Non ancora. Non di nuovo. Non...

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- HARRY:


Louis: "Harry io veramente...". 


Dal quel tono sembrava preoccupato e io subito mi mi all'erta.


Louis: "C'è un ultima persona che vorrei salutare prima di lasciare questo posto" mi disse.

All'inizio fui confuso, chi altro ancora aveva bisogno di salutare? Vedendo il suo sguardo capii.


Harry: "È comprensibile" dissi incoraggiante.


Louis: "Mi accompagneresti?" mi chiese insicuro e io annuii sorridendogli dolcemente.


Harry: "Certo, andiamo?" gli presi la mano e lui me la strinse forte.


Ci avviammo per il corridoio e poi giù per le scale. Uscimmo dal college.
Superammo il lago per poi risalire la collinetta in mezzo al bosco.


- LOUIS:


Ero triste, tremendamente triste.
La nostalgia cominciava a prendere il sopravvento su di me, nonostante odiassi quel posto mi sarebbe mancato, d'altronde lì avevo conosciuto Harry.
Forse è meglio così, ho bisogno di voltare pagina perché ancora oggi mi sento tremendamente in colpa, nonostante Harry e Josh mi avessero detto più volte che è stato solo un brutto incidente, quello di Daniel, io mi sento ancora un assassino, io sono un assassino.

Ripetevo nella mia mente quelle parole, anzi, credo di non aver mai smesso di ripeterle.


- HARRY:


Era una strana sera, l'aria sembrava parlare, la luna era piena e con la sua candida luce illuminava i nostri passi. Mi inquietava.

Poco dopo sbucammo sulla radura semicircolare che dava sul dirupo.

Louis si sedette vicino a un grande masso, trascinandomi giù con sé.
Qualche volta Louis mi aveva chiesto di accompagnarlo, ma di solito preferiva venirci da solo.

In quelle notti lo aspettavo sveglio, perché sapevo che aveva bisogno di essere abbracciato più stretto del solito.


Louis: "Hey Dan, come stai?" iniziò a parlare Louis con voce tremolante e poi riprese, "Sai, mi sa che per un po' non potrò venirti a trovare. Mi dispiace davvero tanto Dan, ma oggi è il mio ultimo giorno di scuola qui. A te sarebbero mancanti ancora un paio d'anni, no? Però almeno ora avresti potuto goderti le vacanze, probabilmente tu e Zayn avreste fatto progetti per fare un qualche viaggio. Lo sai che siamo quasi diventati amici, io e Zayn? Ok, forse amici è una parola un po' grossa, ma ci parliamo e frequentiamo gli stessi amici. Non sono gli stessi amici idioti che frequentavo quando mi conoscevi tu, loro sono veri, tengono davvero a me. non me li merito proprio, eh Dan?".


Mi strinsi più vicino a lui, non volevo che dicesse quelle cose. Non mi piaceva che pensasse di non meritare di essere nostro amico.
Qualche lacrima iniziò a scorrergli lungo il viso e la luce della luna che rifletteva sembrava quasi renderle di cristallo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 13, 2017 ⏰

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STANZA 258 "IL MIO UNIVERSO, IL TUO UNIVERSO, IL NOSTRO UNIVERSO"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora