Prendere a calci il dolore
Ricercarti negli altri
E per tenerti accanto, ti ho rotto in mille frammenti
Abituarsi all'assenza, ai giorni senza di te
Per ritornare verso casaClaudio non pensava che sarebbe stato così male.
È sempre stato un ragazzo solare, positivo, ha sempre affrontato ogni ostacolo e ogni più grande problema sempre col sorriso, senza mai lasciarsi scoraggiare. Ha avuto molte storie e si sono concluse tutte nei migliori dei modi, senza né rimorsi né rimpianti. Non si è mai guardato indietro, non si è mai dato la possibilità di stare veramente male per qualcuno, non è mai stato masochista e si è sempre voluto bene.
Si divertiva con gli amici, ogni tanto aveva storie più o meno importanti, finivano, tornava a sorridere subito, a divertirsi, la vita tornava ad essere uguale a come prima.
È sempre stato così, fino a che non ha conosciuto Mario.
Pensava di essersi già innamorato prima di lui, e un po' lo pensa ancora, ma è pienamente consapevole di non aver mai provato per nessuno quello che prova adesso per lui.
Perché non si è mai sentito così.
Non si è mai sentito morire dentro per una mancanza.
Non ha mai passato le notti sveglio a piangere riguardando vecchie foto.
Ha sempre guardato avanti anziché pensare a ciò che ha perso.
Adesso non riesce a guardare avanti semplicemente perché quando pensi di aver perso l'amore della tua vita, non puoi andare avanti. Devi solo aspettare o fare qualcosa per riprendertelo.
Lui e Mario hanno deciso di prendersi del tempo... o meglio, Mario gli ha esplicitamente detto di aver bisogno di tempo e lui glielo ha concesso. E forse aveva ragione Mario a dire che è egoista, se ne rende conto soltanto adesso, perché solitamente lui questo tempo non glielo avrebbe mai dato. È egoista e non masochista, si vuole bene, avrebbe cercato di ricucire il loro rapporto in ogni modo, non avrebbe mai permesso a Mario di andare via e lasciarlo a vivere una vita che senza di lui non gli sembra nemmeno più tale.
Il suo cambiamento Claudio lo vede in questo.
Lo vede nel fatto che sia riuscito a lasciarlo andare anche se farlo gli ha spezzato il cuore.
Per questo non è mai stato veramente male per qualcuno, per questo è sempre stato in grado di sorridere, non ha mai permesso a qualcuno di ferirlo in qualche modo e se al posto di Mario ci fosse stato qualcun altro, lo avrebbe convinto a restare soltanto per puro egoismo.
Con Mario è completamente diverso.
Mario lo ama alla follia ma lo rispetta, vederlo stare bene è diventata improvvisamente la sua priorità, e saperlo sereno per lui è anche più importante di essere sereno lui stesso. Lo ha lasciato andare perché Mario aveva bisogno di andare via, sapeva che sarebbe rimasto se solo glielo avesse chiesto, ma Mario non è uno qualunque. Non è una persona che può girare e rigirare a suo piacimento.
Così lo ha lasciato andare e per la prima volta nella sua vita sta provando un dolore allucinante, un dolore che non ha mai provato, e ogni tanto non riesce a fare a meno di scrivergli un messaggio per domandargli: "Come stai? Stai mangiando?"
Hai visto che ti penso, Mario?
Io ti penso sempre e sono qui che ti aspetto.
È riuscito più o meno a dargli i suoi spazi, almeno fino a quando la redazione di Uomini e Donne non lo ha chiamato e gli ha chiesto di scendere a Roma per registrare uno speciale.
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La luce ancora accesa - Clario (Claudio Sona & Mario Serpa)
Fanfiction"Il cuore di ghiaccio si è sciolto e con quegli occhi neri come il carbone ardente riesce chiaramente a sentirlo bruciare. Mario è più bello di quanto ricordasse, con il suo ciuffo perennemente spettinato e la giacca nera che aveva addosso alla loro...