Four.

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"Ma proprio a distanza di due giorni dal concerto di Ed dovevi ammalarti?" Benjamin continua a lamentarsi con Federico che, da quando i due sono tornati da Los Angeles, ha la febbre fissa a 38,5.
"Vieni lo stesso tato, per favore!"
"Ti ripeto, per l'ennesima volta, che sto troppo male per venire, vai tu e divertiti pure per me."
Il biondo, ormai esausto di ripetere quelle parole al suo ragazzo, si richiude la porta alle spalle, per poi distendersi sul letto.

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16.03.2017
Concerto di Ed Sheeran, Torino.
Benjamin sta aspettando con ansia nel backstage l'arrivo del suo artista preferito, per poterci parlare e scattare un selfie.
Quando finalmente arriva, il moro non sta più nella pelle ed il suo lato da fan si scatena.
Dopo aver ottenuto il suo selfie e aver documentato tutto l'accaduto a Federico, prende posto nella tribuna della venue.

20:23
Mancano pochi minuti all'inizio del concerto di Ed, così Benjamin decide di condividere con le fan l'accaduto nel backstage, facendo una diretta.
Due minuti più tardi, al ragazzo arriva una notifica da whatsapp.

Tato: Non ho visto la diretta Ben! Cos'hai detto? Sei in ansia? Goditelo eh!

B: Nulla di che, ho solo parlato del tatuaggio e ho fatto vedere la situazione dello stadio. Comunque certo che me lo godrò, cosa ti aspetti? Hahah

B: Ti amo fringuello

20:30
Come un orologio svizzero, Ed sale sul palco ed inizia a cantare la prima canzone prevista dalla scaletta.
Il tempo passa in fretta e l'artista comincia ad intonare le note di una canzone che Benjamin conosce bene: "Photograph".
Senza pensarci due volte il moro estrae il telefono dalla tasca dei jeans e chiama Federico, che risponde subito, come fosse pronto a sentire quegli squilli.
Il biondo, dall'altro capo del telefono, ha già le guance rigate dalle lacrime, mentre ascolta quella canzone che tante, troppe volte Benjamin gli ha dedicato: per fargli capire quanto lo ama, quanto tiene a lui, per farsi perdonare. Era un tasto dolente per il più piccolo e non riusciva a concepire come quelle parole potessero renderlo così fragile, così vulnerabile. Forse perché la persona che tante volte gliel'aveva suonata era la più importante della sua vita, il ragazzo che tanto ama, che tanto aveva desiderato e che finalmente poteva definire di sua proprietà. Benjamin apparteneva a Federico da quando il più grande aveva preso coraggio e sulle parole del testo della LORO canzone gli aveva rivelato l'amore che provava nei suoi confronti, finendo poi per baciarlo dolcemente ed immortalando il momento con una Polaroid, che il biondo ancora custodisce gelosemente dentro il suo diario "segreto", ormai non più tale per Benjamin che, quando ne ha l'opportunità, lo prende in mano e sfoglia quelle pagine piene di lettere disordinate, che compongono frasi stupende dedicate a lui.

Federico è talmente assorto nei suoi pensieri da non accorgersi che ormai la canzone è finita e Benjamin sta cercando di catturare la sua attenzione, provando ad alzare la voce quanto più gli è possibile.
"Oi, Fefè, ci sei?"
"Si tato, scusami"
"Ti scrivo che è meglio, fatico a sentirti"
Così Benjamin butta giù, senza lasciare l'opportunità a Federico di contrabbattere.

B: eccomi

Tato: eccoti

B: cos'hai?

Tato: niente, te lo assicuro, ora goditi il concerto e non pensare a me

B: potresti spiegarmi esattamente come dovrei fare a non pensarti se con ogni sua canzone mi vieni in mente? Dio se fossi qui, ti avrei stretto la mano per tutto il tempo durante la nostra canzone. Non è stata la stessa cosa senza di te.

Tato: Ehi Ben, non dire così, ti rovini tutto il concerto e non voglio questo. Divertiti, libera la mente, poi al resto penseremo insieme domani, quando torni da me.

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17.03.2017
Il concerto di Ed Sheeran è finito e Benjamin è già tornato a Modena.
Decide di passare al bar vicino a casa sua per prendere due brioches, per sé e per il suo ragazzo. Così si dirige verso casa di Federico. Davanti a Benjamin si materializza la figura di Morena, la madre del più piccolo, che lo accoglie nel salotto per poi uscire di casa per andare a lavoro.
Il moro si sposta silenziosamente verso la camera di Federico, mentre regge ancora in una mano la colazione. Dopo averla poggiata sulla scrivania, si avvicina al letto del biondo, lo osserva per un paio di secondi sorridendo, gli sposta il ciuffo scompigliato dalla fronte ed inizia a lasciargli una scia di baci in ogni angolo del viso. Federico si sveglia con il sorriso stampato sul volto, quel sorriso tanto amato da Benjamin, che l'ha fatto impazzire per così tanto tempo quando ancora non si appartenevano.
"Ti ho portato la colazione"
"Non dovevi"
"Sht, non commentare e mangia"
"Sei il solito Ben"
Detto ciò, Federico si sistema meglio nel letto, in modo da lasciare spazio anche a Benjamin per sedersi e consumare insieme la colazione.
Dopo svariati minuti, il silenzio viene spezzato dal biondo che inizia a parlare.
"Ho apprezzato davvero tanto il gesto di ieri, sai, il fatto di chiamarmi durante la nostra canzone..."
"Non dirmi che non te l'aspettavi, Federico Rossi non puoi dirmi questo, pensavo lo dessi per scontato"
"Non ho mai dato per scontato nulla di tutto ciò che hai fatto per me e va bene così, sono riuscito ad apprezzare ogni tuo gesto più di quanto potessi riuscirci se mi fossi aspettato tu li compissi. E, Dio, Benjamin, ieri ho pianto. Sì, ho pianto durante la chiamata, volevo essere lì, al tuo fianco, vederti ammirare quell'artista che tanto stimi, magari dallo stupore ti avrei colto con la bocca socchiusa, saresti stato così bello. Poi ho ripensato anche a noi. Mi piace dire 'noi', sai?"
Federico si blocca, con un mezzo sorriso che gli aleggia sul viso, mentre Benjamin aspetta un continuo e nel frattempo si ritrova a pensare.

Il più grande ha sempre apprezzato quando il biondo gli apriva il cuore, come se gli dicesse 'ecco tieni, con questo io vivo, ed è per questo motivo che voglio affidarlo a te, sono sicuro che lo maneggerai con più cura di quanto riesca a fare io'. E quante volte Benjamin l'ha danneggiato, quel cuore a cui tanto tiene, quante volte ha rischiato di frantumarlo in mille pezzi, ma ogni volta riusciva a prenderlo al volo prima che si schiantasse contro il suolo, prima che rischiasse di mandare la loro relazione in fumo. Ed era in quei momenti che Benjamin comprendeva quanto Federico lo amasse, e quanto lui amasse quel ragazzo.

Federico riprende a parlare, riportando alla realtà il suo ragazzo.
"Ti amo più di ogni altra cosa al mondo e vorrei riuscire a dimostrartelo anche senza una canzone che eprima i miei sentimenti al mio posto, però non ci riesco, non trovo le parole adatte. Se potessi ti farei entrare nella mia testa, non tanto per farti vedere i miei pensieri, ma per mostrarti la confusione che ho nella mente dal primo istante in cui ti ho visto, dal nostro primo contatto visivo, seguito da quello fisico, il primo abbraccio, il primo bacio sulla guancia, il nostro primo bacio. Ho il cervello che è un macello unico, ed è tutta colpa tua, sappilo".
Nella stanza torna il silenzio e Benjamin cerca di assimilare le parole che Federico ha appena pronunciato, senza successo.
"Io... tu non sai quanto sia fortunato ad averti trovato, ringrazio Dio e tutte le persone a me più care per avermi fatto incontrare un ragazzo come te. Federico, ti amo seriamente più della mia stessa vita. Può sembrare una frase banale, o esagerata, eppure è così, io sento che è così. E sono felice, Dio, sono tremendamente felice se al mio fianco ci sei tu. Non andartene, qualunque cosa accada, promettimelo, per favore, ho bisogno di certezze"
"Te lo prometto"
Dopo aver pronunciato queste parole, Federico si avvicina all'orecchio di Benjamin per sussurrare cinque parole che mandano in totale tilt il più grande: "Tu sei la mia certezza", per poi lascargli un dolce bacio sulle labbra, allontanandosi un po' solo per ammirare la bellezza del suo ragazzo.

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Spazio autrice
L'idea di questo capitolo va a stringimibenjamin, che mi ha invogliata a sviluppare il suo messaggio per trasformarlo in una One Shot, enjoy (:

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 19, 2017 ⏰

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