col mister ne ho già parlato, ha detto che se tu dai il consenso lo fa senza problemi.-"
dice con lo sguardo fisso sul pavimento. Non l'avevo mai visto così. L'ho sempre visto come il il duro di turno e invece no. Non lo era affatto.

"-Lorenzo, guardami-"
dico alzandogli il viso con due dita.

"-perché non vuoi giocare? è successo qualcosa di grave? non stai bene?-"

"-sono successe delle cose e io...-"
sospira

"-e tu?-"
dico guardandolo.

"-non me la sento di giocare, ho troppo a cui pensare. Va a finire che faccio perdere la squadra e non lo perdonerei. Davvero, mi dispiace tantissimo-"dice guardandomi dispiaciuto.

"-togliti il pensiero che faresti perdere la squadra perché non è così, e lo sappiamo benissimo entrambi. Tu sei un giocatore, ma prima di tutto un uomo forte Lorenzo, ricordatelo sempre e non dimenticarlo mai. E poi, per il fatto del restare in panchina oggi, va bene. Anche se non capisco il perché il mister abbia voluto prima una mia decisione. È liberissimo di farlo. Comunque, puoi.-" sorrido e vedo che sentendo quelle parole si rilassa. Lo abbraccio, e lui ricambia stringendomi.

"-bene, io vado.-" sorride.

annuisco e quando sta per uscire dalla porta..."-Lorenzo!-"

si gira a guardarmi. "-si?-"

"-per qualsiasi cosa, ci sono.-"
annuisce e sorride, mormorando un grazie.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 21, 2017 ⏰

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