16 Dicembre 1946, Londra
La neve cadeva lenta sulle strade affollate nonostante l'aria fosse fredda e pungente. Cori intonavano allegre canzoni natalizie, nella speranza di racimolare qualche soldo. Distinti signori si aggiravano per i ricchi negozi alla ricerca di regali e succulenti cibi. I bambini corrono per le vie giocando e lanciandosi l'un l'altro manciate di neve. Uno dei bambini si separa dal gruppo e comincia ad avviarsi verso casa. A metà strada cambia idea e si dirige verso la chiesa di San Paolo. In realtà non era niente più di una cappella, ma per l'orfano era come una seconda casa, e il prete suo padre. Per entrare passò, come al solito, per una porticina che portava direttamente agli alloggi del prete. Solitamente il parroco era lì ad accoglierlo con una carezza sulla testa e un pezzetto di cioccolato. Ma non quella volta. Il luogo era silenzioso come al solito. Il bambino si diresse allora verso la cappella, e mentre si avvicinava cominciò a sentire un odore dolciastro sempre più forte. Poi aprì la porta. E lo vide.
Fatto con cadaveri umani, dietro l'altare, c'era un orologio. Le braccia erano disposte a cerchio, e al suo interno c'erano 12 teste, una per ogni ora. Le spine dorsali erano state rimosse e utilizzate per formare le lancette. Gli occhi erano stati incastonati sui torsi, i quali erano ammassati accanto all'altare a formare sette colonne.
E in mezzo, crocifisso sulla croce, c'era il prete. Gli occhi vitrei, la bocca spalancata, il petto aperto in due e l' intestino arrotolato a mo' di cappio intorno al collo. In quel momento, l'orologio del Big Ben scoccò la mezzanotte e, subito dopo, un urlo squarciò quell' atmosfera tranquilla.
Il primo ad arrivare fu un uomo che stava passando lì per tornare a casa. Soccorse subito il bambino e, prima di andare a chiamare la polizia, sbirciò il massacro dietro all'altare. E si accorse di due cose che il bambino non aveva notato: dell' ora indicata, ovvero le sei in punto, e della scritta.
Si, perché sulla vetrata dietro il corpo del prete, con il sangue, c'era scritto "È ora di giocare"
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L'Orologiaio
Mystery / ThrillerUn thriller in bilico tra due epoche, due mondi diversi eppur simili.