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Probabilmente non sarebbe mai riuscito a dimenticare quel giorno.
Spesso, troppo spesso, aveva continuato a rivedere quell’immagine terrificante nella sua testa. Il cielo squarciato degli elicotteri e dalla pioggia di proiettili, detriti di terra che cadevano nel vuoto, il mulino a vento distrutto e il corpo morto di Noodle.
Non aveva mai realmente visto tutto questo, ciò che era accaduto quel giorno gli era solamente stato raccontato. Lui però se l’era immaginato, la pioggia di proiettili, il corpo morto di lei che cadeva nel vuoto…
Ciò che aveva immaginato poi, non era più scomparso.
Nemmeno in quel momento, nonostante 2D sapesse benissimo che Noodle stesse dormendo nella sua stanza della nuova casa. Ancora non gli sembrava vero. L'incidente di “El Mañana” era stata solamente una messa in scena. Ciò che gli avevano detto era solo una menzogna.
Noodle era viva, e ora dormiva, era passato accanto alla sua stanza pochi minuti prima. L’aveva intravista sotto le pesanti coperte, riposare tranquilla. Aveva osservato il regolare alzarsi ed abbassarsi del suo petto, la sua frangia scompigliata e appiccicata alla sua fronte e il suo adorabile visino da bambina schiacciato contro il cuscino.
2D sospirò mentre cambiava di nuovo canale, stravaccato sul divanetto del salotto. Era cresciuta, Noodle. Era diventata una donna, non era più la bambina che gridava e saltellava per i Kong Studios come una matta. 2D aveva paura che fosse cambiata troppo, che si fosse dimenticata tutto il tempo che avevano passato insieme.
Cambiò canale ancora.
Era quasi mezzanotte, ma non aveva alcuna voglia di andare a dormire; non gli andava di stendersi sul letto, immerso nel silenzio, per ascoltare tutti i suoi tristi pensieri, che sapeva bene si sarebbero poi trasformati in incubi. Spense il televisore, e cercò una qualsiasi altra cosa che avrebbe potuto distrarlo dai suoi pensieri.
Fece scorrere lo sguardo sulle riviste appoggiate sul tavolino di fronte a lui, quando una vocina mezza addormentata lo fece sobbalzare.
-2D-san…- mormorò Noodle stropicciandosi un occhio e sbadigliando.
Il ragazzo quasi sobbalzò, sentendo la sua voce. Alzò lo sguardo, osservando la figura minuta di Noodle che a stento si teneva in piedi a causa della stanchezza.
-Noodle, che ci fai in piedi a quest’ora?- chiese 2D, appena la vide entrare nella stanza. Lei si lasciò cadere sul divano accanto a lui, ridacchiando leggermente per la domanda.
-Non sono più una bambina 2D-san- mormorò, appoggiando la testa sulla sua spalla.
–Non riesco a dormire.- ammise dopo un po’.
Lui sorrise e senza pensarci le accarezzò i capelli color indaco, mentre lei si accucciava contro di lui.
2D afferrò la coperta appoggiata poco più in là e coprì la ragazza, passando poi un braccio attorno a lei per attirarla più vicino.
-Hai avuto un incubo?- le chiese.
-No, non mi sono neanche addormentata.- rispose lei – In realtà ho troppi pensieri che non mi lasciano dormire e volevo… stare con qualcuno.-
Noodle si girò e fissò 2D con i suoi grandi occhi verdi. La folta frangia era talmente scompigliata che s’intravvedevano i suoi particolarissimi occhi, grandi e sottili. Sembravano dei pozzi neri proprio come i suoi, pensava 2D, eppure avendo il viso di Noodle così vicino, poteva scorgere bene le sue iridi verdi.
-2D-san…- Noodle era arrossita leggermente, sembrava in imbarazzo. -Potresti cantare qualcosa?- chiese improvvisamente.
L'uomo fu colto alla sprovvista da quella domanda e si sentì un po' in imbarazzo -S-si, certo- balbettò insicuro.
Noodle si accoccolò accanto a lui, come faceva quando era più piccolina e non riusciva a dormire. Era capitato spesso che quando di notte aveva gli incubi, si rifugiasse nel letto di 2D, e si addormentava solo quando lui iniziava a canticchiare sottovoce, cullandola tra le sue braccia.
2D trovava adorabile il corpicino di Noodle schiacciato contro al suo, ma arrossì ricordandosi che non era più una bambina.
Si schiarì la voce e cominciò a cantare prima canzone che gli passava per la testa. Forse era talmente confuso al momento, da non fare nemmeno caso a cosa avrebbe cantato. Aveva solo bisogno di una canzone lenta, che avrebbe potuto far addormentare la ragazza.

Summer don't know me no more
eager man, that's all

Summer don't know me no more
He just let me love in myself.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 20, 2017 ⏰

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