Three.

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"Tato, c'è una festa in discoteca stasera, andiamo?" Federico è euforico, non sta più nella pelle, è sempre stato il più festaiolo fra i due.
"No, non ne ho voglia, tu però puoi andare."
"Daii, lo sai che ti diverti."
"No, davvero, tu vai, io non vengo."
"Sei sicuro?"
"Mai stato tanto sicuro."
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Sono le undici di sera passate, Federico ha lasciato l'appartamento dell'altro per potersi preparare, mentre Benjamin, come programmato, è rimasto a casa e sta cercando una serie tv da guardare che lo tenga sveglio fino al ritorno del più piccolo.
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In discoteca le ragazze non esitano ad avvicinarsi a Federico, che, ancora sobrio, le evita.
Quest’ultimo si reca al bancone, per fare la sua prima ordinazione.
Prende il bicchiere e torna dai suoi amici, che precedentemente l'hanno accompagnato alla festa. Un'altra ragazza gli si avvicina, sperando di ottenere qualcosa, però, ancora una volta, il ragazzo non esita a respinge.
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A casa Benjamin, dopo tre ore passate a guardare varie puntate di una serie tv, decide di iniziare a leggere un libro. Mentre osserva lo scaffale in camera sua, il telefono si illumina, seguito dalla suoneria che indica l'arrivo di un messaggio. Si avvicina per vedere chi, alle 2:46 di un sabato sera, possa essere stato a scrivergli.
Sono tre foto, inviate da un numero sconosciuto.
Il moro, incuriosito, apre la chat e si ritrova a guardare qualcosa di sconcertante: Federico, il SUO Federico, baciare una ragazza. Anzi, tre ragazze, una diversa per ogni foto.
Decide di rispondere.
"Chi sei?"
"Fa male, vero? Il tuo perfetto, stupendo ragazzo dagli occhi azzurri che ti tradisce, con una ragazza, per giunta."
Benjamin non riesce più a trattenere le lacrime, che ormai hanno preso la meglio su di lui.
È passata un'altra ora, il moro è ancora rannicchiato ai piedi del letto a piangere su quelle foto.
Sente suonare al campanello, è consapevole del fatto che si tratti di Federico e, malgrado non abbia intenzione di vederlo, si asciuga le lacrime ed esce dalla sua stanza, per aprire la porta al più piccolo. Appare davanti ai suoi occhi la figura del biondo, che lo guarda intensamente notando gli occhi lucidi e rossi del suo ragazzo, ma che entra in casa senza fare domande.
Entrambi si dirigono nella camera da letto, dove si addormentano poco dopo.
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Benjamin alle otto di mattina è già in piedi, si trova in cucina, appoggiato al lavabo, a piangere ripensando a quelle immagini inviate da qualcuno che nemmeno conosce.
Poco dopo viene interrotto dalla voce di Federico, che stranamente si è svegliato presto.
"Perchè piangi?"
"Perchè lo hai fatto?"
"Cosa?"
"Federico, non sono in vena, dimmi perchè."
"Benjamin dimmi cosa! Non so leggerti nella mente."
"Perchè mi hai tradito con una ragazza? O meglio, con TRE?"
"Come lo sai?"
"Lo so e basta. E almeno mi aspettavo un 'mi dispiace, sono un coglione, ti amo, ho fatto una cazzata'."
"Ben, ti prego, mi hanno letteralmente messo la lingua in bocca. Ti prego, Dio, ti prego, non voglio perderti, se non ho te al mio fianco, non sono niente."
"Anche io non ti voglio perdere, ma sai, fa male, tanto."
"Lo so, lo so. Non ti chiedo di dimenticare, solo di passarci sopra, ti scongiuro Ben, ti amo più della mia stessa vita."
Benjamin decide di alzare la testa per guardare Federico, che ora ha gli occhi lucidi.
Lo vede avanzare, fino a ritrovarselo a pochi centimetri di distanza.
"Dio Ben, ma quanto sono coglione? Ho davvero rischiato di perderti così?"
Detto ciò, il biondo lascia un bacio casto sulle labbra del suo ragazzo, che non riesce a resistere e lo approfondisce.
“Federico, per favore, non farlo mai più, non lo reggerei ancora."
"Amore, ti prometto che imparerò a maneggiare con più cura il tuo cuore, lo custodirò a costo di dare la vita. Ti amo."
"Ti amo anche io piccolo mio."

Shape of you. || One Shot FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora