La seconda notte

10 1 0
                                    

Ahh eccomi sulla mia amata poltrona. È un periodo strano questo che sto vivendo. Da qualche tempo sento bisogni e necessità che credevo caduti nell'oblio. Istinti prima acquietati , rimasti nel silenzio ora irrompono in ogni mio pensiero con la violenza di un ariete in un assedio. La mia mente, la mia fortezza di carta invitta ed inespugnabile e questi fottuti pensieri che la travolgono come un'onda anomala.
Provo a capire quale sia la causa di questo sconquasso improvviso, inutile. Forse ho perso qualcosa mentre mettevo a posto gli scaffali del mio lobo frontale, un neurone che va in corto... Forse qualcosa mi è scivolato dall'orecchio mentre tornavo a casa in moto.
Una cosa tanto piccola ed insignificante da non farmi accorgere della sua mancanza fino ad ora.  E perché no... Potrebbe essere un effetto collaterale della mia terapia. Già vi vedo a puntare il dito, stronzi moralisti.
Vi mettete la mano nella tasca destra dei vostri jeans preferiti, tirate fuori uno scontrino, un po' di lanuggine... "Ahh lo sapevo!! Ecco come stanno le cose!"
Vi darei un pugno alla tempia, chissà che quello che ho perso non sia nella vostra testa bacata.
La verità, strano, non sta nella vuotezza dei luoghi comuni. No, la verità è camaleontica e subdola, si mimetizza e nasconde lì dove non la troverete mai.

Probabilmente sto delirando... Magari! Almeno capirei perché provo questa fame insaziabile e questa sete incurabile, questo vuoto assoluto.
Troppo facile. Probabilmente sto solo facendo i conti con i miei puzzle irrisolti.

Buonanotte... Chissà che non mi passi domani a colazione.

Le notti che non mi ricordoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora