Capitolo 1

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Erano le 7 del mattino e ancora una volta aprii gli occhi prima che la sveglia suonasse; Intorno a me regnava il silenzio, le mie orecchie non riuscivano ad udire alcun suono o rumore; i miei occhi intravedevano la luce del sole che entrava dalle fessure della finestra. Mi guardai in giro e vidi i letti delle mie compagne intorno a me che dormivano beatemente e spesso mi ritrovavo a chiedermi cosa stessero sognando. I miei sogni, da quando ero bambina, erano solo incubi.. incubi del mio passato e quando riaprivo gli occhi ero sudata e con le guance segnate dalle lacrime. "Kimberly è passato, non ti succederà più niente" era quello che mi ripetevo ogni mattina, come un mantra per calmarmi e la maggior parte delle volte funzionava. Ad un tratto sentii delle dita picchiettarmi sulla schiena, era la mia migliore amica Nicole, una ragazza alta con capelli lunghi e lisci di un colore castano chiaro che lasciava sempre slegati, i suoi occhi erano di un verde smeraldo e grandi come quelli di un cerbiatto, labbra poco carnose ma molto rosee mentre io sono alta con capelli mossi di colore grigio chiaro spesso legati con una mezza coda e con delle ciocche ribelli che rimanevano libere, occhi grandi e blu come l'oceano, labbra carnose ma poco rosate e le guance color latte. <<Buon giorno principessa>> lei era solita chiamarmi così, tanto che poi scoppiava a ridere quando le lanciavo un'occhiataccia. Nicole si trovava in un orfanotrofio come me perché i suoi genitori, benché troppo giovani per mantenere una bambina, la lasciarono davanti al portone d'entrata con la speranza che in questo edificio potesse avere una vita migliore di quella che avrebbe vissuto nella miseria, o almeno le dicevo così per calmarla quando le venivano gli attacchi di panico; sotto sotto speravo che le mie parole fossero vere, anche se Nicole avrebbe sempre accusato l'assenza dei suoi genitori.

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