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Quel giorno Jimin mi parlò di quanto fosse bello il Giappone con i suoi ciliegi in fiore. 

"Ti porto in un posto, oggi" gli dissi quella mattina.

"Davvero? E dove, hyung?"

"A vedere i ciliegi in fiore"

Non pensavo che qualcuno potesse sorridere così tanto come faceva Jimin. Quel giorno, in particolare, il suo sorriso era più ampio del solito.

Iniziò a saltellare come un bambino; era euforico, agitato, emozionato.

"È la prima volta che li vedi?"

"Sì, hyung!"

Ed io sorrisi. Sorrisi quasi quanto lui.

"Lasciami essere tutte le tue prime volte, Jimin"

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-2 all'epilogo.

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